airless

Il mercato globale dei packaging airless vale 3,2 miliardi di €, che dovrebbero trasformarsi in 7,3 miliardi entro il 2027, con un CAGR del +5,7% tra il 2020 e il 2027. A dirlo è Research& Markets nel suo ultimo rapporto “Global Airless Packaging Market Size, Trends & Growth, Opportunity and Forecast till 2027”.

L’airless è un packaging di alta qualità non pressurizzato che offre diversi vantaggi: aiuta a prevenire l’ossidazione, aumenta la durata della conservazione, offre un dosaggio preciso ed evita la contaminazione incrociata. I dispensing system garantiscono bassi sprechi ed evitano il riflusso dell’aria nel sistema. E poi c’è la versatilità. Gli airless sono disponibili in un’ampia varietà di forme e materiali: plastica, vetro, alluminio e persino carta. L’airless garantisce un dosaggio preciso anche nel caso di prodotti ad alta viscosità. Per tutti questi motivi, vengono impiegati con successo in diversi settori: nel personal care, healthcare, homecare, nell’alimentare e nel cosmetico. In particolare, in quest’ultimo vengono utilizzati per varie tipologie di prodotti: sieri, gel, creme, emulsioni…

DRIVER DI CRESCITA

Si stima che la crescente richiesta di una maggiore shelf-life dei prodotti, soprattutto alimenti e cosmetici, sarà un fattore determinante per lo sviluppo del mercato globale degli airless, così come l’attenzione dei produttori verso la riduzione degli sprechi. Questa tipologia di packaging, infatti, consente l’utilizzo del prodotto fino all’ultima goccia e zero residui. A trainare il mercato è anche la crescente domanda di cosmetici, un settore dove questa tipologia di packaging è molto utilizzata.

A livello geografico, il Regno Unito è uno dei mercati a cui guardare con attenzione da qui ai prossimi anni, grazie all’aumento della domanda di prodotti anti-età e anti-rughe. L’impiego di airless per questo tipo di prodotti, in genere costosi e con principi attivi soggetti a ossidazione, è una scelta vincente.

KEY PLAYER

Secondo gli analisti, l’elevato costo dei macchinari necessari a produrre gli airless, valutato intorno ai 3 miliardi di dollari, nonché il crescente prezzo delle materie prime e dell’energia potrebbero però ostacolare, o quantomeno ridurre, un ulteriore sviluppo del mercato. L’alto costo dei macchinari rappresenta anche un’importante barriera all’entrata di nuovi competitor su un mercato ad oggi concentrato nelle mani di pochi “grandi” player: Aptar Group, Fusion Packaging, WestRock, ABC Packaging Ltd, Albea, Lumson, HCP Packaging, Quadpack e Libo Cosmetics Company.

L’ELEVATA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO

A rendere più complessa un’analisi esaustiva del comparto è l’elevata frammentazione del mercato. Oltre a distinguere per tipologia di airless (Bottles & Jars, Bags & Pouches, Tubes…), la segmentazione interessa i materiali, i sistemi di erogazione e i mercati di destinazione (personal care & homecare, farmaceutico, cosmetico, pet care e altri). Dal punto di vista geografico, invece, possiamo individuare 5 grandi mercati: Nord America, America Latina, Europa, Asia Pacif, Medio Oriente e Africa.

Ancora una volta, a crescere maggiormente tra il 2020 e il 2027 sarà l’APAC (Asia Pacific), per via dell’elevata domanda di prodotti cosmetici di alta qualità e l’aumento della popolazione in Cina, India, Giappone e  Vietnam. Ad aprire le porte a nuove opportunità di business per i produttori di cosmetici premium, e quindi anche ai produttori di packaging airless, è la crescente penetrazione della vendita al dettaglio (anche grazie all’ecommerce), un elemento che dovrebbe avere un impatto favorevole sullo sviluppo di questo mercato nei prossimi anni.