Avete idea di che cosa accadrà al beauty nel 2030? Per rispondere a questa domanda bisognerebbe avere la palla di cristallo, direte. Non è detto. A volte, per capire cosa accadrà in futuro non servono “poteri magici”, ma occorre osservare con occhio attento e puntuale cosa sta accadendo nel mondo, indagare, raccogliere dati, analizzarli con senso critico e…trarre le conseguenze. Certo, non è un lavoro alla portata di tutti ma lo è per Mintel, leader nelle ricerche di mercato con branch office in tutto il mondo.
2030: Comportamenti e trend di consumo
L’agenzia ha stilato un vademecum per orientarsi tra i comportamenti dei consumatori e i trend beauty protagonisti fino al 2030, un utile strumento per guidare le strategie e i lanci dei brand da qui ai prossimi anni.
Che cosa è emerso? Oltre al crescente legame fra natura e tecnologia, gli ingredienti sviluppati in laboratorio saranno impiegati dai consumatori per modellare il proprio futuro. Mentre tra i consumatori crescerà la scetticismo e la fiducia verrà accordata solo a quei marchi ritenuti “trasparenti”, la clean beauty evolverà in qualcosa di più complesso e dall’ambito puramente formulativo finirà con l’includere anche risvolti etici ed ecologici.
Cosa succederà dunque nei prossimi anni? Vediamolo insieme.
Natura e tecnologia sempre più vicine
I consumatori oggi si affidano al loro istinto e allo loro conoscenza. La fiducia viene messa in discussione e la trasparenza dei brand assume un ruolo chiave. In futuro, i consumatori cercheranno di sfruttare la tecnologia per riconfigurare l’umanità e i processi biologici, cambiando anche il modo di affrontare l’invecchiamento. Le iniziative di sostenibilità dovranno coinvolgere la scienza e il futuro sarà rappresentato dagli ingredienti sviluppati in laboratorio.
Crescerà la relazione dei consumatori con la tecnologia
Le nuove tecnologie software, hardware e i progressi nel mondo delle app e della realtà aumentata porteranno a significativi cambiamenti nel modo in cui i consumatori acquistano, scelgono e interagiscono con i prodotti. La capacità di misurare, monitorare e integrare i dati permetterà ai consumatori di avere un approccio attivo nella scelta e nell’uso dei prodotti. L’Internet delle Cose, la Smart home, la realtà virtuale e quella aumentata daranno nuova enfasi alla customer experience e all’interazione con il prodotto.
Più trasparenza
Il moltiplicarsi di ingredienti naturali nelle formulazioni beauty ha portato i consumatori ad essere più dubbiosi. Non solo analizzano scrupolosamente la lista degli ingredienti, ma pongono domande sull’origine dei prodotti e su come vengono realizzati. In futuro, questo fenomeno si acuirà e ai brand verrà chiesta maggiore trasparenza. Ci sarà un’evoluzione della clean beauty, nata sull’onda propria della ricerca di ingredienti “clean”.
Affrontare lo stress crescente e i bassi livelli di energia
I consumatori già oggi riconoscono di dover apportare delle modifiche nello stile di vita e nella routine quotidiana per affrontare ansia, stress e bassi livelli di energia. Occorrono prodotti specifici che aiutino il corpo in modo sano e naturale. In futuro la scelta dei consumatori si concentrerà sempre di più su un percorso di benessere a 360°, dove prodotti topici e integratori agiscono in sinergia. Il packaging assumerà un ruolo centrale nel migliorare l’esperienza sensoriale e l’applicazione.
Che cosa occorrerà fare nei prossimi anni (da qui al 2030)?
Senza dubbio bisognerà trasformare la sfiducia in fiducia, creando prodotti che facilitino i comportamenti orientati alla protezione. Integrare l’istinto personale alla tecnologia intelligente per offrire ai consumatori un prodotto di successo ed essere l’azienda che:
- supporta l’istinto dei consumatori, senza limitarsi a sovraccaricarli di informazioni;
- li coinvolge nella comprensione della biotecnologia e dei suoi usi nella creazione di prodotti sicuri e funzionali;
- cambia il modo di affrontare l’invecchiamento.
Ecco come agire, punto per punto.
Evitare gli sprechi e favorire una routine waste-free
I brand che promuovono una routine “waste-free” creano un legame di fiducia con i consumatori che cercano marchi che siano una guida e un punto di riferimento. UpCircle Beauty, ad esempio, utilizza ingredienti naturali avanzati per formulare prodotti per la cura della pelle. Ethique crea formulazioni solide a base vegetale per la pelle e i capelli senza packaging di plastica.
Considerare gli attivi sviluppati in laboratorio come il “new organic”
La biotecnologia giocherà un ruolo importante nella cosmesi del futuro. Gli ingredienti frutto dell’”ingegneria naturale” possono infatti soddisfare il desiderio di sicurezza ed efficacia dei consumatori e, al tempo stesso, rappresentare una soluzione per contenere i costi di una supply chain sostenibile. Per questo, i beauty brand li devono considerare con estrema attenzione.
Offrire una iper-personalizzazione usando i dati biometrici
La biometrica offre alle aziende un modo per interagire in maniera ancora più personale e diretta con i consumatori. I consumatori sono aperti alla raccolta dei dati biometrici; in particolar modo quando servono per fornire un approccio personalizzato. I beauty brand possono trarre benefici economici da queste tecnologie a patto che sappiano offrire ai consumatori vantaggi tangibili e personalizzazione.
Utilizzare le tecnologie responsive
La tecnologia responsive permette ai consumatori di tenere costantemente monitorato lo stato di salute. Un asset strategico per chi opera in un mercato difficile e altamente competitivo come quello della bellezza. I brand che utilizzeranno le nuove tecnologie saranno un passo avanti rispetto agli altri, perché sapranno “consigliare il prodotto giusto al momento giusto”.
Cosa accadrà da qui al 2030?
La “clean beauty” evolverà così come il suo focus e il suo linguaggio
In futuro la clean beauty rappresenterà in toto l’industria bellezza. Il concetto di “clean” sarà sempre più legato a quello di trasparenza e ad un approccio ecologico ed etico. Crescerà l’attenzione verso il potere delle piante e verso quei marchi che lavoreranno sulla “salute” della pelle.
I big data avranno un impatto sull’agricoltura e spopoleranno i semi frutto della bio-ingegneria
I prodotti di bellezza vegani e di origine naturale mettono d’accordo i consumatori che adottano stili di vita vegani sia per motivi di salute che per questioni eco-etiche. L’agricoltura rigenerativa guadagnerà slancio. Equinom, azienda produttrice di semi, fa leva sul suo database genomico per creare una varietà di piante no-OGM con un profilo nutrizionale controllato. Utilizzando tecniche di bioingegneria simili, i beauty brand e i vari supplier possono impiegare nei loro prodotti ingredienti sviluppati ad hoc per garantire funzionalità e sicurezza.
La fiducia si baserà su un mix di tecnologia smart, esperienze reali e istinto
La tecnologia di lettura del cervello può rilevare i cambiamenti dello stato emotivo delle persone per catturare aspetti decisionali reconditi. La tecnologia basata sulle emozioni offrirà ai beauty brand nuovi modi per misurare il potenziale successo di un prodotto – in questo modo i brand possono essere certi della commerciabilità del prodotto che sta x lanciare!
Il 2030 non è poi così lontano, perciò occorre mettersi al lavoro subito. Il mondo beauty è avvisato!