Intelligenza Artificiale, ecco come plasmerà il settore cosmetico

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L’intelligenza artificiale e i big data stanno ridefinendo il modo in cui la bellezza viene vissuta e percepita dai consumatori e stanno aprendo la strada ad un nuovo futuro per il settore. Non è un mistero che i big player del settore, da L’Oreal ad Estee Lauder, solo per citarne alcuni, stiano puntando sull’AI per creare nuovi prodotti e intercettare nuovi target di consumo. Una delle opportunità più interessanti offerte dall’intelligenza artificiale è quella di poter sposare scientificità e personalizzazione, con esperienze d’acquisto, soluzioni di marketing, ingredienti, prodotti e trattamenti iper-customizzati. Grazie all’intelligenza artificiale e all’analisi dei dati dei consumatori, è possibile generare nuove idee, concetti, prodotti e packaging, basandosi direttamente sulle esigenze non ancora soddisfatte dei consumatori, e valutarne rapidamente il potenziale. Ecco cosa ci ha raccontato Eleonora Mazzilli, Beautystreams Trend Localization & Business Development Director, North America. 

A proposito di intelligenza artificiale, come vedi l’evoluzione di questo movimento nel prossimo futuro?

La tecnologia AI può migliorare l’esperienza d’acquisto online e offline, aiutando i consumatori a scegliere i prodotti in base alle loro preferenze. I progressi nei big data, nell’apprendimento automatico, nell’intelligenza artificiale e negli strumenti di analisi predittiva stanno creando aspettative anche sulla possibilità di una vita più lunga e più sana.

L’intelligenza artificiale consente di eseguire analisi dettagliate sulla salute della pelle e può offrire soluzioni iper personalizzate che riguardano la cura, la salute e il benessere della pelle. Grazie ai progressi raggiunti nel deep-learning (ndr: metodo di intelligenza artificiale che insegna ai computer a elaborare i dati in un modo che si ispira al cervello umano), nell’analisi predittiva e in nuove funzionalità dell’intelligenza artificiale, i brand possono offrire un’analisi dettagliata di parametri cutanei come arrossamento, acne, consistenza, iperpigmentazione, melasma, rughe e rilassamento cutaneo. Gli algoritmi di deep learning tengono traccia anche delle misurazioni dello stress, del sonno e dell’esposizione ambientale in tempo reale, per offrire soluzioni iper-personalizzate.

Quali possono essere le applicazioni nel settore cosmetico?

Innumerevoli. Ad esempio, nel mondo haircare le consulenze in salone basate sull’intelligenza artificiale possono aiutare a indirizzare i consumatori verso prodotti e trattamenti perfetti per loro e l’AI può essere di grande aiuto anche per fornire formazione continua ai parrucchieri.

Le colorazioni create con l’aiuto dell’intelligenza artificiale rappresentano l’ultima frontiera della colorazione in salone in quanto consentono ai parrucchieri di creare soluzioni su misura. Inoltre, grazie ai dispositivi diagnostici del cuoio capelluto basati sull’intelligenza artificiale, ora è possibile fornire un’analisi accurata, approfondita e in tempo reale dei capelli e del cuoio capelluto dei singoli consumatori e consigliare loro trattamenti mirati sulle loro esigenze.

L’Intelligenza Artificiale è impiegata con successo anche nella creazione di nuovi ingredienti cosmetici e nella loro immissione sul mercato, apportando innovazione ed efficienza al processo di formulazione.

Cosa possiamo aspettarci in futuro?

L’integrazione dell’ AI offre numerosi vantaggi, da un’accelerazione dell’innovazione allo sviluppo di prodotti personalizzati. La collaborazione tra esperti di AI, del regolatorio e cosmetologi getta le basi per un processo di sviluppo degli ingredienti cosmetici più efficiente e più sostenibile. E’ uno strumento che non solo offre benefici economici all’industria, ma permette di rispondere alle esigenze dei consumatori in modo più efficiente e consapevole. Tutto ciò fa sì che gli ambiti di applicazione dell’intelligenza artificiale si arricchiscano costantemente, dalla creazione e al potenziamento gli ingredienti cosmetici. Con un mercato globale dell’intelligenza artificiale nel settore della bellezza e dei cosmetici valutato a 2,7 Mrd di dollari nel 2021 e destinato a raggiungere i 13,34 Mrd di dollari nel 2030, secondo i dati di Insight Ace Analytic, i brand non possono esimersi dall’investire nella tecnologia AI per sviluppare la prossima generazione di prodotti e servizi beauty e promuovere la crescita e il successo. Ma come spesso accade, insieme ai grandi movimenti ci sono anche i contro-movimenti. Mentre la tecnologia e l’artificiale stanno trasformando il nostro modo di comunicare, lavorare, creare e innovare, un recente sondaggio ha mostrato che la maggior parte dei consumatori esprime timori su questa evoluzione, inclusa, ad esempio, l’intelligenza artificiale che potrebbe causare la perdita di posti di lavoro e la disinformazione. In questo contesto possiamo aspettarci che alcuni consumatori vorranno rimettere al centro l’uomo, valorizzare la produzione artigianale e locale, concentrandosi sulle persone che stanno dietro le imprese e dando voce alle minoranze. Le aziende che padroneggiano i valori incentrati sull’uomo, sulla comunicazione e sulla costruzione della comunità avranno più opportunità di entrare in sintonia con i consumatori che temono sempre più gli ambienti eccessivamente tecnologici.

Quali saranno le parole chiave che definiranno i nuovi lanci di prodotto?

Abbiamo identificato alcuni movimenti che influenzeranno claim e terminologie dell’industria beauty nei prossimi mesi.

Sebbene siano ancora in una fase esplorativa, si assisterà allo sviluppo di prodotti personalizzati per la cura della pelle basati sul DNA e sulla mappatura della predisposizione degli utenti a inestetismi come invecchiamento, acne e pigmentazione. Dal DNA agli ormoni passando per il microbioma, i beauty brand possono offrire test a domicilio per analizzare la predisposizione di un individuo ai comuni problemi della pelle, misurare una serie di fattori chiave e raccogliere dati per fornire informazioni sui trattamenti.

Il concetto di un approccio integrato alla salute della pelle, del corpo e della mente diventerà vitale nel stimolare a coltivare la pace interiore e a scoprire un nuovo concetto, più profondo e olistico, di bellezza. La sinergia tra dermatologia, medicina funzionale e terapie alternative sarà di supporto agli individui nel raggiungimento di salute e benessere.

L’attenzione della società alla cultura giovanile e gli stereotipi negativi sull’invecchiamento hanno portato l’industria beauty a trascurare per lungo tempo i consumatori più anziani. Tuttavia, l’atteggiamento nei confronti dell’invecchiamento sta cambiando e questo dà ai brand l’opportunità di offrire color cosmetic formulati per la pelle matura, soddisfacendo donne tra i 40, i 50 e oltre – per inciso, il gruppo demografico con il maggior potere d’acquisto. Ci aspettiamo di vedere color cosmetic pensati su misura per le pelli mature, caratterizzati da texture e formulazioni che promuovono l’espressione di sé e il divertimento, indipendentemente dall’età, così come applicatori facili da impugnare e corsi sulle tecniche di applicazione, per creare un senso di fiducia quando compaiono disabilità legate all’età.

Se da un lato il mondo moderno avvicina le culture, dall’altro i consumatori vogliono preservare ed esaltare la propria unicità. Ci aspettiamo che le differenze cross-culturali vengano celebrate come ideali di bellezza, mettendo in risalto l’orgoglio culturale, l’heritage e le tradizioni locali e regionali. Le differenze culturali possono diventare una delle principali fonti d’ispirazione per l’innovazione, poiché i marchi possono esplorare ingredienti locali o sviluppare originali formulazioni basate su tradizioni locali, così come prodotti infusi di profumi del territorio.

Se la salute del cervello è la nuova frontiera del well-being, sotto i riflettori ci sono sempre più spesso prodotti e strumenti che migliorano le prestazioni cerebrali e le funzioni cognitive, sostenendo al tempo stesso la salute mentale. Dalle app per l’allenamento del cervello agli integratori brain-boosting ai dispositivi che monitorano la brain health, stanno guadagnando spazio nel mercato del benessere i prodotti dedicati alla salute del cervello (brain care).

Ci aspettiamo novità anche per i prodotti per l’igiene intima, dove si assisterà a un cambiamento significativo nel linguaggio: non ci si rivolgerà solo alle donne cis-gender (ndr: persone la cui identità di genere corrisponde al genere e al sesso biologico assegnato alla nascita), ma si rivolge anche ai consumatori transgender e gender-fluid con formule e messaggi che consentono a ogni individuo di esprimere pienamente se stesso così com’ è.