estetica

Modifiche nelle tipologie di trattamenti, negli equilibri di mercato e nuove opportunità di business. Gli spunti di riflessione che arrivano dal studio di Up Marketing, agenzia di marketing, e Marketers, la più grande community italiana di imprenditori digitali, per il mondo dell’estetica non riguardano solo i numeri ma anche nuove  potenzialità di interazione e di sviluppo per il canale.

Non esisteva nulla che potesse dare un’indicazione chiara su cosa stesse accadendo al mercato dell’estetica e sulle prospettive future per i centri estetici post-covid.- commenta Tony Balbi, CEO e co-fondatore di Up Marketing -. Lo studio è nato per colmare questa lacuna, con un obiettivo preciso: analizzare i comportamenti dei clienti finali per dare indicazioni chiare sul futuro”. 

CANALI TRADIZIONALI IN CRISI, VOLA L’E-COMMERCE

Che cosa si evince dal report? Il primo dato riguarda la flessione generale del mercato della bellezza che interessa sia i consumi (-9,3%) sia il fatturato complessivo (-11,6%). I primi sei mesi del 2020, periodo nel quale si sono concentrate le chiusure, hanno causato perdite per oltre 4 miliardi di euro. Oltre all’estetica e al settore dell’acconciatura, che hanno fatto registrare una flessione del -47% (pari a 63 mln di euro per l’estetica e a 157 mln per l’acconciatura), la pesante scure della pandemia si è abbattuta anche su erboristeria (-40% per un totale di 134 mln di €), profumeria (-38,5% per un valore di 520 mln di €) e vendite dirette (-35% pari a 155 mln). A beneficiare delle limitazioni e delle chiusure forzate previste dal lockdwon è stato l’e-commerce, schizzato letteralmente alle stelle. Tra gennaio e giugno è cresciuto del +38,8% per un valore di 2 mln di euro. Tra i prodotti più acquistati online dagli italiani figurano i prodotti per l’igiene e la cura della persona (44%), un dato che spinge a riflettere sulle potenzialità di sviluppo del mercato beauty & personal care sulle piattaforme digitali. In crescita anche la clean beauty, macro-categoria nella quale rientrano prodotti dall’impronta etica e sostenibile. Secondo i dati di Gran View Research, il mercato della clean beauty nel 2025 toccherà i 25 miliardi di dollari.

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VENDITE DIRETTE?

Tra i canali più colpiti dagli effetti della pandemia c’è stata l’estetica che, oltre ad un vistoso calo del fatturato (-63 mln di €) ha visto mutare anche le richieste da parte dei consumatori: meno percorsi e trattamenti che richiedono più sedute, più servizi di estetica base e trattamenti orientati al relax e alla cura di sé. Per bypassare le chiusure fisiche, molti centri si sono orientati verso la vendita diretta online alle proprie clienti. Non un vero e proprio e-commerce, la cui gestione nella maggior parte dei casi sarebbe incompatibile con l’attività dei centri estetici sia per fattori economici sia per questioni logistiche, ma attraverso sistemi di instant-messaging, come Whatsapp, o attraverso gruppi e vetrine su Facebook o Instagram. Un modo per veicolare i prodotti, ma soprattutto per mantenere un filo diretto con i clienti.

OBIETTIVO: MANTENERE UN FILO DIRETTO CON I CLIENTI

Alcuni centri estetici e diversi saloni d’acconciatura hanno optato per dirette sui canali social, dove offrivano consigli sulla cura della pelle o trattamenti corpo da fare a casa in tutta sicurezza, e brevi tutorial con consigli pratici legati alla beauty routine fai-da-te (es. da come applicare il colore a come rimuovere gel e smalto semipermanente). Un modo per mantenere vivo il rapporto con i clienti, facendo leva su uno dei valori fondamentali della categoria: la consulenza autorevole.