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Nel settembre 2022 Bioline Jatò aveva annunciato di essere diventata una Società Benefit e oggi, a nemmeno un anno di distanza, al primo traguardo se n’è aggiunto un altro: è di questi giorni la notizia che l’azienda trentina ha ottenuto la certificazione BCorp.
Un traguardo importante che proietta Bioline Jatò tra quelle aziende virtuose – 6.400 nel mondo, di cui 200 in Italia – che guidano un movimento globale che poggia su un’economia equa, sostenibile e rigenerativa.
Ma che cosa vuol dire per un’azienda diventare una BCorp? Significa utilizzare il business come forza propositiva e operare per generare un impatto positivo su tutti gli stakeholder. Uno status, o meglio un percorso, che non si esaurisce con il raggiungimento della certificazione, ma che è in continuo divenire e per questo ancora più sfidante: le aziende certificate ogni tre anni sono sottoposte a verifica e sono chiamate a dimostrare di soddisfare gli elevati standard di B Lab, anch’essi in continua evoluzione. Tommaso Corradini, Amministratore di Bioline Jatò, in questa intervista racconta i traguardi raggiunti e le prossime sfide.
Prima siete diventati Società Benefit e ora BCorp. Ci sono altri importanti traguardi che volete raggiungere? Quali sono i prossimi obiettivi?

Noi di Bioline non ci fermiamo mai, lavoriamo sempre a nuovi progetti con l’obiettivo di migliorare e spingerci verso obiettivi più ambiziosi. Come B Corp adesso ne abbiamo aggiunti di nuovi, primo tra tutti, e comune alle altre aziende che ottengono questa importante certificazione, quello di sensibilizzare i nostri partner e stakeholder verso questo nuovo paradigma economico e di trasmettere loro al meglio gli obiettivi e i valori di B Corp. Inoltre, vogliamo migliorare i nostri risultati nelle 5 aree di riferimento su cui siamo stati misurati per ottenere la certificazione e su cui saremo misurati ogni 3 anni per ottenerne il rinnovo (i lavoratori, i clienti, la comunità, la governance e l’ambiente), con particolare attenzione per quelle che hanno un impatto sulle persone, intese non solo come clienti ma anche come lavoratori e in modo più allargato come comunità. Questo perché la cura e l’attenzione per le persone è un’area che ci è sempre stata particolarmente a cuore e che per noi è prioritaria.

Qual è stato aspetto più difficile nel raggiungimento della certificazione B Corp?

Non è stato difficile iniziare a sviluppare le attività necessarie per ottenere la certificazione, anche perché erano già tutte in essere a prescindere dal percorso intrapreso per B Corp. La parte più complessa è stata applicare il sistema di misurazione che è piuttosto laborioso e implica il coinvolgimento in maniera molto organizzata di varie figure all’interno dell’azienda, e poi la parte di produzione di tutte le evidenze necessarie. Ora però ne vediamo i vantaggi, perché abbiamo acquisito un nuovo sistema di valutazione che ci aiuta a proseguire più facilmente sulla strada del continuo miglioramento, come viene richiesto alle aziende che diventano B Corp, e abbiamo apportato alcuni cambiamenti interni a livello organizzativo. Tutto ciò si riflette positivamente sugli stakeholders anche in termini di motivazione.

Guardando ai bilanci delle Società Benefit e delle BCorp si evince che “essere buoni paga”…

La nostra azienda immette sul mercato un valore di merce pari a circa 20 milioni di euro. Abbiamo registrato una crescita particolarmente positiva nel 2021 rispetto al 2019 quasi del 20%, e nel 2022 un consolidamento rispetto all’anno precedente. Asia ed Europa rappresentano per noi i mercati di riferimento principali, ma non tralasciamo gli altri riconoscendovi delle grandi potenzialità.