Intercos, uno dei principali operatori B2B a livello globale nella creazione, produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici, ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con numeri da record: ricavi in crescita del 33% (pari a 488 milioni di Euro) vs 2022 ed EBITDA pari a 67 milioni di Euro, in aumento del +38,5% (+€18,7 milioni) rispetto all’anno precedente.
Le ottime performance, che hanno interessato tutte le aree geografiche, tutte le business units e tutte le tipologie di clienti, sono il risultato dei forti investimenti nella produttività e nell’innovazione promossi da Intercos.
BENE MAKE-UP E SKINCARE, VOLANO HAIR & BODY
Analizzando i ricavi per business unit, le performance sono buone per tutti i segmenti. In particolare, il Make-up ha riportato ricavi per €304,2m in crescita del +28,6% merito delle ottime performance del mercato asiatico ed EMEA, degli Emerging brands e delle multinazionali. Positivo il recupero nel secondo trimestre dei retailers.
Lo Skincare ha chiuso il semestre con ricavi pari a €72,1m, in aumento del +10,3% sul primo semestre grazie, soprattutto, ai clienti nord americani, alle Multinazionali e agli Emerging Brands.
Performance da record per l’Hair & Body, che ha registrato ricavi per €112,1m, in crescita del +69,8%.
TRAINANO EUROPA ED EMERGING BRANDS
L’EMEA è l’area geografica che ha registrato la performance migliore, consuntivando ricavi per €258,2m, in crescita del +46,2% rispetto ai primi sei mesi del 2022; seguita dall’America con €151,4m (+21,6% vs primo semestre del 2022) e dall’Asia, che ha riportato ricavi per €78,8m (+18%) grazie alle buone performance di Cina e Corea.
Se i Multinationals hanno riportato ricavi per €254,8m (in aumento del +21,6%) e i Retailers hanno registrato ricavi pari a €46,5m, (+7,7%), sono gli Emerging Brands, in continuità con il passato, a rappresentare il principale motore della crescita grazie a ricavi per €187,1m (+62,3%).
Renato Semerari, CEO di Intercos, ha così commentato le performance del Gruppo: “Abbiamo chiuso il primo semestre 2023 ancora una volta in forte crescita, riportando un secondo trimestre record per Intercos, sia in temini di vendite che di generazione di EBITDA. I ricavi dei primi sei mesi sono aumentati del 33% rispetto allo scorso anno. L’EBITDA Rettificato è anch’esso cresciuto a doppia cifra, registrando un aumento del 38% nello stesso periodo. Siamo ancor più soddisfatti se guardiamo alle performance di Gruppo in un arco temporale più ampio: rispetto ai risultati di fine 2021, primo anno di quotazione di Intercos, le vendite e l’EBITDA degli ultimi dodici mesi al 30 giugno 2023 sono aumentati rispettivamente del +42% e del +39%. Con riferimento ai risultati per business unit, nei primi sei mesi del 2023, tutte hanno registrato incrementi rispetto allo scorso anno. Il Make-up è cresciuto del +29% in termini di ricavi e del +36% in temini di EBITDA, lo skincare del +10% per quanto riguarda le vendite e del +8% a livello di EBITDA, mentre l’Hair and Body, beneficiando di alcuni nuovi accordi commerciali, tra cui quello stipulato con Dolce&Gabbana, è cresciuta del +70% in termini di ricavi, quasi raddoppiando l’EBITDA del primo semestre 2022. Anche analizzando gli andamenti per aree geografiche e per tipologie di clienti, tutti i cluster risultano essere in robusta crescita rispetto allo scorso anno, con la Cina che ha riportato aumenti a doppia cifra, la Korea che continua nella sua traiettoria di forte crescita, Emea e US che sovraperformano il mercato di riferimento, a testimonianza di un costante aumento di quota di mercato del nostro Gruppo e di un aumento generalizzato dell’outsorcing nel mercato del Beauty in generale. In termini di segmenti di mercato serviti, c’è inoltre da segnalare che, nonostante la crescita a doppia cifra di entrambi i segmenti mass/prestige nei primi sei mesi dell’anno, abbiamo assistito a un progressivo cambio di mix, con il mass che è cresciuto a tassi più sostenuti rispetto al segmento prestige”.
“La diversificazione del nostro business – prosegue il CEO – ha consentito ancora una volta di mitigare alcuni macro trend del settore in cui operiamo, primo tra tutti un recupero del mercato cinese che fatica ancora a concretizzarsi. Al contempo, abbiamo potuto beneficiare di due fattori principali: il miglioramento della supply chain che, anche grazie all’aumento delle scorte effettuato nel 2022, ci ha permesso di migliorare la pianificazione della produzione e quindi di diminuire significativamente i tempi di delivery dei prodotti finiti ai nostri clienti; l’inflazione che, anche se ancora presente, risulta essere meno volatile e quindi più prevedibile rispetto allo scorso anno. Riteniamo che i costanti investimenti in innovazione rappresentino la base del successo del nostro Gruppo e l’analisi degli ordini ricevuti nel corso del primo semestre lo testimonia. Infatti, in un contesto in cui i riordini sono andati calando, normale conseguenza di un significativo decremento dei tempi di consegna e di riallineamento degli stock dei clienti, gli ordinativi relativi ai nuovi progetti sono aumentati significativamente, consentendo di mantenere un order book superiore ai 300 milioni di Euro, nonostante l’accelerazione significativa di vendite realizzata negli ultimi dodici mesi. Come già anticipato, dopo la forte crescita del primo semestre del 2023 e del secondo semestre del 2022, ci attendiamo un secondo semestre 2023 di consolidamento dei risultati fin qui raggiunti, e pertanto risultati sostanzialmente in linea con il secondo semestre dello scorso anno”.