LA CLEAN REVOLUTION, OVVERO FORMULAZIONI SOSTENIBILI
“Un passaggio imprescindibile nel percorso di sostenibilità del Gruppo Intercos è stato il lancio, nel 2019, della cosiddetta Clean Revolution, linea di prodotti sostenibili per i segmenti make-up e skincare – spiega Patrizia Valsesia – che si basa essenzialmente su tre pilastri fondamentali che caratterizzano l’offerta dei prodotti: Good for You, Good for Life e Goof for the Planet“.
Ma che cosa significano e a quali principi si basano i tre assunti?
• GOOD FOR YOU vale a dire che i prodotti sono sviluppati sulla base di una specifica Clean List, che impedisce l’utilizzo di ingredienti controversi, a livello normativo, di settore o di opinione pubblica, rispetto ai quali l’azienda ha proattivamente definito una propria posizione, limitandone o vietandone del tutto l’utilizzo.
• GOOD FOR LIFE vuol dire che i prodotti garantiscono il rispetto dei diritti umani delle comunità in cui i materiali sono approvvigionati, attraverso l’acquisto di olio di palma e mica da fornitori certificati dal Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO) e Responsible Mica Initiative (RMI), ma anche verificando la loro performance etica in termini di sicurezza, diritti umani e conformità con la normativa locale. Inoltre, tali prodotti sono composti da ingredienti 100% vegan e cruelty-free.
• GOOD FOR THE PLANET vuol dire innovare e ridurre la carbon footprint dei prodotti, salvaguardando l’ambiente. Per questo motivo, viene promosso l’utilizzo di ingredienti riciclati (ad esempio gli scarti della filiera alimentare), la riduzione del consumo di acqua e la selezione di materiali per il packaging che siano acquistati localmente, alternativi, biodegradabili, riciclati e/o riciclabili.
“La maggior parte delle brand di prestigio si avvale di Intercos come partner per l’ideazione di nuovi prodotti, per cui la Clean Revolution ha l’obiettivo di proporre prodotti su misura per i mercati più esigenti – prosegue la Valsesia – La percezione dei consumatori è diventata una leva importante che influenza la reputazione degli ingredienti e il loro utilizzo nei prodotti cosmetici. L’immagine di un prodotto e la reputazione di un brand possono infatti essere rovinati in pochi minuti da blogger e tiktokers. Intercos ha la necessità, quindi, di anticipare i trend del mercato, monitorando il panorama degli ingredienti in modo da presentare proposte formulative che si adattino ad uno scenario in continuo mutamento e allo stesso tempo rispondere ai clienti più esigenti”.
Il crescente interesse dei consumatori per le tematiche ambientali, ad esempio, ha portato i legislatori ad intervenire velocemente su temi come quello delle microplastiche e, nonostante Bruxelles abbia pubblicato proprio in questi giorni il documento ufficiale che ne bandisce l’utilizzo, Intercos propone ai clienti di prestigio già da diversi anni formulazioni senza microplastiche. Si tratta quindi molto spesso di anticipare le regolamentazioni con un atteggiamento proattivo. Allo stesso modo Il Gruppo propone formulazioni senza D5 o filtri chimici oppure talc free, soprattutto per il mercato americano. Molto spesso, infatti, le richieste del mondo prestige sono differenti in funzione del mercato di destinazione.
MATERIE PRIME ESCLUSIVE
Per raggiungere il massimo livello di innovazione e performance, Intercos, inoltre, investe nella realizzazione di materie prime in house.
“Abbiamo diverse linee di ricerca incentrate sull’ideazione di materie prime ottenute a partire da reattivi di origine vegetale e/o con alto NOI (Natural Origin Index), studiando anche la possibilità di utilizzare sottoprodotti della lavorazione del caffè, del pomodoro, del riso, delle nocciole e di altri elementi – spiega Patrizia Valsesia -. La modalità di selezione dei sottoprodotti si basa su criteri di sostenibilità, preferendo sottoprodotti del settore agrifood che vengano generati in Italia, al fine di costruire un ciclo di vita del nuovo ingrediente cosmetico che sfrutti una filiera corta e che permetta di dare ulteriore valore a prodotti di eccellenza dell’industria alimentare del nostro paese”.
IL PROGETTO CIRCO
Un importante progetto di economia circolare è stato denominato “CirCo”. CirCo è un programma di bio-economia circolare finanziato da Fondazione Cariplo e Innovhub la cui ricerca è stata promossa dal CNR in partnership con l’Università degli Studi di Milano, l’accademia EURAC Research di Bolzano e la cartiera Favini.
Intercos ha preso parte al programma nel 2018 con l’obiettivo di applicare un approccio basato sulla circular economy, praticando la simbiosi industriale e adottando una visione waste-to-resource. L’obiettivo del progetto è stato quello di studiare la valorizzazione dello scarto della tostatura del caffè, il cosiddetto silverskin, ovvero una pellicina che riveste i chicchi di caffè e che solitamente viene smaltito come rifiuto solido urbano. Questo scarto è caratterizzato dalla presenza di una piccola parte di grasso con una particolare composizione chimico-fisica e di molecole ad alto valore aggiunto, in particolare l’acido clorogenico con proprietà anti-age, che può essere utilizzato come materia prima nei processi produttivi del settore cosmetico andando a sostituire le sostanze chimiche sintetiche come ingrediente attivo.
“Sono già stati finalizzate e utilizzate nei prodotti presentati ai nostri clienti di prestigio, materie prime fluide biobased e biodegradabili, a partire dalla fermentazione di biomasse. Anche nel campo dei filmogeni, ampiamente utilizzati in cosmetica per implementare la lunga tenuta dei prodotti e la loro non trasferibilità, abbiamo ideato e brevettato una materia prima di origine naturale, impiegando reattivi quali l’acido succinico, derivante dalla fermentazione di biomasse, e l’acido azelaico, derivante dalla lavorazione del cardo mariano, e solventi di origine naturale“.
Parlando invece della famiglia di gel e gelificanti, Intercos sta lavorando su due fronti. Il primo riguarda l’utilizzo di modificatori reologici – ovvero sostanze che modificano la densità, la viscosità e la scorrevolezza dei prodotti cosmetici – di origine sostenibile, combinati con olii cosmetici naturali, e l’introduzione di nuovi macchinari di processo che aiutino ad ottimizzarne la produzione. Stiamo inoltre studiando una nuova linea di gel basati su diverse sostanze chimiche che porteranno ad avere gel molto simili a quelli siliconici, ma totalmente silicon-free, con alto NOI e allo stesso tempo performanti.
Infine, Intercos è attualmente impegnata nell’ottimizzare il processo di realizzazione di alcune materie prime, rendendolo in questo modo più sostenibile. In particolare, per le materie prime che fanno parte della famiglia delle polveri rivestite, sono stati installati diversi macchinari che ne consentono la realizzazione senza l’utilizzo di solventi, e quindi di forni per l’asciugatura, e senza ulteriori trattamenti. I vantaggi sono indubbi: i tempi di processo sono diminuiti, le temperature di esercizio sono molto più basse e l’emissione di vapori di solvente nell’ambiente viene eliminata.
Un altro fronte su cui Intercos lavora è quello degli ingredienti attivi. A questo proposito, merita un approfondimento il contributo di Vitalab, società del Gruppo specializzata nella ricerca e sviluppo di alcuni degli attivi più avanzati ed efficaci dell’intero mercato cosmetico mondiale. Prendendo ispirazione dai meccanismi biologici, Vitalab offre un’ampia gamma di ingredienti cosmetici, copre tutti i bisogni della pelle e valorizza l’efficacia dei prodotti beauty offrendo unicità e innovazione con un focus sulla sostenibilità e la responsabilità.
Gli ingredienti attivi di Vitalab sono, infatti Science-based, Senza conservanti, Non impattanti sulla formula, 100% di origine naturale, in armonia con gli impegni di Intercos in materia di ecodesign dei prodotti.
JOINT LAB e OPEN INNOVATION
Per riuscire ad agire proattivamente nel proporre sempre nuovi prodotti innovativi, anticipando le richieste dei clienti di prestigio, Intercos attua sempre più progetti di Open Innovation con aziende di altri settori, start-up, università e centri di ricerca.
Un esempio calzante è il Joint Lab con l’Università di Milano Bicocca: nel Marzo 2021, il Gruppo Intercos ha siglato un accordo di collaborazione di cinque anni con l’Università degli Studi di Milano Bicocca per condurre una ricerca scientifica su materie prime e tecnologie innovative e sostenibili volte a sviluppare prodotti cosmetici unici.
“È stato istituito un laboratorio condiviso tecnologicamente all’avanguardia presso la sede universitaria (edificio U28) sita a Vedano al Lambro, denominato “Joint Lab”, che ha dato il via alle sue attività nel settembre 2021 con un investimento di più di 1 milione di euro – conclude la Valsesia – Questa originale collaborazione tra ricerca universitaria e industriale, mira allo sviluppo di conoscenza condivisa e al progresso tecnologico che al momento si sta concentrando su diverse linee di ricerca in ambito di sostenibilità. Ogni anno vengono definite nuove linee di ricerca che vengono portate avanti da ricercatori assunti esclusivamente su queste tematiche e collaborano quotidianamente con personale Intercos, con lo scopo di finalizzare progetti che siano concretamente sfruttabili industrialmente e originare prodotti esclusivi e innovativi“.