export cosmetica

L’export ha un ruolo cruciale per la cosmetica italiana, in quanto rappresenta il 43,4% delle vendite (dati 2019). Il suo peso è cresciuto costantemente negli ultimi dieci anni e, oggi, l’Italia è il 3° esportatore europeo con 5,4 miliardi di euro e il 6° a livello mondiale.

A giocare un ruolo importantissimo per il settore cosmetico e per l’export italiano sono i terzisti, aziende che lavorano dietro le quinte esportando più dell’80% della produzione di make-up. Più della metà del make-up dei grandi marchi internazionali del lusso è prodotta in Italia; questo perché la cosmesi Made in Italy è riconosciuta per l’innovazione delle formulazioni e del servizio, per il costante studio dei trend di consumo e dei desideri del cliente finale. 

export cosmetics
Nel settore cosmetico l’Italia è il 3° esportatore europeo con 5,4 miliardi di euro e il 6° a livello mondiale.
I NUMERI DELL’EXPORT COSMETICO ITALIANO

Le esportazioni nel 2019 hanno toccato i 5 miliardi di euro con una crescita del +2,9% rispetto all’anno precedente (fonte Cosmetica Italia), a conferma di un trend positivo che prosegue quasi ininterrottamente da vent’anni: fatta eccezione per le flessioni rilevate nel 2003 e nel 2009, il saldo dell’export cosmetico è sempre stato positivo.

Dal 2008 al 2018 l’incidenza dell’export sul fatturato della produzione è cresciuto costantemente, passando dal 28% al 42,9% il valore più alto dell’ultimo decennio, grazie alle vendite nei grandi mercati europei e al forte sviluppo dell’area medio-orientale e asiatica.

Il 2020 ha fatto registrare una battuta d’arresto in questa sequela di successi. Nonostante la storica resilienza del settore, le stime di chiusura del 2020 si attestano intorno al -11,6% (fonte: Cosmetica Italia); una flessione imputabile alla contrazione del mercato interno (-9,3%) e dell’export (-15%) su cui hanno pesato le incertezze dei mercati internazionali e gli effetti della Brexit e della pandemia.

I prodotti cosmetici italiani sono destinati sia al mercato europeo, sia extra UE. Tra i principali mercati di sbocco dei cosmetici Made in Italy troviamo la Francia, che rappresenta il partner più importante con i suoi 512 milioni di euro di prodotti acquistati ogni anno, la Germania con 478 milioni, USA con 425 milioni, UK e la Spagna (fonte: REPORT COSMESI, Il Sole 24 Ore).

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I principali mercati di sbocco dei cosmetici Made in Italy sono: Francia, Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna.
IL VALORE DELL’ EXPORT BEAUTY NELL’ UNIONE EUROPEA

L’export cosmetico gioca un ruolo cruciale nella bilancia commerciale anche per altri paesi dell’Unione Europea. Secondo il REPORT COSMESI de Il Sole 24 Ore, nel 2018 il valore delle esportazioni beauty è stato di 58,1 miliardi di euro, di cui il 43% destinato a mercati extra UE. I primi cinque esportatori europei da soli realizzano il 71% di tutto l’export; percentuale che sale al 78, 6% se si osserva il solo flusso destinato al mercato comunitario.

Tra i principali esportatori europei la posizione di leadership è occupata dalla Francia, che da sola copre il 28% di tutte le esportazioni, per un valore di circa 16,3 miliardi. La posizione francese è particolarmente rilevante negli scambi intra-UE dove assorbe il 36,2% delle esportazioni totali, per un controvalore di 8,7 miliardi e la sua market share è più che doppia rispetto a quella del Paese follower, la Germania, che si attesta al 16% (3,8 miliardi di euro).

Se si osservano le vendite extra Unione, la Francia scende al 22,2% (7,6 miliardi) seguita a ruota dalla Germania con il 18,6%, pari a 6,3 miliardi. L’Italia è terzo esportatore europeo con il 9,3%, che vale circa 5,4 miliardi di euro, davanti al Regno Unito (8,8%) e alla Spagna (7,4%).

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Nei profumi il primato francese è molto evidente
PRODOTTI CAPELLI, SKINCARE, IGIENE PERSONA E MAKE-UP

Analizziamo, più nel dettaglio, le performance esportative dei paesi europei nei diversi segmenti merceologici. Nell’haircare, la leadership europea è appannaggio della Germania con esportazioni per 1,3 miliardi. La produzione tedesca si divide quasi equamente tra Paesi extra UE (19,7% del totale) e intra-UE (18,7%). Seguono l’Italia, con un valore dell’export dell’14,1% e una presenza molto forte sul mercato extra-UE (18,5%), e la Francia (12,4%) con esportazioni dirette principalmente verso i Paesi europei (14,5%).

Nello skincare la Francia è il top player con 6,5 miliardi su 16,2 totali (40,3%) e una quota esportativa del 52,6% extra EU e del 28% all’interno dell’UE. Seguono Germania (14,1%) e Regno Unito (8,5%). Al quinto posto, pari merito, Italia e Polonia con 1 miliardo di vendite ciascuna pari al 6,1% del valore dell’export cosmetico totale.

Nella categoria igiene persona al primo posto troviamo la Germania, con vendite all’estero pari al 22,7% e una posizione di leadership sia sul mercato extra-UE (23%) che su quello intra UE (22,5%). Seguono Regno Unito (12,3%), Polonia (10,5%), Italia (9,1%) e Francia.

Nel make up il distacco fra la Francia, leader in classifica, e gli altri player di riferimento è di oltre dieci punti percentuali: dopo la Francia con 27,9%, ci sono Germania (17,7%) e Italia (17,1%). Nei profumi il primato francese è ancora più evidente (35,6%) rispetto alla Germania (16,6%). Qui l’Italia è più attardata (7,8%) ed è preceduta – come già anche nei dati sulla produzione – dalla Spagna (12,8%).

L’argomento sarà al centro del webinar “Mercato Cosmetico: i fondamentali del settore e i futuri impatti della pandemia da Covid19”. Per registrarsi gratuitamente, cliccare qui: https://cosmopolo.it/webinar/