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Un 2022 di luci e ombre per lo skincare, uno dei segmenti più rappresentativi della cosmetica considerato che il valore dei prodotti per la cura della pelle è pari al 22% del totale del mercato cosmetico. La ‘bad news’ che arriva da NielsenIQ riguarda i canali farmacia e parafarmacia che, al 22 settembre, registrano un calo del giro d’affari del 10,8%. La ‘good news’ è che la flessione dei due canali non impatta sull’andamento generale del Totale Italia, che registra una crescita sia a volume che a valore. All’origine di tutto – o quantomeno ad impattare in maniera significativa sulle scelte dei consumatori – c’è l’erosione del potere d’acquisto dovuta alla crescente inflazione: l’Istat ha comunicato che nel mese di ottobre 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento del 3,4% su base mensile e dell’11,8% su base annua (dal +8,9% del mese precedente). Risultato? I consumatori si orientano verso canali con prezzi più concorrenziali. Un trend che, salvo repentini cambiamenti, dovrebbe caratterizzare anche i primi mesi del 2023.
SKINCARE IN FLESSIONE IN FARMACIA E PARAFARMACIA 

Iniziamo la nostra analisi del mercato skincare da farmacia e parafarmacia che, secondo i dati resi noti da NielsenIQ aggiornati al 22 settembre 2022, insieme generano un fatturato di oltre 406 milioni di €, in contrazione rispetto al 2021. La flessione si registra sia a volume (-3,3%) che a valore, con un giro d’affari in calo del 10,8%.

La farmacia, canale principale per fatturato con una Sales Location Value dell’87,5%, guida la flessione dello skincare. I suoi volumi, in diminuzione dell’3,6%, generano una contrazione sul fatturato del -11,4%.

Non va meglio in parafarmacia, con una contrazione dell’1,1% a volume e dell’6,1% a valore, ma il suo peso sul fatturato complessivo è ‘solo’ dell’12,5%.

CURA VISO IN CALO, BENE I PROTETTIVI LABBRA

A trainare la flessione della farmacia, in primis, è il Cura Viso Donna, con una quota a valore dell’ 73,1%, seguito dalle Creme Viso Antiacne che, sebbene generino solo il 5,7% del fatturato globale, con la loro flessione a doppia cifra (-17,2% a volume e -15,5% nel giro d’affari) hanno un impatto importante sul totale del mercato.

In controtendenza rispetto al trend generale i Protettivi Labbra che registrano +8,2% a valore e +6,3% a volume. Il peso marginale di questi prodotti sul totale del canale non riesce a spostare l’andamento generale, ma la crescita del periodo porta la loro Quota a Valore al 6,6% (+1,2 punti rispetto al periodo precedente).

Il trend negativo del Cura Viso, il segmento principale della farmacia, sia a valore (-13,8%) che a volume (10,9%), traina la performance negativa del canale – spiega Federico Scoizzato, Analyst di NielsenIQ – Il secondo segmento per importanza è Pulizia Viso Donna (Quota a Valore 14,3%). Anche questo segmento registra un trend negativo, seppur meno marcato rispetto a quello del canale, sia a volume (-0,9%) che a valore (-2,9%)“.

Situazione analoga in parafarmacia, dove a guidare la performance negativa è il Cura Viso Donna (Quota a Valore del 74,4%) con una flessione dell’-8,1% giro d’affari e dell’-5,2% a volume, seguito dalle Creme Viso Antiacne (-14,8% a volume e -13,5% a valore). Anche in parafarmacia buone notizie per i Protettivi Labbra, in crescita sia a volume (+7,8%) che a valore (+10,4%).

L’unica differenza con la farmacia è data dai Detergenti Viso, protagonisti di una crescita a valore (+0,9%), ma non a volume, imputabile ad un rincaro del prezzo medio €/confezione (+6,7%).

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SKINCARE IN CRESCITA NEL MASS MARKET 

Cosa succede invece nel mass market? I dati resi noti da NielsenIQ aggiornati al 02 ottobre, parlano di una crescita per il mercato skincare a Totale Italia (Iper, Super, Libero Servizio, Discount e Specialisti Drug) con un giro d’affari di quasi 256 milioni di €, in aumento rispetto all’anno precedente (+0.6%). Il trend della categoria è guidato dai volumi movimentati a +10.0%.

Non tutti gli store, però, seguono gli stessi andamenti. “Il principale contributo alla crescita del fatturato è dato dal Discount, 4° canale per importanza (Sales Location Value 7.2%), che cresce double digit sia a valore (+12.9%), che a volume (+49.2%), mentre il canale principale dello Skincare è Specialisti Drug (Sales Location Value 46.9%), con una crescita a valore del +0.3% e del +3.0% a volume” commenta Federico Scoizzato, Analyst di NielsenIQ.  

Seguono, per importanza sul giro d’affari, gli Ipermercati (+0.8% a valore, +10.0% a volume), i Supermercati (-2.8% a valore, +15.4% a volume) ed i Liberi Servizi (-5.7% a valore, +16.6% a volume).

BENE FILLER E SIERI, IN FLESSIONE GLI ANTIRUGHE

Anche tra i prodotti si registrano performance differenti. All’interno dello Skincare, il maggior apporto alla crescita è dato da Filler e Sieri. Il segmento, che raggiunge una quota valore del 14.0%, grazie ad un trend positivo a valore del +10.7%, si avvicina ai 36 milioni di €. Di questi, più di 13 milioni di € sono concentrati nell’Area 1 (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia).

In flessione il segmento antirughe, primo per fatturato con una quota valore del 37.3%, con un trend negativo sia a valore (-4.9%) che a volume (-2.9%). Risultato in controtendenza nei Discount dove gli antirughe raggiungono +15,8% a valore e +5,7% a volume.

Anche per i prezzi e le promozioni si registrano situazioni diverse a seconda dei vari canali – spiega l’Analyst – Il totale Skincare registra un decremento del prezzo medio €/confezione del -0.5%, ma, anche in questo caso, ci sono delle differenze: mentre si registra un calo nei Supermercati (-1.7%), nei Discount (-3.2%) e nei Liberi Servizi (-2.8%), si assiste ad un incremento negli Ipermercati (+0.4%) e negli Specialisti Drug (+2.0%). Anche la promozionalità registra una flessione rispetto all’anno precedente (-1.2 punti), attestandosi ad un Intensity Index Volume del 27.3%”.

COSA ACCADRA’ NEL 2023?

La contrazione registrata nei canali Farmacia e Parafarmacia non si riflette a Totale Italia spiega Federico Scoizzato – . In questo periodo registriamo, infatti, un +6,5% a volume ed un +1,0% a valore. L’andamento positivo a volume è trasversale a tutti i canali, con un picco nel Discount. Tuttavia, gli unici sui quali questo trend si riflette anche in un incremento del fatturato sono Specialisti Drug (+0.3%), Ipermercati (+0.8%) e Discount (+12,9%). Questo è dovuto al fatto che, in tutti i canali della Distribuzione Moderna (Ipermercati, Supermercati e Liberi Servizi), si registra una diminuzione del Prezzo Medio (sia €/kg che €/confezione). La contrazione del giro d’affari dei canali Farmacia e Parafarmacia, quindi, potrebbe essere dovuta alla migrazione degli acquisti di questa categoria verso canali che propongono un pricing più competitivo”.

E per il futuro? “Per quanto riguarda le previsioni di chiusura 2022 – prosegue l’Analyst – penso che questi trend non si invertiranno ma, anzi, andranno consolidandosi. Anche perché, vista l’attuale situazione inflattiva, il consumatore potrebbe continuare a privilegiare canali che gli permettano di ottimizzare il proprio potere d’acquisto“.