La pandemia sta cambiando il corso del nostro sistema economico e lavorativo. Le domande che ci facciamo tutti sono: quali sono gli scenari lavorativi che ci attendono? Come ricominciare le proprie attività? Come fare a superare l’empasse della cancellazione di molti eventi e fiere del settore?
Abbiamo provato a rispondere a queste domande con l’aiuto di esperti del mondo della comunicazione e delle risorse umane.
DIGITAL E REALTA’ AUMENTATA
Il mondo della comunicazione, in particolare, ha visto crescere il peso delle piattaforme digitali e delle esperienze di Realtà Aumentata, indispensabili compendi ai mancati appuntamenti in fiera.
Gli esperti sono concordi nell’affermare che il modo di fare comunicazione cambierà radicalmente. Aumenterà la richiesta di virtualizzazione di spazi già progettati o la creazione “a tavolino” di nuovi. Gli spazi virtuali, come stand e negozi, avranno una vita parallela a quelli “fisici” soprattutto perché potenzialmente permetteranno l’ingresso a migliaia di persone, molte di più di quelle che potrebbero visitarlo dal vivo. Un’esperienza non solo ludica, ma anche commerciale perché, inserendo diversi tipi di contenuti, è possibile arrivare alla conversione del potenziale cliente.
NUOVI SCENARI E NUOVI BISOGNI
Ecco cosa ci ha raccontato Angelo Faravelli, Executive Marketing Advisor di MCI The Agency, agenzia che si occupa di comunicazione a 360°.
“In queste settimane non abbiamo mai smesso di lavorare un solo giorno, ci aspettiamo molto dalla ripresa delle attività manifatturiere.
Il digitale avrà certamente un ruolo più importante dopo questa immersione obbligata nello smart working e noi siamo prontissimi a supportare i nostri clienti con progetti dedicati che sfruttino in maniera innovativa la tecnologia, mettendo però al centro la strategia di comunicazione e le idee. Parliamo per esempio di Augmented Packaging (la confezione grazie alla realtà aumentata diventa un link tra consumatore e brand) e di Virtual Mixed Reality Tour (portare i clienti in azienda senza bisogno di farli viaggiare), progetti che avevamo previsto di presentare al Cosmoprof di quest’anno”.
“Guardando al futuro dalla parte dei nostri clienti della cosmesi, dopo un periodo come questo il mercato svilupperà nuovi comportamenti e nuovi bisogni. – prosegue Faravelli – Pensiamo che le aziende cosmetiche debbano essere in primo piano per fornire “carezze”, rassicurazioni e prodotti sempre più innovativi per far sentire i clienti ancor più belli e sani di prima. Dopo la fase dell’emergenza, ci aspettano nuove sfide in quell’era che stiamo tutti imparando a chiamare The New Normal”.
RECRUITING ONLINE
Il coronavirus ha avuto un forte impatto sul mondo lavorativo: sia per dipendenti e collaboratori, sia per chi opera nelle risorse umane. La nuova frontiera del Recruiting è il Recruiting Online, strumento della Business Continuity che permette di portare avanti i processi di selezione da remoto grazie a tool digitali. Un nuovo approccio con cui si deve confrontare anche chi è in cerca di nuove opportunità professionali.
“Non abbiamo ridotto il nostro valore: abbiamo solo cambiato i modi per comunicare.” – spiega Stefano Magliole, Marketing Manager IG Samsic HR.
“Sempre guardando la situazione dal nostro punto di vista, di un’azienda che si occupa di risorse umane e che ha una lunga esperienza nel mondo della cosmetica, la ripresa significherà dover cambiare. Dovremo tutti essere veloci a ripartire per non perdere il nostro ruolo a livello internazionale, ma dovremo farlo con dei protocolli di sicurezza molto più attenti e con delle strategie riviste. Le aziende dovranno introdurre al loro interno nuove competenze, sia dal punto di vista produttivo che da quello dei controlli di qualità. Questo perché i consumatori vorranno essere più protetti e rassicurati sulla natura dei prodotti acquistati”.
SMART WORKING, UNA NOVA SFIDA
“Le pianificazioni dovranno essere riviste per garantire le distanze di sicurezza tra i dipendenti e questo si trasformerà in un maggior bisogno di flessibilità. – conclude il Manager – In ultimo, sarà sempre più importante il ruolo della tecnologia: nella logistica con le etichette intelligenti, nel marketing con le esperienze digitali, nella gestione delle risorse umane con il lavoro da remoto e l’esigenza di flessibilità. C’è di più. Lo smart working non è semplicemente lavorare da casa: porta con sé una serie di elementi organizzativi come la collaborazione e la condivisione e culturali come la fiducia ed il lavoro per obiettivi. Si tratta di una vera rivoluzione. E noi siamo pronti ad affiancare le aziende in questa fase di profondo cambiamento”.
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