Un rossetto rosso Merini, Catrice dà voce alle donne vittime di violenza

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Da sx: Valentina Pitzalis, Gilberta Crispino e Donatella Massimilla

Si è tenuto ieri, nella Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, “Un rossetto rosso Merini”, evento nel segno che ha visto il make-up come strumento di libertà, rinascita, speranza. “Un rossetto rosso Merini” si è tenuto all’interno del Festival A Casa di Alda Merini, evento che ha molto in comune con la filosofia e i valori di cosnova Italia e di Catrice. 

“Un rossetto rosso Merini” è stata l’occasione per dare voce alle vittime di violenza: sono state presentate alcune delle storie raccolte dal progetto Il Petalo Bianco, sportello gratuito nazionale di accoglienza e consulenza psicologica dedicato alle donne vittime di discriminazioni, abusi e violenze, accessibile in presenza e online, realizzato da Catrice con l’Associazione FARE X BENE e dm Italia. 

Ad oggi sono già ventisei le donne che si sono rivolte allo sportello. Alcune di queste testimonianze sono state presentate ieri, all’evento, alla presenza di Donatella Massimilla, direttrice artistica del Festival A Casa di Alda Merini che ha ospitato l’evento, Bice Gargiuolo del CSR team cosnova Italia, Giusy Laganà, Direttrice di FARE X BENE e Valentina Pitzalis, attivista simbolo della lotta alla violenza sulle donne e ambasciatrice di FARE X BENE. 

cosnova Italia, per l’occasione, ha donato a tutte le donne presenti il Rossetto Shine Bomb 090 di Catrice ed una matita labbra con il claim “Non sono una donna addomesticabile”, creato per ricordare quanto un segno poetico e femminile può aiutare a superare le sofferenze subite trasformandole, come scriveva Alda Merini, in sorrisi e nuove speranze.

VIOLENZA SULLE DONNE, I NUMERI 

Ogni storia è diversa dalle altre, eppure le radici della violenza molto spesso sono le medesime: modelli di genere e di relazione basati su controllo e dipendenza emotiva. Non c’è solo la violenza fisica: i comportamenti diretti a controllare il partner a volte sono più subdoli, come i commenti sull’aspetto o sul modo di vestire, al punto da essere spesso pericolosamente sottovalutati o minimizzati.

Storie che si perpetrano. Come quella di Sara, una giovane donna di 28 anni, trasferitasi a Milano per inseguire i suoi sogni di un futuro artistico nel campo della moda, che ha visto il suo vicino trasformarsi in una presenza inquietante, o quella di Anna, una donna forte ma segnata da anni di sofferenza, vittima del controllo e del possesso di Marco.

I dati di questo fenomeno sono allarmanti: nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3. In Italia, i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici.

A volte è troppo tardi, ma molte vittime possono ancora essere salvate. Rivolgersi ad un luogo sicuro come Il Petalo Bianco per molte donne può fare la differenza tra la vita e la morte.