HQ Cosmetique presenta le nuove maschere in tessuto HQ Ingredients Upcycled Beauty: 2 maschere viso, 1 maschera viso collo e 1 patch occhi. Nota per i suoi prodotti monodose efficaci e accessibili, HQ punta sulla Zero Waste Beauty e seguendo i principi dell’upcycling trasforma i residui naturali dell’industria alimentare in preziosi principi attivi. Il risultato sono maschere in tessuto biodegradabile, con il 97% di ingredienti di origine naturale, comode da utilizzare e adatte anche alle pelli sensibili. Soluzioni “on the go” pensate per soddisfare tutti i tipi di pelle e per ogni esigenza di consumo, soprattutto per andare incontro ai Millennials e alla Gen Z, consumatori attenti alla sostenibilità e grandi estimatori di questi prodotti. Annalisa Camussa, Direttore marketing ABC Italia, spiega come agiscono le nuove maschere in tessuto e la scelta di sostenibilità di HQ Cosmetique.
Prima di parlare delle nuove maschere, facciamo un passo indietro: com’è nata HQ?
La linea HQ skincare è nata nel 2000 con l’obiettivo di democratizzare la bellezza, rendendo accessibili a tutte le donne maschere e trattamenti mirati di alta qualità a un piccolo prezzo grazie al pratico formato in minidose richiudile e riutilizzabile. Le consumatrici pagano il contenuto e non il pack. I punti di forza della linea sono: effetto immediato, alta qualità, minidose riutilizzabile, prezzo contenuto e garanzia di affidabilità ed efficacia dei fornitori Svizzeri.
Nel 2021 sono nate le prime 4 referenze dell’extension line HQ Ingredients che si colloca all’interno del mercato maschere in tessuto che negli ultimi due anni ha registrato trend in forte crescita, grazie ai nuovi stili di vita legati alla pandemia e al consolidamento dello smart working che ha accelerato i consumi di prodotti legati al selfcare, metime e homespa.
Quali sono le caratteristiche delle nuove maschere HQ? E’ vero che la linea comprendeva già delle maschere in crema?
Sì, è vero: la gamma, che inizialmente era composta da 4 maschere (Nutriente, Relax, Detox e Rinfrescante), ad aprile 2022 si è arricchita di 4 nuove maschere in tessuto «UpCycled Beauty», sviluppate cioè seguendo il filone dell'”Upcycling” o “Circular Beauty”.
Le formule contengono “ingredienti di riciclo” ottenuti da un processo a basso impatto ambientale che dà nuova vita agli scarti dell’industria agroalimentare e li trasforma in attivi cosmetici di alta qualità.
Quattro gli attivi “upcycling”: olio di mirtillo, olio di lampone, acqua attiva di arancia e di limone
La gamma, fresca e colorata, è stata studiata per Millennials e Gen Z, che sono i grandi consumatori di questi prodotti.
Parliamo delle new entry: le maschere in tessuto….
Come anticipavo, sono quattro:
– Maschera Viso blue light, rigenerante e idratante contiene olio di semi di mirtillo e acido ialuronico.
– Maschera viso‐collo Perfecting, ad effetto lifting e rassodante, sfrutta le proprietà dell’olio di semi di lampone in combinazione con il Pullulan Complex.
– Maschera viso Vitaminic energizzante e rivitalizzante, con acqua attiva di arancia e Goji bio, perfetta per resistituire vitalità anche ai visi più stanchi.
– Patch occhi Hydra&Depuff, con olio di semi di limone e caffeina per illuminare l’area perioculare, sgonfiare le borse e attenuare le occhiaie.
Trattandosi di tessuto biodegradabile, come vanno smaltite dopo l’uso?
Il tessuto con cui sono realizzate le maschere di HQ Ingredients è 100% vegetale e biodegradabile, per poter dichiarare la compostabilità della maschera imbibita con il siero devono essere eseguiti test specifici sul prodotto finito. Al momento le maschere HQ vanno smaltite nella raccolta indifferenziata, verificando le disposizioni di ogni comune.
Interessante il ricorso a ingredienti naturali scartati da altre filiere. È la prima volta che utilizzate ingredienti di questo tipo? Pensate di estendere l’impiego di attivi upcycled anche ad altri prodotti?
Le 4 maschere HQ Ingredients Upcycled Beauty sono i primi prodotti usciti in GDO con ingredienti di scarto della filiera agro-alimentare e la nostra idea è di sviluppare altre referenze con questo tipo di attivi sostenibili, come scrub e maschere in crema per una beauty routine zero waste. Per le nuove generazioni, infatti, la sostenibilità è un elemento essenziale e anche i prodotti beauty devono essere sempre più eco-friendly.
Le maschere in tessuto funzionano in maniera diversa rispetto alle maschere “tradizionali”?
Si e no: ci sono elementi che le accomunano alle tradizionali maschere in crema e altri che le differenziano.
Per prima cosa, bisogna dire che le maschere in tessuto sono un vero must have per chi desidera una pelle idratata e rimpolpata. Come per le maschere “tradizionali”, anche di quelle in tessuto ve ne sono per ogni tipo di pelle e per ogni esigenza: idratanti, esfolianti, antiage, purificanti.
La comodità è un aspetto importantissimo di questo tipo di prodotti. Se di norma se ne consiglia l’uso 1-2 volte alla settimana, vista la facilità d’impiego c’è anche chi le usa tutti i giorni sperimentando nuove formulazioni. E poi, essendo monodose e confezionate singolarmente, si possono portare sempre con sé per un momento di relax quando e come si vuole.
Ma non è tutto: il comfort d’uso si sposa ad un’elevata efficacia. Hanno un’altissima concentrazione di attivi, solitamente sotto forma di siero, e agiscono in pochi minuti con risultati visibili da subito come un trattamento alla spa.
Si applica sul viso, si lascia in posa per il tempo indicato, di solito circa 15/20 minuti, quindi si toglie e si massaggia sulla pelle il prodotto rimasto. A differenza delle maschere in crema, quelle in tessuto non necessitano di risciacquo.
Le maschere monouso funzionano sfruttando l’azione del siero di cui sono imbevute, insieme al calore naturale della pelle. Quando la maschera viene applicata, il siero agisce nelle sue condizioni ideali potenziando così la sua efficacia. La pelle appare immediatamente più morbida e tonica.
Come per le maschere in crema, è importante preparare la pelle al trattamento struccandola e detergendola accuratamente ma evitando di applicare creme o sieri. L’ esfoliazione può essere utile ma non è obbligatoria.