skincare

Il Polo della Cosmesi, in collaborazione con Beautystreams e Mintel, lo scorso 24 settembre ha presentato The Next Beauty Trends: dal food alla tecnologia, dalla cura della pelle alla bellezza olistica”.

Uno dei 4 macro-trend viene definito skininfluence, ovvero l’influenza dei prodotti skincare sul mondo beauty.

SKINFLUENCE: COSI’ LO SKINCARE ISPIRA IL MONDO BEAUTY

L’attenzione alla cura della pelle ha rivoluzionato l’intero settore cosmetico e lo skincare sta influenzando enormemente le altre categorie beauty, in termini di texture e di formati, tanto che è in crescita la domanda di cosmetici “with benefits”, soprattutto nel segmento premium e tra i luxury brand. 

I cosmetici – e non solo i prodotti viso – non possono più prescindere dall’apportare benefici aggiunti alla pelle e l’obiettivo è quello di sentirsi bene con – e nella- propria pelle.

E se anche lo skincare ha subito una contrazione durante il lockdown, tuttavia rappresenta ancora il segmento di gran lunga più importante del mercato cosmetico anche per le aziende.

Il processo osmotico interessa tutte le categorie beauty: make-up, haircare e fragrance.

Nel make-up le formule assomigliano sempre di più a quelle di sieri e creme viso, in una continua ibridazione tra skincare e make-up. Nell’ haircare c’è sempre più attenzione alla cura del cuoio capelluto messo a dura prova da stress e inquinamento. Nel mondo dei profumi si cercano fragranze che non provochino allergie o sensibilizzazioni e che apportino benefici a lungo termine.

Per make-up ed haircare si parla addirittura di skinification”, di una cross-contaminazione tra skincare e prodotti capelli e trucco, che interessa la routine di bellezza e gli ingredienti presenti nelle formule.

COSMETICI WITH BENEFITS

Si moltiplicano i prodotti all-in-one e quelli multi-funzione all’insegna di una routine di bellezza più semplice, ma non per questo meno efficace, e nel mondo dei Color Cosmetics fanno capolino claim che enfatizzano “benefici aggiunti” propri del mondo skincare – effetto sbiancante, anti-età, anti-rughe, elasticizzante, rassodante, con filtri UV – e che trasformano il trucco in “make care”.

Questo processo ha un effetto importante anche sul mercato. I claim fanno da traino ai nuovi lanci e di fatto creano un’ulteriore segmentazione nel mercato del make-up.

Nei prodotti i nuovi imperativi sono: leggerezza, comfort, cremosità. Le texture si fanno setose e traslucenti, per un effetto “bonne mine” delicato e naturale; i finish lattiginosi e glossati. Il pack è all’insegna del soft touch, di colori opalescenti e di forme morbide, tattili e avvolgenti.

Mentre cresce il trucco occhi, tra i prodotti lipcare avanzano quelli con claim che sottolineano la presenza di ingredienti naturali dall’azione antiossidante e tra i consumatori cresce la percentuale di coloro che cercano prodotti naturali.

L’ibridazione dei prodotti sfocia poi in un’ibridazione tra i canali. Complice la pandemia, che ha fatto crescere gli acquisti sulla rete, i confini tra negozi online e offline si fanno più labili e la combinazione tra Realtà Aumentata e Realtà Artificiale diviene sempre più cruciale nello sviluppo di prodotti che uniscono efficacia e interattività. Nuove app consentiranno ai consumatori di avere maggiori informazioni sul background etico e sostenibile del brand e di trovare le formule più adatte alla loro pelle, o addirittura di personalizzarle secondo le loro necessità.