Quali strategie adotteranno i brand cosmetici una volta conclusa la pandemia? L’e-commerce continuerà la sua scalata? Cosa succederà nel mondo della comunicazione?
Mentre fare previsioni è ancora molto difficile, uno studio condotto da Kantar, leader mondiale nell’insight, consulenza e data management, fa luce sulle strategie che aziende e brand cosmetici adotteranno nel prossimo futuro.
LA CRESCITA DEL DIGITALE
È l’accelerazione con cui sono avvenuti i cambiamenti a rendere ancora più complesso fare previsioni sul futuro. In pochi mesi, infatti, la pandemia ha portato a cambiamenti negli stili di consumo, nella scelta dei prodotti, nei servizi richiesti, nelle modalità d’acquisto e nella comunicazione, che avrebbero impiegato anni a sedimentarsi nelle nostre vite.
Mentre ci si interroga su cosa accadrà nel 2021, l’unica certezza resta il futuro del digitale, in crescita sia in termini di acquisto che di fruizione media. Secondo Kantar, il 40% dei consumatori ha aumentato la spesa e-commerce durante il lockdown, dato che sale al 48% nelle famiglie con bambini. E dopo la pandemia? Il 45% degli intervistati continuerà a fare acquisti negli e-store sperimentati durante la pandemia anche una volta conclusa l’emergenza. Qualcosa è davvero cambiato.
RESPONSABILITA’ SOCIALE E SOSTENIBILITA’ IN PRIMO PIANO
Nella comunicazione saranno sempre più focali il brand purpose come elemento vivo del prodotto e dell’azienda, così come la sostenibilità e la responsabilità sociale. È sempre Kantar a rivelare che l’85% dei consumatori ritiene importante acquistare da aziende che partecipano attivamente alla vita delle comunità e che prendono posizioni su temi socialmente rilevanti, come diversità, giustizia razziale, sostenibilità. Se i fatti contano di più delle parole, l’attivismo sarà un driver sempre più determinante nelle scelte del consumatore.
Sulle opzioni d’acquisto avranno un impatto significativo anche gli influencers, soprattutto tramite i social media. E mentre i social continueranno ad essere un canale su cui investire, al contempo si assisterà alla rinascita dei “vecchi” media, come la TV, punto d’incontro del nucleo familiare.
OMNICANALITA’
I brand, dal canto loro, dovranno rivedere le proprie strategie sperimentando nuovi modelli di crescita e di partnership e puntando su una presenza omni canale. Altrettanto importante sarà comprendere l’impatto dei diversi touchpoint nei percorsi d’acquisto e creare una connessione ancora più stretta con il consumatore. Obiettivo? Comprendere gli atteggiamenti, le preferenze, le evoluzioni dei consumatori per anticiparne i bisogni.
RIVISITAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA
La ripresa richiederà cambiamenti significativi anche nell’approccio al lavoro e nella performance organizzativa delle aziende. I nuovi modelli di business dovranno porre al centro le persone e attivare nuovi percorsi di ascolto dei clienti e dei dipendenti.
E la strada da fare è ancora lunga. Solo il 20% delle imprese intervistate dichiara di aver investito di più nell’innovazione e quasi due leader su tre ritengono di non avere il giusto modello operativo per essere competitivi. Un gap confermato dai dati di crescita globale: durante la pandemia solo il 15% delle aziende italiane è cresciuto, contro un 22% a livello mondiale.