Ci credereste se vi dicessimo che dietro quelle bottiglie di birra si cela un prodotto cosmetico? Non un prodotto qualunque, ma un profumatissimo bagno doccia!Eppure è proprio così. E la voglia di provarlo è tantissima!
L’idea è venuta a Faravelli che ha voluto così, in modo del tutto uncoventional, lanciare il suo nuovo attivo derivato dal luppolo: Senseryn. L’estratto di luppolo, generalmente impiegato per fare la birra, è usato anche in cosmetica per le sue molteplici virtù.
Potente antiossidante naturale, per la sua ricchezza di polifenoli, riduce irritazioni/rossori cutanei e stimola un senso di benessere e di rilassamento. È considerato, quindi, un elisir di bellezza naturale che fa bene alla pelle e all’umore.
LA BIRRA COSMETICA
Come fare, dunque, a trasmettere tutte queste informazioni (o almeno un parte) e conquistare il cliente al primo sguardo? Quale miglior immagine, se non la birra stessa, poteva conquistare l’attenzione del pubblico e rendere l’idea dell’azione dell’attivo?! Nessuna! Così è nata l’idea della “birra cosmetica”: un bagno doccia formulato con Senseryn, ingrediente impiegato per fare la birra, e confezionato in una bottiglia di birra. Un vero tripudio per i sensi.
“Lo scopo di questa formula, ma anche delle altre che faremo per gli attivi Provital, è quello di provare a “dar vita” agli attivi – spiega Sandro Ballariano, Direttore della divisione cosmetica di Faravelli -. L’attivo solitamente è difficile da mostrare: anche nel caso del miglior antirughe è possibile inserirlo in un prodotto, ma difficilmente si riesce a percepirne la presenza. Infatti, si dovrebbe usare la crema per giorni o settimane intere per apprezzarne davvero i benefici. Ma tutto questo spesso non è possibile, perché solitamente hai solo pochi minuti per conquistare il cliente. Come bypassare il problema e colpire subito il cliente? Inserendo l’attivo, anche se in modo scherzoso, in una formula che possa valorizzarlo anche dal punto di vista estetico e provando così a renderlo più “attraente” agli occhi del consumatore/cliente e teoricamente anche più efficace”.
La (teorica) maggiore efficacia deriva dal fatto che i trattamenti cutanei influiscono a livello epidermico ma anche a livello psicologico. Infatti, stimolando la vista e l’olfatto (la cosmetic beer profuma proprio di birra!) possiamo potenziarne l’azione accrescendo il senso di soddisfazione che deriva dal suo uso. Come dire: più la usi, più stai bene e più funziona.
LA COSMESI SENSORIALE
L’azione di un cosmetico non è qualcosa di puramente funzionale, ma un’esperienza che suscita emozioni, ricordi, che stimola sensazioni positive e che coinvolge i sensi. E che ha come protagonista la pelle: l’organo più grande del corpo umano.
Gli assunti attorno ai quali è stato creato Senseryn sono due:
1) sulla nostra pelle sono presenti i recettori del gusto amaro;
2) l’attivazione di questi recettori stimola delle “reazioni” che riducono l’irritazione ed il rossore cutaneo.
“I nostri 5 sensi sono tutti coinvolti nell’esperienza cosmetica – prosegue Ballariano – e se un attivo lo vediamo meglio, lo capiamo meglio, è facile immaginare che, anche se tecnicamente funzionerà allo stesso modo, da un punto di vista emozionale potrà darci qualcosa in più. Come mi capita spesso di dire: le persone non comprano un cosmetico, ma l’emozione che provano quando lo indossano”.