the beautyaholic's shop
Paola Malaspina, founder di The Beautyaholic’s Shop, meta indiscussa per chi è alla ricerca di beauty brand clean ed efficaci, è una vera guru in fatto di clean beauty.
Nota per il suo ‘fiuto’ nello scovare in giro per il mondo linee cosmetiche innovative e ad alto potenziale e per saperle portare al successo anche in Italia, tra le ‘scoperte’ di Paola Malaspina figurano Tata Harper o Le Domaine, da May Lindstrom sino all’ultima chicca, The Lym, brand skincare amato da attrici e celebrity in tutto il mondo creato dal Dr. Graeme E. Glass, chirurgo plastico al Weill Cornell Medical College noto anche per il rivoluzionario e pluripremiato Laser LYMA. Scovare gli indie brand più promettenti è la vera arte di Paola Malaspina, che oggi è una delle maggiori talent scout in fatto di bellezza. L’abbiamo incontrata nel suo headquarter romano, il negozio di via Della Fontanella Borghese, a Roma, all’indomani del lancio in Italia di Lyma Skincare, il nuovo brand sul quale ha deciso di scommettere.
Secondo la sua esperienza, quali sono i trend più interessanti nel mercato beauty green? 

Paola Malaspina: Anche nel mercato green si punta sempre più all’efficacia di prodotto e l’evoluzione più interessante è quella demandata alle biotecnologie: ingredienti incapsulati che consentono un rilascio ritardato, sequenziato e mirato, innovative metodologie di estrazione e conservazione degli ingredienti che preservano i principi attivi come mai prima e ricorso alla scienza epigenetica per interrompere ed invertire i meccanismi di ageing. Insomma, è davvero un momento molto interessante per la cosmetica green.

In questo momento, quali sono le caratteristiche vincenti di un brand?  

Se la purezza di formula è ormai un must have, ora si punta su efficacia e innovazione, e tanto comfort. Che sia Make Up o Skincare, si cerca l’effetto naturale, sano, e senz’altro piacevolezza e semplicità d’uso.

Quali sono i paesi trendsetter?

Senza dubbio le innovazioni più interessanti arrivano spesso dagli Stati Uniti, mentre dalla Germania arriva tutto il filone dei “Doctor Brand”.

In un settore come il beauty dove l’offerta è davvero molto ampia e articolata, da ‘talent scout’ ci dica: come si riconosce un brand/prodotto di successo?

Non è semplice,  è un mix imponderabile di diversi fattori: ancora una volta non si può prescindere dall’efficacia, ma è importante anche capire la solidità e la competenza dell’azienda, avere una storia da raccontare ed un valore distintivo. Molto importante inoltre l’approccio etico e l’attenzione alla sostenibilità ambientale.

Lei ha portato in Italia diversi grandi nomi, come Tata Harper e Westman Atelier. Che cosa l’ha colpita maggiormanete di questi prodotti: la formula? L’ appeal? Lo storytelling?
Tata Harper è stato il primo grande brand green che abbiamo lanciato in Italia, addirittura nel 2014, secondi in Europa dopo un piccolo store in UK. Erano in assoluto il brand più performante al mondo completamente green, e probabilmente lo sono ancora. Mi hanno colpito le formule altamente sofisticate, una founder molto competente e uno staff altrettanto preparato e attento. Era evidente la forte volontà di creare un brand rivoluzionario che avrebbe lasciato il segno.
Ed è accaduto lo stesso con Westman Atelier, anch’esso un brand rivoluzionario ma in ambito make up. Siamo stati i primi a lanciarli in Europa a Marzo 2020, in piena pandemia. Formule incredibilmente eleganti e leggere, ma al tempo stesso con una performance mai vista prima per il make up, grandi investimenti a disposizione e ovviamente una founder tra i migliori professionisti del settore.
Entrambi i brand sono stati indiscutibilmente dei game changer. Non sempre però è così facile, alle volte, pur avendo tutti i fattori necessari per un grande futuro, può accadere che un brand non abbia successo. In questo caso è importante capirlo il prima possibile, dismetterlo e passare al successivo.

Parliamo di Lyma Skincare. Che cosa l’ha colpita di questo brand made in UK?

L’approccio! Mentre la cosmesi tradizionale è focalizzata sull’attenuazione dei segni dell’età, LYMA skincare lavora sui meccanismi – ben 8!- all’origine dell’invecchiamento cutaneo. Alla base di LYMA Skincare c’è l’epigenetica, ‘scienza della pelle’ che studia come lavorano i nostri geni lavorano e quale impatto abbiano su di essi i fattori esterni. Comprendere questo meccanismo significa essere in grado di portare indietro le lancette dell’orologio lavorando sui fattori che hanno causato l’invecchiamento dei i geni. La linea è composta da Serum + Cream Starter Kit, che possono vantare una concentrazione di attivi dell’80% e 35 brevetti.

La portata innovativa del brand è tale che il suo laser domiciliare è stato inserito tra le 200 ‘Best Inventions 2023″ dal Time, che l’ha definito come “il dermatologo a domicilio”.