M&A in ribasso nel 2022. Dopo un 2021 davvero movimentato sotto il profilo economico-finanziario, con l’ingresso sul mercato di nuovi brand clean, acquisizioni e aumenti di quote, nel 2022 si è assistito ad un’inversione di rotta con una diminuzione globale del numero (-17,5%) e del valore (-36,3%) delle operazioni di M&A. Dati che riguardano anche altri settori, oltre al beauty, ma che danno uno spaccato di quanto sta accadendo sul mercato.
Nonostante il trend in flessione, il 2022 non ha smesso però di riservare interessanti ‘sorprese’ e di chiudere con un colpo di coda: è di pochi giorni fa la notizia dell’acquisizione di Tom Ford da parte di Estée Lauder. Un’operazione di cui in realtà si mormorava da tempo e sulla quale, si diceva, avesse posato gli occhi anche Kering, ma che alla fine ha visto trionfare il colosso americano per una cifra record di 2,8 miliardi di dollari. Se il beauty si conferma ancora come uno dei settori nel radar degli investitori e grande protagonista dello shopping multimilionario di aziende, fondi e gruppi di investimento, quel che emerge da queste operazioni – e non solo da queste – è un generale assottigliamento dei confini tra healthcare e cosmesi, in un processo di commistione che vede protagonisti settori affini per sfruttare al meglio sinergie, target e canali.
Per capire meglio le ragioni che si celano dietro alcune delle più recenti e rilevanti operazioni di M&A avvenute nel settore cosmetico e che cosa succederà nel prossimo futuro, abbiamo chiesto ‘aiuto’ a Valeria Novellini, Analista finanziario, Ufficio Analisi e Studi Il Sole 24 Ore, che in questo in questo interessante articolo tratto dal report “Cosmesi- Italia, Europa, Mondo” ci guida alla scoperta di alcuni deal che hanno infiammato il mercato beauty negli ultimi anni.
TOM FORD ED ESTEE LAUDER, MAXI DEAL DA 2,8 MILIARDI DI DOLLARI
No, non son tutte come il maxi-deal che ha portato il colosso statunitense della cosmesi Estée Lauder ad acquisire Tom Ford (per 2,8 miliardi di $) le operazioni di M&A nel settore della Cosmesi. E ci si chiederà anche qual è la ratio di questa operazione, dato che il gruppo fondato dallo stilista Tom Ford è per lo più attivo nel settore della moda. Ma nel 2006 è nato Tom Ford Beauty, iconico marchio di bellezza che fin dall’inizio è stato prodotto e commercializzato proprio da Estée Lauder.
Nel terzo trimestre dell’esercizio 2022/2023 (luglio – settembre 2022) le vendite di profumi a marchio Tom Ford Beauty, nell’ambito del comparto Fragranze di Estée Lauder, sono salite a doppia cifra trainate anche dai nuovi lanci (Noir Extreme Parfum e Ebene Fume). Il solo brand Tom Ford Beauty, poco prima dell’acquisizione dell’intero gruppo, era stato valutato dalla società specializzata Brand Finance circa 1 miliardo di $, grazie ai tassi di crescita elevati e dalla forte riconoscibilità del marchio.
OPERAZIONI IN DIMINUZIONE NEL 2022
Ma dopo un’acquisizione “stellare” (per dimensioni e importanza) occorre tornare sulla Terra. Secondo il recente report “PwC M&A Trends Italia e Mondo”, nei primi 9 mesi del 2022 a livello mondiale le operazioni di M&A dei settori Consumer Markets, in cui è inclusa anche la Cosmesi, sono scese del 17,5% (6.488 operazioni) rispetto allo stesso periodo del 2021, ed il controvalore complessivo è diminuito ben del 36,3% a 258,2 miliardi di $; quindi non solo meno operazioni, ma anche di importo unitario mediamente inferiore.
In Italia le operazioni di M&A nei Consumer Markets sono invece scese solo del 5,2% (235 operazioni), e contrariamente al resto del mondo vi è stato un balzo del controvalore pari al 63,2% a 8,75 miliardi di $, ma solo per effetto della presenza di alcuni mega-deal nel comparto alimentare (IRCA/Advent, Autogrill/Dufry) e della moda (Yoox/Farfetch). Il fatto è che per lo più le aziende del settore Cosmesi non sono quotate, e di conseguenza non di rado in occasione delle operazioni di M&A non viene effettuata alcuna disclosure sul controvalore.
HEALTHCARE E COSMESI SEMPRE PIU’ VICINI
Però un trend molto chiaro sta emergendo: la progressiva “commistione” tra i comparti Healthcare (in particolare nutraceutica) e Cosmesi. Non a caso, nei primi 9 mesi del 2022 i ricavi di Fine Foods & Pharmaceuticals NTM (fra i leader italiani del comparto CDMO, vale a dire terzisti, per l’industria farmaceutica, nutraceutica e cosmetica, e presente nel segmento STAR di Euronext Milan dal 12 luglio 2021) hanno notevolmente beneficiato dell’apporto delle due società della Cosmesi Pharmatek ed Euro Cosmetics acquisite nel 2021, che hanno generato un giro d’affari di 26,5 milioni (152,8 milioni il fatturato consolidato), in crescita dell’8,5% rispetto al dato aggregato dello stesso periodo del 2021 a fronte di un aumento solo del 5,5% per i ricavi dell’intero gruppo.
E un’altra commistione Healthcare – Cosmesi (ma anche e-commerce) si è realizzata a fine settembre 2022 con l’acquisizione per 4,1 milioni da parte di Farmacosmo (quotata all’Euronext Growth Milan) di Vin.Ci. Srl, società proprietaria del portale ProfumeriaWeb, che conta oltre 200 marchi in catalogo nei settori profumeria, cosmesi e make-up oltre al brand proprietario di skincare Cobea (sigla che sta per Community/Collaboration e Beauty), creato nel 2018 in base ai risultati del test condotto su un panel di clienti selezionato. E in 18 mesi Cobea è divenuto il secondo brand di beauty venduto sul portale ProfumeriaWeb. La società nel 2021 aveva annunciato di puntare alla quotazione all’Euronext Growth Milan (faceva infatti già parte del programma Elite di Borsa Italiana e si era finanziata anche tramite crowdfunding sul portale Mamacrowd). Ma è arrivata prima Farmacosmo. Del resto, in base alle indicazioni dell’ultimo Osservatorio Congiunturale di Cosmetica Italia, nel nostro Paese il mercato interno della Cosmesi dovrebbe complessivamente salire del 7,5% ma, in particolare, il canale e-Commerce dovrebbe balzare del 12,3% (preceduto solo dal canale Acconciatura con un +14,3% che sta beneficiando del ritorno della cura della persona “in presenza” post pandemia).
Pertanto per le aziende della Cosmesi è un periodo favorevole per prendere in considerazione lo sviluppo per linee esterne. Ancor più in questo momento in cui le stime dei principali istituti di ricerca stimano ottimi risultati per le campagne “Black Friday” anche in vista delle festività natalizie: secondo Boston Consulting Group il 23% degli acquisti riguarderà il segmento Beauty e tale indicazione viene espressa anche dall’Italy Shopping Outlook a cura di Bain & Company Italia in collaborazione con Toluna, soprattutto da parte della popolazione femminile che spenderà in media 234 euro in tale occasione.
PAROLA D’ORDINE: CRESCERE!
E per le società di recente costituzione o non ancora così “forti” da crescere tramite M&A? Niente paura, c’è il crowdfunding, come già si è osservato per ProfumeriaWeb. Vi hanno fatto ricorso la torinese Salimbeni Profumi (brand digitale della profumeria e fragranze per ambiente), che ha raccolto 1,4 milioni in un round seed, il brand di skincare cruelty free giovane Zago Milano che ha raccolto 500.000 euro sul portale Mamacrowd, e perfino la catena di barbershop innovativa Barberino’s (che ha anche una propria linea di prodotti e di cui è divenuto testimonial e investitore Claudio Marchisio), che ha lanciato un round di investimento da 3 milioni. C’è spazio per tutti, insomma, ma l’importante è crescere.