Iniziamo con un dato positivo sul riciclo: in Italia è cresciuto del +64%. Secondo il rapporto Plastics – The facts di Plastics Europe, nel 2016 sono stati raccolti oltre 27 milioni di tonnellate di rifiuti plastici. Il 5% in più rispetto al 2014. Di questi 27 milioni oltre il 31% è stato riciclato. Del restante il 41,6% è stato avviato al recupero energetico e il 27,3% è finito in discarica. Per la prima volta, in Europa, i rifiuti in plastica riciclati hanno superato quelli portati in discarica.
Sempre secondo il report, nel 2016 sono state prodotte 60 milioni di tonnellate di plastica (nel mondo si toccano i 330 milioni), di cui 50 milioni trasformate e 8,4 milioni riciclate. Seppur non sia stata raggiunta la soglia minima del 2015, nel 2016 la produzione di plastica – fortunatamente- è scesa rispetto al 2007. Nel mondo il record negativo va all’Asia, primo fornitore di termoplastiche e poliuretani, con quasi 140 milioni di tonnellate prodotte ogni anno, di cui il 29% solo la Cina, seguita dall’ Europa (19%) e dall’area Nafta al 18%.
L’ITALIA E L’ECONOMIA DEL RICICLO
Qual è il rapporto tra Italia e riciclo? Dal Green Economy Report di Corepla, l’industria italiana conferma la sua vocazione green posizionandosi tra i paesi europei più virtuosi in tema di riciclo, dietro Germania e Spagna. L’ Italia, solo nel 2017 ha avviato al riciclo il 67,5% dei rifiuti di imballaggio, per un totale di 8,8 milioni di tonnellate di rifiuti, con una crescita del +3,7% rispetto al 2016. Con questi dati, nell’EU, l’Italia è l’economia più performante in termini di produttività d’uso delle risorse materiali e di circolarità della materia.
“nel 2017 l’italia ha riciclato il 67% degli imballi immessi sul mkt”
La ricerca presentata nel 2018 da Corepla, dal titolo, L’economia circolare in Italia – la filiera del riciclo asse portante di un’economia senza rifiuti, offre uno spaccato sull’economia circolare, un comparto che dà lavoro a più di 575 mila persone e che vale 88 miliardi. Con un valore aggiunto di 22 miliardi pari all’1,5% del valore nazionale. Perché un moderno sistema industriale, produttivo e sociale si basa sulla circolarità di beni e prodotti. Ciò che usiamo nei processi produttivi e per la vita dell’uomo va rinnovato, riciclato, riaggiustato, riadattato, riutilizzato.
Secondo Corepla: “La filiera del riciclo rappresenta il cuore dell’economia circolare tanto che essa non riguarda solo ciò che succede dopo la produzione e il consumo di un bene, ma parte dalla progettazione a monte di un sistema più efficiente riguardo all’uso delle risorse. Prevede innanzitutto che vengano utilizzate in maniera consistente le fonti e le risorse rinnovabili, elemento centrale della sostenibilità, e che produttori e consumatori diventino responsabili del ciclo di vita del prodotto”.
ECONOMIA CIRCOLARE E RICICLO
Nell’economia circolare i flussi di materiali biologici devono essere reintegrati nella biosfera; mentre quelli di materiali tecnici sono rivalorizzati senza entrare nella biosfera. Questo significa privilegiare le energie rinnovabili, studiare prodotti che si adattano ai cambiamenti esterni; aggiustarli per allungarne la vita. O, ancora, riutilizzarli riducendo al minimo gli scarti.
EUROPA, PLASTIC FREE DAL 2021
I dati resi noti dal Parlamento Europeo sono allarmanti: ci sono più di 150 tonnellate di plastica negli oceani e si stima che, ogni anno, da 4,8 a 12,7 milioni di tonnellate di plastica finiscano nell’oceano. Entro il 2050 il peso delle plastiche nei mari supererà quello dei pesci. La conferma arriva dalla Ellen Mac Arthur Foundation. Gli effetti negativi toccano la vita marina, l’economia, il clima e la salute dell’uomo.
“la nuova direttiva eu vieta alcuni prodotti in plastica monouso entro il 2021”
Per arginare il problema, nel marzo 2019 l’EU ha approvato la Direttiva Europea sulla Plastica monouso che limita il consumo di plastica monouso e alcuni attrezzi per la pesca. Ecco cosa cambierà nei prossimi anni. La Direttiva EU dal 2021 vieta l’uso di alcuni prodotti monouso in plastica, come piatti, posate, cannucce, mescolatori, bastoncini, contenitori per cibo in polistirolo espanso. Le nuove bottiglie in plastica saranno composte dal 25% di plastica riciclata. Percentuale che salirà al 30% nel 2030. Un passo in avanti verso un mondo più green.