Simone Andreoli, nome e marchio in costante ascesa nell’alta profumeria, debutta nel 2014, all’età di 24 anni, come il Naso più giovane d’Italia e da lì in avanti la sua ascesa è inarrestabile. Oggi é un punto di riferimento indiscusso nel settore: il suo brand è un’eccellenza nel mondo della profumeria d’autore e le sue creazioni sono ‘gioielli olfattivi’ da indossare, diari di viaggio dove ogni essenza evoca ricordi e sensazioni che trasportano la mente verso destinazioni infinite.

Per Simone Andreoli, il profumo è come la tela di un pittore o il pentagramma per un musicista: un percorso sensoriale unico, travolgente, sensuale, personalissimo. Come Malibù Party in the Bay, iconica fragranza che a 5 anni dal suo lancio si presenta sul mercato con una veste limited edition o l’ultima nata, la ‘peccaminosa’ Vicebomb, che con le sue note gourmand abbraccia gola e lussuria. I suoi sono profumi che restano impressi sulla pelle come ricordi e memorie indelebili.

In occasione del lancio di una delle sue ultime creazioni, abbiamo intervistato il noto perfumier ed ecco cosa ci ha raccontato.

E’ un momento d’oro per la profumeria di nicchia. Come ti spieghi il successo di queste creazioni olfattive uniche?

Sicuramente la profumeria artistica sta vivendo un momento di grande crescita in tutto il mondo e il segreto di tale successo è una ‘ricetta’ fatta di passione, ricerca, qualità, tradizione.

Puntando sulla ricerca di materie prime straordinarie ottenute da tecnologie all’avanguardia, la profumeria artistica è riuscita a crearsi un proprio spazio e una forte identità e il risultato è quello che abbiamo tra le mani: strutture olfattive originali e sofisticate che celebrano la qualità degli ingredienti e scatenano potenti emozioni, ricche di immagini e contenuti; eccellenza senza compromessi come pilastro portante; creatività e bellezza come espressione del retaggio italiano.

Quali sono i trend dominanti? 

Gli ultimi 15 anni della profumeria sono stati particolarmente creativi grazie alla profumeria artistica. Abbiamo assistito all’avvento di famiglie olfattive con influenze mediorientali e una modernizzazione dei grandi classici come le tipologie agrumate, fruttate, gourmande, legnose e fiorite. Il grande pubblico ha manifestato un interesse sempre più crescente verso profumi sperimentali, ma anche e soprattutto su note più familiari con nuove interpretazioni ed accostamenti. Le fragranze tropicali ed esotiche stanno vivendo un momento di hype e crescita molto forte così come quelle gourmande e agrumate. Sfumature e accordi orientali vengono sempre più spesso plasmate su fiori opulenti e legni di ogni genere.

Il trend ha superato il genere e ha oltrepassato anche le caratteristiche organolettiche arrivando a portare il focus sulle prestazioni tecniche: su ogni tipologia di fragranza l’attenzione è su perfomance elevate in termini di long lasting e sillage.

Nel 2014 debutti come ‘Naso più giovane d’Italia’ e oggi il tuo brand è affermato in tutto il mondo. Che cosa caratterizza i tuoi profumi e il tuo lavoro?

Amo creare profumi con accostamenti olfattivi originali, che non risentono di mode passeggere ma che servono a identificare la propria individualità e distaccarsi così da tutto ciò che è convenzionale e standardizzato. Il nostro credo produttivo è retto da un principio fondamentale, la ricerca, e le materie prime impiegate nella produzione sono selezionate nel rispetto dei più rigorosi standard qualitativi per garantire al consumatore un prodotto di eccellenza, senza compromessi.

Oltre all’Italia dove abbiamo 150 concessionari, attualmente siamo presenti con una distribuzione selettiva in più di 40 paesi nel mondo tra cui: Russia, Germania, Austria, Svizzera, Stati Uniti, Paesi Bassi, Paesi Baltici, Belgio, Portogallo e Spagna. Sbocchi commerciali anche in Iran, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait che rappresentano il primo passo di un’espansione ambita in Medio Oriente.

Quando descrivi la nascita di un profumo, come “La percezione dell’intensità di alcuni frammenti di vita, di impulsi assoluti che lasciano il segno e scrivono la nostra storia”, la sensazione è di un processo creativo simile a quello che si cela dietro un quadro o ad una poesia. E’ così?

Sì, la creazione di un profumo inizia intorno a Noi. L’ispirazione guida la molecola verso un disegno, un’architettura osmofora, un’opera compiuta. Il profumo è l’innesco di sensazioni incontrollate che tracciano strade infinite verso i ricordi più remoti.

E ora veniamo a Vicebomb, l’ultima novità che hai lanciato sul mercato. Un ‘peccato veniale’ a cui abbandonarsi.

Vicebomb è una fragranza per viziare l’anima tra peccati di gola e di lussuria. Un gioco di seduzioni, flirt e provocazioni che si innesca nel crepuscolo di Miami Beach. Un profumo gourmande che sprigiona sentori intensi e molto dolci di cremosa vaniglia. Una scia voluttuosa che introduce aspetti di grande carica sensuale con un’intossicante amarena contrastata da caramello salato e carnale ylang-ylang. Vicebomb è come un detonatore per indulgere nel piacere dei nostri vizi più potenti.

Simone Andreoli
Vicebomb, la nuova composizione olfattiva di Simone Andreoli che è esplosione di desiderio e golosità, una scia unica che accende tentazioni libertine.
Quest’anno Malibù, l’iconica fragranza che si ispira ad una festa in spiaggia nell’esclusiva baia della California, compie 5 anni. Come hai deciso di festeggiare questo anniversario?

Malibù è un cult della profumeria d’autore internazionale che da 5 anni trasporta in nostro cuore verso un senso di pura beatitudine vacanziera. Per celebrare questo anniversario, ho voluto creare un design unico e di impatto che anche visivamente risvegli i sensi e trasporti la mente in una festa al tramonto nella baia di Malibù.

Così è nata la nuova veste in edizione limitata di Malibù. L’essenza della California viene racchiusa in un nuovo packaging prezioso ed esclusivo. Il flacone metallizzato è verniciato nei colori dell’oro e dell’azzurro, con un morbido effetto sfumato che rimanda ai colori del mare. La scatola si è arricchita di una decorazione con palme, mentre sul fondo esplodono i colori caldi del tramonto californiano.

Come descriveresti “Malibù Party in the Bay”?

Parliamo di una fragranza agrumata/gourmande, con notte di lime, cocco, zucchero, rum.

Malibù Party in the Bay ricostruisce i sentori di un Coconut Daiquiri sapientemente miscelato; l’apertura ghiacciata del lime è un risveglio dei sensi che incontra la dolcezza di un raffinato rum al cocco. Il Lime, da non confondere con il limone che è molto più aspro e mediterraneo, sposa l’esprit energizzante degli agrumi con un tocco di dolcezza in più e ricercate sfumature verdi. Ingrediente principe di moltissimi cocktail deliziosi, il lime è arrivato ad essere presto un profumo capace di infondere un’aria di festa e spensieratezza. Malibu lo celebra al meglio con una miscela di rhum al cocco ricostruendo i sentori olfattivi di un Daiquiri.