Come coniugare la tradizione di un brand storico, che ha come core business trasmettere i valori dell’artigianalità italiana, con le innovazioni dell’Industria 4.0? Il caso del Saponificio Artigianale Fiorentino è la risposta concreta al quesito.
Nato a Firenze e poco più di vent’anni fa con l’idea di proporre sul mercato una linea di saponi di qualità superiore ma nel solco della tradizione locale, il Saponificio Artigianale Fiorentino ha deciso di dotarsi di impianti produttivi che incorporano soluzioni di automazione all’avanguardia. Protagonisti di questo case history di successo sono le aziende Binacchi & Co, specializzata nella progettazione e costruzione di impianti e macchine per sapone e detergenti, e Schneider Electric che si è occupata di integrare nei macchinari processi di digitalizzazione e di Industria 4.0.
DAL SOLIDO AL LIQUIDO
Tutto nasce un anno fa, quando il Saponificio Artigianale Fiorentino decide di allargare la produzione fin ad allora incentrata sul sapone solido, anche a quello liquido: “Abbiamo compiuto questo investimento per ampliare la presenza su una fascia di mercato promettente – spiega Sabina Massetti, Ad di Saponificio Artigianale Fiorentino -. Ci siamo rivolti a Binacchi & Co, che ha realizzato un impianto su misura per noi, entrato in funzione nella scorsa primavera 2021. La nostra produzione può essere molto versatile, visto che possiamo spaziare da piccoli lotti di 500 kg a lotti di 10 tonnellate. Questa è stata una richiesta fondamentale fatta al progettista per dare risposta a una grande platea di clienti con diverse esigenze commerciali, ma anche in ragione della nostra vocazione artigianale e degli spazi ridotti a disposizione”. I risultati sono talmente buoni che la digitalizzazione sarà inserita anche nelle linee di produzione di sapone solido.
VERSO ZERO WASTE
E’ fin dalle prime fasi di progettazioni che si unisce anche l’esperienza Schneider Electric e integrare le sue soluzioni digitali. Con EcoStruxure Machine Scada Expert è stato possibile effettuare da remoto il comando delle macchine per iniziare la produzione, scegliere la giusta ricetta da eseguire, verificare i parametri di produzione, monitorare la temperatura di ogni mescolatore all’interno del quale viene effettuata la miscelazione. “Si tratta di caratteristiche che consentono sempre una gestione semplice e intuitiva dell’intero processo, riducendo tra l’altro la possibilità di errori umani e minimizzando gli scarti – spiegano da Schneider -. Inoltre, l’alimentazione dell’intero impianto è garantita da quadri elettrici Smart, in grado di misurare e monitorare i parametri in tempo reale, sia ai fini della gestione operativa dell’impianto sia per poter intervenire tempestivamente in caso di anomalie o guasti”.
LA SOSTENIBILITA’ AL CENTRO
EcoStruxure si adatta alle esigenze di una filiera in cui il “green” è ormai diventato un tema guida, imposto dal mercato e dai consumers, elemento decisivo per potere competere a grandi livelli. “EcoStruxure permette di puntare a un approccio produttivo che rispetta i dettami dell’economia circolare: riuso, riduzione, riciclo – sottolinea l’azienda -. Aiuta ad aumentare la sostenibilità di tutti gli aspetti della produzione, contribuendo quindi a raggiungere obiettivi più ambiziosi; consente una gestione efficiente di tutte le risorse – dall’acqua all’energia – e attiva un processo di ottimizzazione continua; permette, grazie alla digitalizzazione, la piena tracciabilità di ogni dato rilevante per garantire la qualità del prodotto, il rispetto delle normative e requisiti, la sua origine”.