Rougj
Nella foto: da sx Marco Giraldi, cofounder e socio Rougj, Clarissa Pirillo, Head of Communication Rougj e Antonio Pirillo, CEO e socio Rougj

Il caso di Rougj, brand cosmetico made in Italy, che si è posizionato 11esimo a livello globale nell’ultima edizione dei Responsible Business Education Awards del Financial Times, è la dimostrazione non solo delle crescenti politiche di sostenibilità adottate dalle aziende beauty in tema di prodotto, packaging e merchandising, ma anche della straordinaria forza della collaborazione tra le aziende della filiera.

Il Financial Times Responsible Business Education Awards include i migliori casi di progetti sul cambiamento climatico e la sostenibilità. I progetti sono considerati case-history in grado di ispirare altre aziende, fornire nuove soluzioni per l’economia e creare nuovi modelli di sviluppo. La rosa dei candidati e i vincitori sono selezionati da un gruppo di alti rappresentanti del settore privato, pubblico e non profit insieme ai giornalisti stessi del Financial Times, che esaminano i casi a livello globale. Nelle scorse edizioni, la classifica dei migliori progetti a livello mondiale ha incluso progetti riguardanti diversi ambiti: come la neutralità-carbone, la crisi della plastica negli oceani e progetti di social responsability.

IL CIRCOLO VIRTUOSO

Il progetto con cui Rougj è entrato a fare parte di questa importante classifica è il primo esempio di closed loop applicato al mondo del POP (Point of Purchase). Closed loop significa progettare un prodotto con una logica di economia circolare di riciclo, affinchè ogni parte possa rimanere in vita il più possibile. Ed è su questo principio che è stato basato lo sviluppo dei suoi nuovi espositori per il make-up, nati dalla collaborazione di Rougj con il gruppo Hera e la sua controllata Aliplast e con Sarno Display, azienda del Gruppo Gatto Astucci, nell’ambito del master in Sustainability and Innovation e Business Innovation Design della Bologna Business School.

rougjIl closed loop degli espositori di prodotti cosmetici prevede diversi passaggi: gli espositori sono inizialmente prodotti da Sarno Display in plastica riciclata (RPET) fornita da Aliplast. Al termine del loro tempo di utilizzo, sono raccolti da Hera ed inviati ad Alisplast per la rigenerazione di nuovo RPET e per dare vita al ciclo successivo, con la produzione di nuovi espositori da parte di Sarno Display.

Ma non è tutto. Durante il loro utilizzo in farmacia, gli espositori permettono, tramite una feritoia, la raccolta di vecchi prodotti make-up, che sono successivamente riciclati da Hera, e di offrire contestualmente ai clienti uno sconto di un euro sull’acquisto di un prodotto Rougj. In questo modo, la complessa progettazione ha permesso che in ogni fase della produzione e dell’utilizzo dei materiali ogni elemento potesse vivere il più a lungo possibile, coinvolgendo verso questo obiettivo di sostenibilità la catena di fornitura da un lato e i consumatori dall’altro.

Ed è stata la completezza di questo progetto e le ricadute in termini di risparmio di materiali e di eliminazione di sprechi, che hanno spinto il Financial Times a includerlo nella sua importante classifica.

Il progetto degli espositori Rougj, presentato in anteprima in occasione di Ecomondo, la fiera dedicata alla green economy, è partito in una fase iniziale in due farmacie di Bologna, dove Rougj ha la sua sede principale, per poi allargarsi in altre regioni.

ROUGJ, FOCUS SULLA SOSTENIBILITA’

Lo sviluppo di Rougj negli ultimi anni mostra una strada coerente sulla ricerca continua della sostenibilità. Nel 2018 l’azienda ha lavorato ad un primo progetto di cosmetici green, seguito nel 2020 dal lancio di una linea di skincare green in packaging sostenibile e con la possibilità di ricariche eco per creme e sieri. Una scelta che ha permesso di ridurre del 66% l’impatto ambientale.

Nel 2022 Rougj ha conseguito il premio Chemical Pharmaceutical ai Sustainability Awards, riconoscimento organizzato da LC Publishing Group in collaborazione con DLA Piper, KPMG e Orrick, per aver implementato politiche volte alla salvaguardia ambientale, come la produzione di una linea di protezione e doposole e di componenti che non impattano sull’ecosistema marino, e per il suo impegno nella riduzione dei materiali di rifiuto.

Infine, l’azienda ha iniziato il percorso per la certificazione ESG (Environmental, Social and Governance) per l’integrazione della sostenibilità nelle strategie e a tutti i livelli dell’impresa.

Un percorso che riguarda prodotti, packaging fino ai supporti per il punto vendita, che rende Rougj una delle realtà più attive e all’avanguardia del nostro paese nel creare soluzioni efficaci e sostenibili.