La robotica industriale e le tecnologie ad essa connesse -componenti, sistemi, sensoristica e intelligenza artificiale- sono sempre più presenti in tutti i principali comparti industriali. Dalle macchine utensili alla meccanica, dall’elettronica all’automotive, che assorbono rispettivamente il 24 e il 28% delle installazioni totali, dal food & beverage al farmaceutico, passando per logistica, packaging, biomedicale e cosmetica.
IL MERCATO MONDIALE DELLA ROBOTICA
La robotica è una realtà decisiva per la competitività del sistema industriale: non stupisce apprendere che la presenza dei robot sia andata crescendo sensibilmente negli ultimi anni 15 anni. Se fra il 2005 e il 2008, in media, il numero di robot venduti era di 115.000 unità, pochi anni più tardi, tra il 2011 e il 2015, il numero era più che raddoppiato. Nel 2018, anno d’oro per la robotica, si è raggiunto la cifra record di 400.000 unità (fonte: Estratto dal Rapporto di Settore 2020 – Elaborato da Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE).
Nel 2019 il mercato ha segnato una battuta d’arresto, registrando flessioni in tutti i paesi: -16% nel Nord America (che comprende USA, Canada e Messico e rappresenta il 2° mercato mondiale), -13% nei paesi asiatici (Australia e Nuova Zelanda inclusi), -9% in Cina. In lieve calo anche l’Europa, che ha chiuso a -5%. Secondo l’International Federation of Robotics, a fine 2019, nel mondo erano operativi circa 2.722.077 robot, di cui il 33% era concentrato in Cina, primo mercato mondiale.
Eccezion fatta per il periodo di recessione fra il 1991 e 1993, il ritmo di crescita dei robot installati è sempre andato crescendo. Nel 2019, tra i paesi con densità più alta (numero di robot ogni 10.000 operai) c’erano Singapore (918), Corea del Sud (855), Giappone (364), Germania (346).
LA ROBOTICA IN ITALIA
La robotica è un settore nevralgico anche per il nostro paese che, con 74.420 unità installate (+8%), è al sesto posto della classifica mondiale, dopo la Germania con 221.547 unità.
Dopo anni di crescita, per la robotica il 2020 è stato un anno negativo: -18,5% la produzione, -30,1% le consegne sul mercato interno e -20,9% il consumo. Anche le importazioni sono diminuite attestando a 431 MLN di euro pari a -13,8%.
In Italia, l’area applicativa dominante è la manipolazione, in particolare nello stampaggio plastica, che da solo impiega 593 su un totale di 1.645 robot installati. L’impiego di una stazione robotizzata porta vantaggi in termini di maggiore sicurezza e produttività. Flessibilità, facilità di utilizzo, reversibilità, ritorno dell’investimento, autonomia quasi illimitata sono alcuni degli elementi che caratterizzano le stazioni robotizzate, ideali da impiegare in attività ad elevato rischio e destinare gli operatori ad attività meno pericolose e più edificanti.
Quali sono i comparti industriali dove è più forte la presenza di robot? In cima troviamo il settori dei trasporti, e in particolare l’industria automobilistica, seguita dall’elettronica che assorbe quasi 90.000 robot di nuova installazione destinati, soprattutto, alla manipolazione.
2022: ROBOTICA E AUTOMAZIONE IN SCENA A BI-MU
Macchine utensili, robotica e automazione, addictive manufacturing e tecnologie ausiliari saranno protagoniste della prossima edizione di BI-MU, in calendario a Rho- Fieramilano dal 12 al 15 ottobre. La manifestazione, che si terrà in concomitanza con Xylexpo, sarà focalizzata su digitalizzazione e sostenibilità, driver dell’Industria 4.0. Anche nel mondo della robotica e dell’automazione a spingere il mercato è la richiesta di macchine automatiche flessibili ed efficienti dotate di sistemi digitali più friendly che consentono una gestione attenta delle risorse e dell’energia.
Tra le novità della prossima edizione di Bi-Mu ci sarà ROBOTHEART, un’area espositiva dedicata alla robotica, all’automazione e alle tecnologie ad esse connesse che vedrà protagonisti costruttori, spin off e start up, università e rappresentanti della mondo della ricerca.