tapematic
Immagine d’archivio Tapematic: avvolgitori di nastri magnetici per VHS

Dopo aver chiuso il 2022 con una crescita a doppia cifra, Tapematic si prepara a festeggiare un altro importante traguardo: 50 anni di attività. Fondata nel 1973 da Luciano Perego come azienda di costruzione di macchinari per l’avvolgimento dei nastri magnetici (Audio/ Video), nel corso del tempo Tapematic ha saputo trasformarsi, intercettando i cambiamenti dei mercati in atto, senza tradire i propri valori: trasparenza, integrità, servizio, miglioramento continuo.

Luciano Perego ha sempre creduto che la tecnologia potesse rivoluzionare l’industria e che la vera sfida di un imprenditore fosse quella di mettere a disposizione talenti e know-how per offrire soluzioni innovative e concrete alle esigenze del mercato. E così è stato. Oggi alla guida dell’azienda ci sono i figli Davide e Mattia, che hanno coniugato quella filosofia del ‘saper fare’- e fare bene – ad una visione moderna e internazionale, basata su innovazione e ricerca continua.

Foto d’archivio di Tapematic. Germania, Luciano Perego e il collaboratore Ron Goodwin con i primi avvolgitori di nastri magnetici per musicassette.
LE SFIDE DI OGGI E DI DOMANI

In questi 50 anni il mercato è cambiato radicalmente e le sfide di oggi sono sempre più legate alla sostenibilità, alla verticalizzazione dei processi, alla flessibilità. La forte innovazione, il time to market sempre più contenuto e la crescente complessità e variabilità dei lotti richiedono alle aziende sistemi semplici da usare, utili ad accelerare il lancio di nuovi prodotti sul mercato e a realizzare processi produttivi più efficienti in termini di tempi e costi. Mentre l’obiettivo è snellire i processi di fine linea e il flusso logistico, è sempre più evidente la necessità di avere il pieno controllo della qualità.

Immagine d’archivio Tapematic: impianti per la produzione di CD

E così che le aziende puntano ad internalizzare alcuni processi o ad avvalersi di fornitori ‘glocal’: locali, ma con un respiro internazionale. Molte aziende che un tempo sceglievano partner extra-europei, ora stanno invertendo la rotta e cercando opzioni più vantaggiose a livello locale. Una scelta economica certo, ma anche ambientale: partner più vicini geograficamente significano una riduzione dell’impatto sull’ambiente.

Uno scenario di mercato confermato anche da Antonio Scotti, direttore commerciale di Tapematic Spa: “Le aziende cominciano a ricercare partner e fornitori nelle proprie vicinanze in modo da ridurre costi, tempistiche; se ne hanno la possibilità preferiscono addirittura internalizzare alcuni processi produttivi così da essere più sostenibili e poter controllare la qualità del prodotto in ogni fase di lavorazione. Queste nuove strategie aziendali giocano a favore dei nostri sistemi modulari e modulabili. PST Line II e il modulo di decorazione iDM II, in particolare, stanno ottenendo un ottimo riscontro sia da parte di nuovi clienti, che hanno scoperto un sistema altamente tecnologico e innovativo, sia da parte delle aziende che già utilizzano i nostri sistemi e che acquisiscono nuovi macchinari per aumentare la produzione. I numeri registrati lo scorso anno e i riscontri ottenuti prima a K, fiera di riferimento per le materie plastiche che si è tenuta lo scorso ottobre a Düsseldorf e poi, a gennaio, durante Paris Packaging Week ci inducono ad un certo ottimismo anche per il 2023”.

tapematic
PST Line II
PROSSIMO APPUNTAMENTO: COSMOPACK 2023

Quest’anno saremo presenti per la prima volta a Cosmopack, con un nostro spazio espositivo: stand F19PK. Prevediamo un buon interesse da parte delle aziende specializzate nella decorazione di packaging cosmetico di alta gamma e da parte delle aziende produttrici di packaging, che sempre più spesso vogliono internalizzare le fasi finali di verniciatura e decorazione del prodotto per assicurarsi la qualità, migliorare il profilo di sostenibilità e avere garantiti i tempi di consegna”.

Mentre ferve l’attesa per l’evento, i dati di mercato parlano di un trend in crescita: il settore del packaging, di cui il cosmetico con i suoi 31,6 milioni di dollari (dati 2021) rappresenta una fetta importante, già a dicembre vedeva ordini garantiti per i successivi 7 mesi e mezzo (fonte UCIMA).