Il mercato del personal luxury è costituito da: fashion luxury, hard luxury e luxury beauty. Dopo il crollo legato alla pandemia nel 2020, l’industria dei beni di lusso si sta riprendendo in maniera molto forte, con un valore di circa 310 miliardi di dollari nel 2022 fino a raggiungere circa i 480 miliardi di dollari nel 2030.
SUPPLY CHAIN, UN NODO CRUCIALE PER IL LUSSO
A causa delle crescenti esigenze dei consumatori e delle recenti incertezze globali, la gestione della supply chain e della logistica è diventata una funzione strategica fondamentale per le aziende del lusso. Attualmente l’industria del lusso è interessata da quattro tendenze principali (cambiamenti nella customer base, complessità dei prodotti, canali di vendita e incertezze del mercato), che stanno influenzando i modelli operativi delle aziende spingendole trasformare i loro business.
Questi sviluppi complessi e multidimensionali pongono serie sfide ai brand e ai retailer del lusso. Nel complesso, queste tendenze che si rafforzano a vicenda sfociano in quattro punti critici da gestire:
- integrare i canali e i dati dei consumatori per una customer experience superiore,
- gestire l’inventario tra regioni e canali di vendita,
- affrontare l’aumento dei costi operativi
- creare trasparenza per tracciare l’impronta ecologica.
“Il Supply Chain Management è diventato un fattore sempre più determinante per il successo globale dei brand. In un contesto commerciale altamente incerto, le aziende devono fornire contemporaneamente un’esperienza eccellente e perfetta ai clienti e sviluppare un piano strategico di network per gli anni a venire”, spiega Justus Hövelmann, Head of Strategy di Arvato.
Il Covid-19 ha dolorosamente insegnato al settore l’importanza di flussi logistici fluidi, sia a monte che a valle. Molte aziende sono state duramente colpite dall’impatto delle chiusure dei porti, dei ritardi nelle spedizioni, della gestione non accurata delle scorte e/o della chiusura dei negozi, con un aumento dei costi dovuto all’eccesso di scorte o alla perdita di opportunità a causa delle scorte insufficienti.
COME RENDERE PIU’ SNELLA LA SUPPLY CHAIN
Pertanto, la supply chain non è più considerata un elemento di back-end, ma è diventata una funzione centrale per le aziende del lusso con un ruolo chiave anche per l’esperienza del consumatore e in termini di redditività. Sempre più spesso, le caratteristiche della catena di approvvigionamento modellano l’esperienza del consumatore lungo il suo percorso di acquisto e hanno un impatto sulla sua buying experience. Per trasformare i punti critici della supply chain in opportunità, i rivenditori e top player del mercato del lusso devono trasformare le loro catene di fornitura per renderle più snelle, efficienti, resilienti e sostenibili.
Per raggiungere questo obiettivo, essi devono eccellere in quattro aree specifiche:
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Luxury consumer experience
Le aziende del lusso devono padroneggiare tutti i punti di contatto con i consumatori legati alla supply chain. Aspetti fondamentali che fanno la differenza, soprattutto per gli acquisti online, sono: la disponibilità dei prodotti in tempo reale all’interno dei web shops, la tracciabilità dello stato dell’ordine e la possibilità di modificare le opzioni di spedizione, la velocità, la puntualità e il processo di consegna dei prodotti di lusso. Ad esempio, Customer Experience Cloud (CXC) è un software sviluppato internamente da Arvato completamente integrato nel negozio web di un marchio. Tiene informati i clienti in ogni momento del loro percorso di acquisto, ma soprattutto lo fa garantendo un percorso personalizzato ed è anche in grado di elaborare i resi.
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Data driven inventory
I rivenditori e i marchi di lusso devono semplificare la propria catena di fornitura sfruttando i dati per gestire al meglio il proprio inventario. Devono inoltre investire in tecnologia smart di ottimizzazione dell’inventario e strumenti di previsione predittiva per anticipare la domanda e pianificare l’offerta, nonché prevedere le frodi.
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Operative Excellence
I player del lusso devono necessariamente investire sempre di più in automazione e digitalizzazione e creare soluzioni per i magazzini che garantiscano un’elevata efficienza operativa riducendo al minimo gli errori umani, le perdite di prodotto e ottimizzando il controllo delle scorte. Ad esempio, tramite soluzioni logistiche di automazione AutoStore che Arvato è in grado di offrire.
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Trasparenza e sostenibilità
Le aziende del lusso devono rendere trasparente la propria impronta di sostenibilità, comunicare in modo proattivo i propri obiettivi raggiunti e quelli futuri. I retailer e i brand dovrebbero coinvolgere gli stakeholder nel loro percorso, definendo, prima di tutto, una sustainability baseline e, successivamente, finalizzando le misure volte a ridurre la carbon footprint e così via. La collaborazione con i fornitori di servizi logistici può aiutare a costruire concetti olistici di sostenibilità per il trasporto, l’imballaggio e l’ottimizzazione del magazzino.
EVOLUZIONE FUTURA DELL’OFFERTA
Una migliore gestione della catena di approvvigionamento è fondamentale per rispondere alle mutevoli richieste dei clienti, soprattutto da parte della Gen Z e dei Millennials, che stanno sempre più giocando un ruolo chiave nel segmento del lusso.
Pertanto, gli addetti ai lavori devono iniziare a trasformare la propria offerta per diventare più trasparenti e flessibili lungo tutti i processi aziendali (end-to-end), consentendo la disponibilità costante di informazioni; più resilienti, analizzando e prevedendo le sfide macroeconomiche; globali, favorendo la consegna rapida nei punti vendita e ai consumatori finali riducendo al minimo il tempo che intercorre tra l’ordine del prodotto e la consegna; professionali, per costruire una supply chain a prova di futuro e in grado di soddisfare le aspettative di sostenibilità dei clienti finali.