design

Il design perfetto è quello più semplice. Ma arrivare all’essenziale è una sfida: togliere, aggiungere, limare e poi ancora eliminare. Mantenendo al contempo intatta la funzionalità per la quale è stato creato un oggetto: è a questo che deve tendere il lavoro di un bravo designer. Picasso diceva: “A quattro anni dipingevo come Raffaello, poi ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino”. La sintesi in un segno, in un gesto d’artista.

design carlo branzaglia
Carlo Branzaglia, coordinatore scientifico dell’area post graduate dello IED di Milano e membro del board del Museo del Design

Arrivare alla semplicità richiede un percorso complesso – spiega Carlo Branzaglia, coordinatore scientifico dell’area post graduate dell’IED di Milano e membro del board del Museo del DesignCi vuole una grande esperienza e studio. Soprattutto se si deve creare da zero, il processo di creazione richiede tempo e dedizione per arrivare all’idea unica e perfetta”.

DESIGN= CREATIVITA’ E CONOSCENZA TECNICA

C’è dunque poesia e arte, ma anche tanta conoscenza tecnica, forse dal sapore un po’ meno romantico, ma sicuramente più efficace nel trasferire nella realtà un oggetto che inizialmente è solo un’intuizione: “Serve ricerca e una certa conoscenza – continua Branzaglia – Occorre sapere cosa si intende comunicare: il design è una forma di comunicazione, ma soprattutto è problem solving. Dunque, si parte dall’analisi di un problema per arrivare alla sua soluzione ottimale, senza dovere rinunciare però allo stile e alla bellezza”.

design
Il design perfetto è quello più semplice. Ma arrivare all’essenziale è una sfida: togliere, aggiungere, limare e poi ancora eliminare.

La progettazione si basa su due principi: funzionalità e innovazione. Ancora di più se la forma è quella da dare al packaging di un prodotto cosmetico. “Anche in questo settore valgono le stesse regole – sottolinea Branzaglia – Occorre effettuare una ricerca sul mercato, guardando ai competitor, analizzare l’azienda e la sua immagine, e i valori che veicola. Il design di prodotto, come detto comunica qualcosa, deve trasmette sempre l’identità del proprio brand. Poi, occorre capire i bisogni che dovrà soddisfare, esigenze dell’azienda e dei consumer. Quindi, si arriva alla definizione di un concept, e quindi alla progettazione e ingegnerizzazione vere e proprie, fase in cui entrano in gioco altre conoscenze come ad esempio quelle sui materiali”.

C’è poi naturalmente il budget da tenere d’occhio, ma anche questioni di sostenibilità ambientale, sociale ed economica: “Argomento che si lega al messaggio e alla dote di valori che un’azienda vuole veicolare attraverso un prodotto – conclude Branzaglia – Nella cosmesi naturalmente c’è poi un aspetto di appeal non trascurabile, il packaging deve rispondere a canoni di bellezza e sapere catturare l’attenzione del pubblico”.