fitocosmesi

Estratti, tinture madri, acque aromatiche, succhi, infusi, decotti, mucillagini e gomme, oli fissi, burri, cere e oli essenziali. Benvenuti nel magico mondo della fitocosmesi. Ma di cosa si tratta?

Mara Alvaro, cosmetologa

La fitocosmesi è una parte della cosmesi che privilegia l’utilizzo di sostanze di origine vegetale – spiega la dottoressa Mara Alvaro, cosmetologa e ricercatriceLa fitocosmesi include il concetto di naturalità e implica quindi l’utilizzo di componenti naturali all’interno delle formule cosmetiche”.

NON SOLO CAMOMILLA

L’ingrediente è il vero protagonista e la ricerca di “qualcosa di nuovo” rappresenta essa stessa un’innovazione. Dalle olive alle mandorle e nocciole, dalla rosa al gelsomino all’immancabile camomilla, passando Burro di karité, ginseng, soia fino alla stevia e al tè nero. Ogni componente naturale viene selezionato per le sue proprietà capaci di generare benefici alla pelle. Ma bisogna dosarli bene: “Ogni prodotto può provocare reazioni se non utilizzato in modo ragionevole – sottolinea Alvaro -. Questo vale sia per un prodotto naturale sia sintetico. Alcuni ingredienti sono maggiormente inclini a dare reazioni rispetto ad altri, tuttavia il modo in cui vengono veicolati influisce sugli eventuali effetti indesiderati”.

fitocosmesi

NATURALE Sì, MA ANCHE TECNOLOGICO

Anche nella fitocosmesi si lavora molto sui processi produttivi cercando di ridurre tempi e passaggi di estrazione e produzione. “Lo scopo ultimo – commenta la cosmetologa – è garantire un prodotto più sostenibile e meno inquinante. Innovare anche in questo campo va a braccetto con la sostenibilità: si può lavorare sui solventi di estrazione o creare materie prime da materiali da riciclo. Si può infine pensare a prodotti naturali derivanti da biotecnologie realizzate in laboratorio, ciò per garantire un prodotto sia naturale ma anche riproducibile allo stesso modo di un prodotto sintetico”.

fitocsoemsi

MINIMAL IS BETTER

L’aspetto green è la base della fitocosmesi, la sostenibilità è intrinseca di ogni prodotto così concepito: “Il prodotto del futuro conterrà poca acqua e potrà essere preparato con materiali da riciclo, puliti e a basso impatto ambientale – conclude Alvaro -. Si va sempre più verso il “less is more”, una cosmetica essenziale e minimalista fatta da pochi ingredienti. Inoltre, di pari passo, sta rapidamente cambiando il modo di comunicare i prodotti, prestando  massima attenzione al rapporto con il cliente finale: una maggiore trasparenza da parte delle aziende sarà sempre più richiesta perché letta come garanzia di sicurezza dai consumatori”.