Le parole ‘chiave’ che guidano il settore del packaging cosmetico parlano di etica, tecnologia e sostenibilità. In cima alla ‘lista’ troviamo: economia circolare, smart technology, accessibilità e digitalizzazione. Che cosa significa tutto ciò? Che nell’era dell’e-commerce, i brand devono ripensare il marketing tradizionale e offrire packaging innovativi che soddisfino le esigenze dei consumatori.
Tra gli impegni a cui l’industria della bellezza deve far fronte c’è la sostenibilità. E’ innegabile, infatti, che l’industria della bellezza abbia un ruolo di primo piano nel guidare lo sviluppo verso la circolarità, reinventando il packaging dei cosmetici nel tentativo di ridurre gli sprechi e superare l’esaurimento delle risorse naturali.
ll design del packaging e il suo ruolo stanno cambiando verso un’esperienza di unboxing che è diventata un potente strumento di marketing. In un’era di digitalizzazione e connettività, le smart packaging tecnology hanno cambiato il ruolo del packaging e stanno stimolando il coinvolgimento del marchio e del consumatore con nuove esperienze.
Un altro tema di grande attualità è l’inclusività, intesa come la necessità di progettare e sviluppare imballaggi tenendo presente l’accessibilità da parte di disabili, ipovedenti, anziani…
RIPENSARE IL PACKAGING IN UN ‘OTTICA DI CIRCOLARITA’
In tutto il mondo ci sono richieste di azioni urgenti per combattere il cambiamento climatico e non c’è dubbio che l’industria del packaging abbia delle responsabilità in questo senso. Se è vero che a pesare maggiormente sull’ambiente non sono tanto le materie prime o il trasporto, quanto piuttosto l’uso del prodotto stesso (40%) e il packaging (20%), allora si capisce l’importanza dell’industria degli imballaggi nel guidare l’industria verso un’economia più circolare e nello sviluppare soluzioni che riducano gli sprechi e superino il depauperamento naturale delle risorse. Gli imballaggi in plastica sono una vera piaga, in quanto il 91% dei rifiuti di plastica non viene riciclato e finisce nell’ambiente.
Con i consumatori sempre più interessati ai marchi impegnati sul fronte della sostenibilità e con l’introduzione in molti paesi di nuove normative su questo tema, per i brand diventa prioritario innovare nel segno di un packaging più ecologico.
“La crescente consapevolezza del problema dei rifiuti a livello globale, oltre alla percezione dei consumatori per quanto riguarda gli imballaggi inquinanti, suonano come un campanello d’allarme per i beauty brand e i fornitori di imballaggi ad adottare pratiche di economia circolare – spiega Beautystreams -. A questo proposito, si sta lavorando sull’adozione adozione di packaging sostenibili ponendo attenzione non solo alla scelta del materiale da utilizzare, ma, già a partire dalla progettazione, si valuta anche al ciclo di vita dell’imballaggio“.
Iniziative governative come la direttiva sulla progettazione ecocompatibile dell’UE o la Plastic Tax britannica – il Governo Britannico ha deliberato che dal 1 aprile 2024 l’imposta sugli imballaggi in plastica vergine (PPT, Plastic Packaging Tax) salirà dalle attuali 210,82 a 217,85 sterline per tonnellata – contribuiranno sicuramente a questo cambiamento. È tempo di creare un’economia circolare in cui venga eliminata la plastica non necessaria e dove le parole d’ordine siano riutilizzabile, riciclabile o compostabile, e innovare verso nuovi modelli di business e sistemi di raccolta.
“Marchi e fornitori devono impegnarsi attraverso azioni riparatrici e rigenerative, modi intelligenti per trasformare i rifiuti in energia verde e al contempo sviluppare imballaggi a rifiuti zero di prossima generazione. Brand e fornitori stanno lavorando su imballaggi circolari per contribuire a ridurre i rifiuti in plastica, ma anche su come utilizzare meno materiale nuovo/vergine e ridurre l’influenza sul clima, che sono le sfide cruciali con cui si confronta il pianeta“.
Un caso emblematico è quello di Beiersdorf, Clariant, Siegwerk e Borealis, che hanno unito le loro competenze per creare imballaggi riciclabili ricavati interamente da rifiuti di imballi in plastica per prodotti cosmetici. L’iniziativa pionieristica, chiamata “Design4Circularity”, è nata dalla volontà di creare un prodotto realmente circolare, cercando di rendere sostenibile ogni fase del ciclo di vita. Il programma si basa sull’utilizzo di una bottiglia in poliolefine incolore con contenuto riciclato post-consumo (PCR) al 100% e con etichette full-body termoretraibili. Tutti i materiali sono completamente riciclabili, con il potenziale di essere recuperati e utilizzato per la stessa applicazione di alto valore.
Mentre l’industria della bellezza è responsabile di un terzo della plastica che finisce negli oceani o nelle discariche, i brand studiano sistemi innovativi di riutilizzo per eliminare dagli oceani tossine e rifiuti in plastica.
Uni ha lanciato un elegante sistema di ricarica a circuito chiuso per la sua linea bodycare. Il sistema Uni Refill è stato appositamente progettato per il riutilizzo: ciascuna delle bottiglie in alluminio riciclato al 100% si trasforma in un dispenser riutilizzabile. Nell’ambito del programma a circuito chiuso, il marchio si riprende le ricariche in alluminio che devono essere lavate e ricaricate con spedizione a zero emissioni di carbonio.
Con l’obiettivo di avere un impatto positivo sul clima, i beauty brand consapevoli stanno innovando con prodotti a emissioni di carbonio negative, combinando materiali di provenienza e produzione locale con un confezionamento a base vegetale. BYBI ha lanciato il “primo prodotto per la cura della pelle al carbonio negativo al mondo” con il suo Glowcurrant Booster, che assorbe più CO2 dall’atmosfera di quanto ne immette in tutte le fasi della produzione. Le emissioni negative di carbonio del prodotto si riferiscono a tutta la filiera, compreso il relativo imballaggio, e il prodotto è ottenuto utilizzando energia verde al 100%. Il tappo e l’ugello Vivomer sono biodegradabili e compostabili e sono prodotti senza emettere gas serra o lasciando microplastiche dopo la fine del ciclo di vita del prodotto. Nel compost domestico, il tappo può rompersi entro 52 settimane e, nei rifiuti generali, scomparirà entro tre anni. Inoltre, la bottiglia e il cartone sono realizzati con canna da zucchero, un materiale a carbonio negativo riciclabile al 100%.
PACKAGING SVILUPPATI TENENDO A MENTE LA DISABILITA’
Mentre la società sta gradualmente diventando più inclusiva, nel mondo del packaging beauty sono ancora poche le soluzioni accessibili a disabili, ipovedenti o anziani. Avere una disabilità rende più difficili una serie di attività quotidiane e se si considera che nel mondo oltre 1 miliardo di individui abbia delle disabilità si può comprendere la portata dell’emergenza.
Secondo Beautystreams “progettare e sviluppare packaging accessibili dovrebbe essere parte integrante della strategia dei beauty brand, che dovrebbero tener conto delle diverse capacità fisiche e sensoriali degli utenti e nel rispondere alle loro esigenze. I marchi devono dare priorità a un packaging intuitivo e facile da usare, accessibile a tutti i consumatori, ripensando le modalità di progettazione, le forme, i colori e persino i font utilizzati nella comunicazione. Quel che è certo è che i designer di packaging possono fare una grande differenza nel creare packaging più accessibili, come cappucci che si aprono e chiudono con un clic a chiusure magnetiche, simboli tattili e maniglie di facile presa“.
Qualcuno ha già iniziato a lavorarci e a proporre soluzioni interessanti. Oltre ad Olay, che ha sviluppato il sistema Easy Open Lid per le persone con disabilità, CyR.U.S. di VictoriaLand Beauty fornisce una soluzione tattile per la realizzazione di prodotti e packaging beauty accessibili a non vedenti e ipovedenti. I prodotti recano simboli tattili e codici QR in rilievo, che forniscono ai consumatori informazioni sul tipo di prodotto, sull’utilizzo e sugli ingredienti. I simboli sono così intuitivi che possono essere appresi da chiunque istantaneamente e ogni codice QR è in rilievo per consentire una facile identificazione per la scansione con uno smartphone.
Tropic Skincare ha introdotto un nuovo carattere tipografico destinato a essere accessibile, soprattutto ai consumatori dislessici e neurodiversi, dopo aver scoperto che i clienti avevano difficoltà a leggere le comunicazioni sul sito web. Il nuovo carattere tipografico prende il nome dalla fondatrice Susie e combina la leggibilità con un design dinamico che rispecchia la scrittura a mano.
RIPENSARE I SAMPLING
Il sampling ha una lunga storia nel settore della bellezza. Il settore ha sempre prosperato nella sperimentazione e nell’esperienza fisica di un prodotto: come ci si sente ad applicarlo, se si adatta o si abbina alla pelle, sono elementi cruciali nella scelta del prodotto. I campioni svolgono un ruolo di marketing importante per costruire consapevolezza e fiducia verso il brand. Tuttavia, la crisi pandemica, l’aumento delle preoccupazioni per l’impatto sull’ambiente e il cambiamento del panorama della vendita al dettaglio hanno tutti influenzato e cambiato le abitudini degli acquirenti. Ciò ha costretto i marchi a ripensare al sampling tradizionale, esplorando strategie più creative e inventando nuovi packaging per raggiungere i consumatori.
“Poiché la salute, l’igienicità e la sicurezza sono divenute una priorità dopo la pandemia, i marchi devono offrire nuovi metodi di ‘prova prodotto’ adattati ai nuovi requisiti. Devono prendere in considerazione nuovi formati di imballaggio che consentano una sperimentazione sicura e tecnologie di confezionamento che proteggono da virus e batteri. I campioncini ‘usa e getta’ sono stati la norma fino ad oggi ma l’attenzione alla sostenibilità ha reso necessarie delle alternative a quei contenitori di plastica monouso, difficili da riciclare e che finiscono nelle discariche e negli oceani dove danneggiano preziosi ecosistemi. E’ necessario prendere in considerazione nuovi metodi di sampling digitale e senza contatto, compreso l’utilizzo di Tecnologie AR e Intelligenza Artificiale” spiega Beautystreams.
Impegnati a tutelare la salute dei consumatori, le nuove soluzioni offrono esperienze più sicure e più igieniche.
Ad esempio, Adhespack ha sviluppato una linea di etichette e cartoncini per fragranze incorporati con a vernice nanotecnologica che si è dimostrata efficace contro batteri e virus, compreso il coronavirus. Hanno effettuato i test in conformità con standard internazionali, fornendo prove convincenti che virus e batteri sono incapaci di attaccarsi o moltiplicarsi sulla superficie dei campioni, prevenendo così la contaminazione incrociata. O Boticário è stata la prima azienda a utilizzare i campioncini sviluppati da Adhespack.
Il solo settore della bellezza produce ogni anno 122 miliardi di bustine campione monouso e solo una manciata può essere effettivamente riciclata. Brand, fornitori e persino rivenditori stanno inventando nuove soluzioni per ridurre i rifiuti di plastica. Credo Beauty ha presentato un barattolo riutilizzabile da viaggio chiamato REJAR realizzato con fibre di tè verde riciclate. Le fibre di té verde provengono da scarti agricoli che altrimenti verrebbero buttati via. Senza coloranti, coloranti o rivestimenti e i barattoli sono certificati per uso alimentare.
Con l’usura quotidiana dovuta all’utilizzo, dopo circa 3 anni i barattoli iniziano a rompersi. I clienti possono pulire i loro barattoli e riportarli al negozio o metterli in un apposito cestino per il riciclo e guadagnare punti premio.
In un mercato in continua evoluzione in cui fisico e digitale si fondono come mai prima d’ora, per il beauty si aprono nuove opportunità. M.A.C Cosmetics ha stretto una partnership con Perfect Corp e la piattaforma SoPost per combinare la prova virtuale con AR e la corrispondenza cromatica AI, con la comodità del sampling consegnato a casa per il fondotinta fluido Studio Fix.
In un momento in cui gli spazi di vendita fisici vengono sostituiti da quelli digitali, come trasmettere e vendere l’emozione di un profumo? Per il lancio di Spicebomb Infrared, Viktor e Rolf hanno esplorato come scoprire una fragranza senza annusarla fisicamente grazie a un nuovo tipo di prova prodotto che utilizzava il suono invece del profumo. La marca ha collaborato con Ircam Amplify, che ha progettato il suono degli infrarossi per regalare le stesse sensazioni dell’annusare il profumo: un suono e un profumo che alzano il calore. Questo nuovo tipo di campione di profumo online, attraverso un suono che genera la stessa sensazione del profumo originale, elimina l’ostacolo di non poter letteralmente annusare di persona il profumo, perché il consumatore ora può sentire la fragranza.