Lucentezza, anticaduta, sostenibilità, ma soprattutto buona salute. Quest’ultima è la parola d’ordine che guiderà il 2023 per l’haircare, focalizzato sulla cura del cuoio capelluto, il “terreno” da protegere e idratare se si desidera una chioma vigorosa e sana. “L’haircare pone sempre più attenzione alla cura del cuoio capelluto, focalizzando le formule su idratazione, cura dello scalpo dalle irritazioni, sensibilizzazioni, trattamento della forfora e prevenzione della caduta – conferma la cosmetologa Mara Alvaro, founnder di Cosmesidoc – . Un microbioma equilibrato continua ad essere il tema principale anche nel 2023. Queste tendenze fanno capo ad un nuovo fenomeno, ovvero, la skinificazione della cura dei capelli la cui routine è basata su più prodotti e attivi simili a quelli del viso”.

Quali sono i prodotti “must” e quale è la caratteristica che li contraddistingue?

Mara Alvaro, cosmetologa

“Dovendo pensare maggiormente alla cura del cuoio capelluto, oltre che alla detersione, i prodotti “must” sono tutto ciò che concorre a creare la routine del capello. Prodotti come maschere pre-shampoo, scrub ed esfolianti, fluidi e sieri leave-on (su base acquosa o oleosa) per mantenere integra e sana la barriera cutanea.  Formule light ma funzionali e una routine da seguire non necessariamente tutti i giorni, ma anche a giorni alterni secondo le proprie esigenze”.

Quali sono i nuovi ingredienti che le aziende utilizzano a questo scopo?

“I marchi stanno rispondendo alla nuova tendenza della skinification con prodotti mirati che raffrontano questioni e problemi specifici per la cura dei capelli. Sono sempre più emergenti vitamine e attivi in comune con il viso: acidi ad azione esfoliante e ceramidi per un’azione antiossidante e rinforzante. La sostenibilità è al primo posto e attivi derivanti dal riciclo, tracciabili ed efficaci hanno la meglio soprattutto nel trattamento dell’irritazione, del prurito e della secrezione sebacea”.

“Ma non sono solo gli attivi i maggiori protagonisti della cura del capello, anche emulsionanti, oli e polveri adsorbenti concorrono alla realizzazione di prodotti più funzionali destinati al trattamento leave-on. Il consumatore è sempre più legato alla trasparenza da parte delle aziende ed esige formule efficaci e dai risultati concreti che escludano preferibilmente la presenza di siliconi. Ormai, sono disponibili valide alternative nonostante le componenti siliconiche rimangano uniche e speciali sui capelli”.