Un recente studio condotto da Dolomia in collaborazione con Unired, spin off dell’Università di Padova e TSW Ricerche, mostra l’impatto della sensorialità dei cosmetici sul sistema nervoso. Ad essere indagati e misurati sono stati gli effetti del siero e della crema Rose Therapy, due prodotti viso che contengono Rosa Prima, fiore raro e prezioso che proviene dal roseto di Seravella, un’oasi che ospita 312 diverse piante di rosa, tra cui 48 esemplari ignoti. La Rosa Prima è una fonte inesauribile di virtù cosmetiche: i germogli, ricchi in polisaccaridi e micronutrienti, rigenerano naturalmente la struttura organica della pelle e garantiscono elasticità e idratazione prolungate.
LO STUDIO
Lo studio, condotto su un campione di 44 partecipanti utilizzatori abituali di prodotti skincare e che hanno applicato il siero al mattino e la crema alla sera, si poneva l’obiettivo di misurare gli effetti dei cosmetici attraverso il biofeedback e il neurofeedback. Più propriamente, si proponeva di verificare se l’applicazione di Rose Therapy fosse in grado di generare benessere e reazioni positive (calma, serenità, coraggio, ricarica); se potesse migliorare il benessere psicofisico, riflettendosi in una pelle più bella (luminosa e distesa) e se l’applicazione costante potesse ridurre lo stress psicofisico.
I test hanno confermato la capacità dei prodotti di stimolare equilibrio e benessere (parametri indagati) e di ridurre gli effetti dello stress quotidiano. Inoltre, l’uso continuato dei cosmetici ha portato ad un effettivo miglioramento, sia a livello psicologico che nella percezione della pelle. Il test sotto stress ha mostrato come i livelli di stress per lo stesso compito fossero minori durante l’utilizzo del prodotto.
ESPERIENZA MULTI-SENSORIALE
Attraverso un approccio combinato di analisi qualitativa e quantitativa, lo studio ha mostrato come l’applicazione dei prodotti Rose Therapy influisse positivamente a livello cutaneo e psicologico, confermando come i cosmetici siano in grado di coinvolgere e attivare tutti i sensi, riducendo lo stress e stimolando emozioni positive.
Oltre alla vista, immediatamente coinvolta quando si parla di piacere edonistico, ad essere chiamati in causa sono il gusto, pensiamo ai ‘trattamenti golosi’, ma anche l’olfatto e il tatto. A giocare un ruolo chiave nella fidelizzazione al brand e al prodotto è il tatto, perché fornisce concretezza e identità fisica rafforzando i legami affettivi e di fiducia. E se a questo uniamo il fatto che la relazione tra pelle, l’organo più esteso del corpo umano, e cervello è strettissima, in quanto condividono origini embrionali e rimangono legati per tutta la vita, si può capire quando gli i cosmetici rappresentino dei veri e propri promotori del benessere, sia migliorando l’aspetto estetico e aumentando l’autostima, sia influenzando il benessere complessivo della persona.