Gli oceani e i mari come habitat da salvare e preservare, ma anche come fonti da cui attingere preziosi elisir di bellezza naturali. È la filosofia che fa da sfondo all’attività di Carbonwave, azienda di Porto Rico leader mondiale nello sviluppo di biomateriali ultra-rigenerativi ricavati da alghe e da altri vegetali, entrata di recente a far parte del portfolio di ingredienti e attivi distribuiti da Bregaglio.
Una scelta non casuale, dettata da un’evidente comunione d’intenti. Bregaglio, infatti, ha scelto di proporre soluzioni innovative, efficaci, di tendenza, che possono innescare un “circolo virtuoso” nell’industria. Proprio come ha fatto Carbonwave, che crede nel potere rigenerativo della Natura e delle sue risorse. Una strategia che riflette uno stato di fatto: la presa di coscienza che la sostenibilità non può più essere considerata una scelta, ma rappresenta per tutti una necessità. Per la sopravvivenza del Pianeta e di chi vi abita. Uomo compreso.
DUE PASSI NEL NUOVO MONDO
“I tempi sono cambiati e ormai il futuro della cosmetica (e non solo) fa rima con sostenibilità – esordisce Cristina Minelle, cosmetologa e coolhunter Bregaglio -. E per questa daily awareness, il pianeta ringrazia. Aver spalancato gli occhi sul mondo ha dato forza al valore della verità e ha portato a un cambio di passo immediato nell’azioni e nelle scelte. Oggi un’azienda beauty è chiamata a rispondere all’esigenze delle nuove generazioni che vogliono cambiamenti nei cosmetici e un impegno concreto nel risolvere i problemi più urgenti che affliggono la società: crisi di fiducia, correttezza, trasparenza, discriminazioni, ambiente…”.
Abbandonati gli slogan populisti e le promesse mirabolanti, i consumatori, soprattutto quelli più giovani, chiedono a gran voce impegni concreti e maggior trasparenza lungo l’intera filiera. Fatti, non parole.
“Le imprese illuminate – prosegue la cosmetologa – rispondono a questa domanda con il brand activism, che coinvolge l’intera filiera: dalla ricerca della materia prima, alla formulazione sino al prodotto sugli scaffali di vendita. Non idealismo verso figure come Greta Thunberg o altri attivisti, ma chiarezza su come le scelte attuali possano avere un impatto sul creato, sulla sua struttura e sulle relazioni tra persone. Il prendersi cura dell’ambiente, dei desideri dei clienti con eticità, è ciò che vince e fa guadagnare credibilità e vantaggio alle aziende. Ecco perché abbiamo scelto di inserire nel nostro portfolio una realtà come Carbonwave. Da subito, quest’azienda giovane ed innovativa ci ha conquistato perché è una paladina moderna del pensiero laterale, che ha trasformato un problema (l’eccesso di crescita dell’alga Sargassum) in un’opportunità ad alto impatto per l’umanità. Anche il nome Carbonwave racchiude in sé un messaggio: essere parte di una nuova ondata di aziende che costruiscono economie di prossima generazione basate su una relazione rigenerativa con i nostri oceani”.
LA SECONDA VITA DELLE ALGHE, MEGLIO DELLA PRIMA!
Nel solco della migliore tradizione dell’upcycling, Carbonwave è stata capace di trasformare un’emergenza in una straordinaria opportunità e cambiare il triste “destino” delle alghe: da scarto dannoso per l’ambiente e l’ecosistema ad ingrediente utile e prezioso.
“Il riscaldamento degli oceani ha creato le condizioni ideali per la proliferazione incontrollata delle alghe con un effetto collaterale: ecosistemi soffocati e comunità costiere in crisi – spiega Cristina Minelle -. Una di queste è proprio l’alga Sargassum. Una volta divenuta scarto e finita a macerare sulla riva, ha un tremendo impatto sulla fauna e sull’ecosistema: le tartarughe, ad esempio, non possono nidificare a lungo nell’atmosfera poiché le alghe, decomponendosi, rilasciano metano e idrogeno solforato”.
Ma i messaggi del mare non sono rimasti inascoltati e hanno trovato una loro soluzione. Dalla crescita smisurata di alghe, è nata SeaBalance: linea di emulsionanti naturali ad ampio spettro a base di Sargassum per applicazioni cosmetiche olio in acqua (O/W).
Gli emulsionanti SeaBalance, completamente naturali, ad alte performance e perfetti per prodotti skincare, hanno diversi pregi: sono completamente atossici e privi di PEG, sono estratti con un processo brevettato completamente naturale e approvati COSMOS. Non è tutto. Sono anche versatili e di facile impiego: possono essere utilizzati nelle formulazioni sia con processo a freddo che a caldo. E poi c’è l’aspetto, altrettanto importante, della disponibilità.
“Quest’alga non ha bisogno di terra o altro per crescere, è una risorsa rigenerativa e adattogena. Da materiale di scarto a materia prima unica per la cosmesi in grado anche di ripristinare i suoli e gli oceani, eliminare i rifiuti di microplastica e raggiungere la neutralità del carbonio. È proprio il caso di dirlo: da una fine c’è sempre un nuovo inizio”, commenta Cristina Minelle.
CONCLUSIONI: PROSPETTIVE OCEANICHE
Il pianeta come luogo di sperimentazione da salvaguardare dove agire, creare, consumare e crescere. La vita di un essere vivente, come scrive il filosofo Emanuele Coccia, non comincia con la propria nascita. Nascere significa ereditare una vita già vissuta a noi non resta che dargli un altro volto, evolverla, ‘take care’ come Carbonwave ha fatto con Seabalance emulsifiers.
In fondo il potere di materie prime trendsetter è di riuscire non solo a coinvolgere il cliente, ma di co-creare con lui un mondo ricco di senso in cui magari la sostenibilità sociale ambientale sia la nuova normalità. Sarà questo il nuovo lusso dei cosmetici?