In Aéras, contemporary beauty brand fondato da Alice Ziccheddu e ispirato alla Sardegna, è al fianco del Museo Bagatti Valsecchi nel restauro del camino della Sala da Bagno, luogo deputato ai rituali di cura e di bellezza e che, secondo il direttore del Museo, Antonio D’Amico, incarna “l’espressione di concetti alchemici legati al benessere che mettono la persona al centro di un microcosmo di grande magia, dove ad essere coinvolti sono soprattutto i sensi”.
La Sala da Bagno, ambiente apparentemente spoglio, è il miglior interprete della filosofia di casa Bagatti Valsecchi: l’amore per il passato e l’arte del Rinascimento si sposano alla ricerca di comodità moderne. Nella sala si trova il grande camino in pietra, stucchi e legno sul quale campeggia la frase ‘sordida purgat’, in onore del fuoco e della sua capacità di trasformare l’ambiente e le cose, che sarà oggetto di un attento restauro che inizierà a gennaio 2024 volto a restituire alla sala l’equilibrio e la bellezza originari.
Rituali di bellezza e benessere al centro anche della filosofia di In Aéras, che partendo dalla conoscenza dei clicli della natura, delle erbe, delle arti e dei rituali magico-curativi che hanno da sempre caratterizzato la vita nell’isola, crea prodotti che imprigionano un profumo fatto di memorie sensoriali e offrono un viaggio unico tra rimedi antichi e nuove composizioni botaniche. Sospesa tra passato e futuro, In Aéras si fa erede di tesori botanici e portavoce di un nuovo uso nei rituali di benessere contemporaneo.
“E’ un onore per In Aéras essere a fianco al Museo Bagatti Valsecchi per la tutela del patrimonio artistico custodito in questo luogo, così ricco di simboli alchemici e mistici che mi hanno da subito colpita e ispirata – ha dichiarato Alice Ziccheddu – Nel fascino delle sale, della biblioteca con la sua intima wunderkammer, della Sala da Bagno, così dettagliatamente curata attorno alla concezione del benessere, ho trovato un forte leitmotiv con la filosofia In Aéras. Supportare un’istituzione simbolo della città di Milano che è da quindici anni la mia seconda casa è oggi per me motivo di grande orgoglio”. In Aéras