
Per il lancio di Global Repair Baume Filorga ha puntato sull’incredibile potere della narrazione. Per raccontare l’altissima tecnologia, la sensorialità e l’efficacia del nuovo prodotto cosmetico, il brand ha organizzato un evento che ha visto protagonisti cosmetica, arte, restauro e ispirazione medicina estetica. Cornice dell’esperienza immersiva è stata la Reggia di Venaria, monumentale complesso che al suo interno ospita un importante Centro di Conservazione e Restauro.
Il racconto parte dalla Bellezza, filo rosso dell’intera narrazione, e si snoda attraverso il prodotto e le preziose opere d’arte. In mezzo ci sono tecnologie e strumentazioni avanzate – si scoprirà durante la visita che medicina estetica e restauro hanno in comune alcune tecniche e persino alcune tecnologie ablative – e un ‘savoir faire’ che accomuna l’equipe di restauratori, storici dell’arte, professionalità scientifiche, studenti, docenti e staff tecnico che lavorano su opere d’arte in arrivo da tutto il territorio italiano ai maestri formulatori e al comitato scientifico di esperti che lavorano dietro lo sviluppo dei prodotti Filorga.
Attraverso i parallelismi tra queste eccellenze, Filorga crea una nuova storia: quella di un prodotto, un piccolo ‘prodigio’ della cosmetica, che, ispirandosi alle più avanzate tecniche della medicina estetica, contrasta i segni del tempo e ripristina l’originaria bellezza, proprio come fa il restauratore con un’opera d’arte.
A raccontare l’evento e l’ approccio comunicativo di Filorga è Carmela Boccomino, PR Manager Filorga Italia, che spiega come il punto di partenza dello storytelling del brand siano le parole che hanno il potere di cambiare la visione dell’estetica, i canoni e la cura di sè; parole che hanno la capacità di creare un mondo, di dare forma alla realtà e di narrare la Grande Bellezza che c’è dietro un’opera d’arte o il volto di una donna. Benvenuti nel mondo di Filorga.
In occasione del lancio di Global Repair Baume, avete organizzato un’esperienza immersiva alla Venaria Reale. Qual è il fil rouge che lega Filorga, la medicina estetica e l’arte?
Global-Repair Baume è per Filorga un lancio molto importante che permette al brand di espandere la propria offerta premium di Alta Cosmetica. Questo nuovo prodotto, ispirandosi a cinque tecniche di medicina estetica, è in grado di agire su dieci segni del tempo ed è una sorta di prodigio formulativo: infatti, in una texture estremamente sensoriale sono stati combinati NCEF, il cocktail unico di oltre 50 attivi ispirato alla mesoterapia e veicolato in cronosfere, con il complesso esclusivo Intensive Repairing Factors, olii vegetali preziosi e burro vegetale.
Per la presentazione di questo trattamento cosmetico, abbiamo ricercato uno storytelling che fosse in grado di trasmetterne il prestigio e l’altissima tecnologia. Siamo andati alla ricerca di punti di contatto tra le eccellenze nazionali e internazionali che parlano il linguaggio della Bellezza e siamo così approdati alla modernità dell’arte del restauro, che ci ha permesso di parlare di savoir-faire, “prendersi cura”, di ispirazione a tecniche di medicina estetica e, naturalmente, del concetto di Bellezza che da sempre per Filorga è sinonimo di patrimonio da preservare e valorizzare ogni giorno.
Iniziamo dal primo degli elementi di contatto tra le varie eccellenze: il savoir faire…
Tra i vari elementi in comune tra il nostro brand e il restauro d’eccellenza, in primis c’è il Savoir Faire come frutto di studio, ricerca e esperienza. Filorga è una maison cosmetica che concepisce e sviluppa i propri trattamenti grazie della forte cooperazione tra il Comitato Scientifico del marchio, che offre la visione strategica sulle innovazioni e le ispirazioni alla medicina estetica, il New Jersey Advanced Research Center, che sviluppa e convalida le tecnologie, e il centro di ricerca con sede a Parigi dove maestri formulatori creano i prodotti apportando il “touch” francese e testandone l’efficacia. Un altro punto di contatto è il prendersi cura, intrinseco alla skincare e al restauro.

Un altro grande tema, parte del DNA di Filorga e fonte d’ispirazione per il brand, è la medicina estetica.
L’ispirazione alla medicina estetica, che è parte del DNA di Filorga, rappresenta oggi l’avanguardia nell’arte del restauro. L’ispirazione alla medicina estetica è l’heritage di Filorga, che nasce nel 1978 proprio come primo laboratorio francese di medicina estetica. Il marchio ha poi utilizzato la propria expertise per mettere a punto una linea di trattamenti cosmetici formulati con principi attivi ispirati alla medicina estetica e in grado di agire sinergicamente sui segni del tempo e su tutti i parametri della qualità della pelle. Oggi il business di Filorga si fonda in toto sulla cosmetica, con formule ad altissima tecnologia, efficacia e sensorialità. E infine, come già anticipavo, alla base di tutto c’è il senso comune della parola Bellezza.
Da dove è nata l’idea questo evento?
Da un concetto molto semplice: ogni viso è unico e straordinario, come lo è ogni opera d’arte. Partendo da questa considerazione, ci siamo poi concentrati sul concetto del “prendersi cura” che per Filorga è sinonimo di expertise e tecnologie cosmetiche, così come per il restauro dell’arte è sinonino di gesti sapienti e tecnologie d’avanguardia. Da qui ad identificare come partner di questo racconto il Centro di Conservazione e Restauro la Venaria Reale il passo è stato breve.

Perché avete scelto la Venaria Reale?
Il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale è un’eccellenza mondiale nel restauro dei manufatti artistici. Al suo interno si trovano nove Laboratori di Restauro, Laboratori Scientifici, la Scuola di Alta Formazione con i Servizi educativi e il Corso di Laurea magistrale abilitante a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Torino. È la sintesi di maestria, heritage, scienza, alte tecnologie, ricerca e innovazione in cui anche il brand Filorga si riconosce. Inoltre, negli spazi storici del Centro, lavorano restauratori, storici dell’arte, scienziati, studenti, docenti e staff tecnico su opere d’arte in arrivo da tutto il territorio italiano.
La stessa multidisciplinarietà la si ritrova tra i componenti del comitato scientifico di Filorga: medici e chirurghi estetici, dermatologi, esperti di biologia cutanea provenienti da tutto il mondo. È stato proprio l’approccio multidisciplinare a sostanziare l’affinità tra il nostro brand e l’attività del Centro che ha aperto le porte dei suoi laboratori ai nostri ospiti. Abbiamo assistito al viaggio che compie ogni opera dal momento in cui varca la soglia del centro: da una prima importantissima fase diagnostica, all’elaborazione di un programma ad hoc per rispondere alle esigenze specifiche di ogni manufatto.
Sotto la guida di Sara Abram, Segretario Generale della Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, e di Michela Cardinali, Direttore dei Laboratori di Restauro e della Scuola di Alta Formazione del Centro, i maestri restauratori hanno lavorato davanti ai nostri occhi, eseguendo infiltrazioni ad ago sulle opere pittoriche per favorire la riadesione degli strati superficiali della pellicola pittorica, utilizzando la tecnologia Laser ad azione fotomeccanica per la rimozione di materiali estranei superficiali, la pittura con strumento integrativo di piccole e medie lacune, consolidando tramite iniezioni la microstruttura di materiali compromessi ed “esfoliando” strati di precedenti restauri, vernici, depositi superficiali di agenti atmosferici con soluzioni in gel create con minuzia.
Ogni passaggio, ogni gesto è un atto di cura, compiuto con attenzione e maestria, così come i maitres formulatori e il comitato scientifico Filorga mettono a punto cosmetici d’avanguardia selezionando gli attivi più efficaci e i complessi più innovativi di origine biotecnologica e naturale. Il grande finale di questa esperienza si è svolto con una visita privata al palazzo della Reggia di Venaria, ripercorrendo anche quella che era solita essere la “passeggiata” di corte nella Galleria Grande e una cena di gala all’interno del Rondò Alfieriano.
L’ evento è stato dunque un viaggio fisico e metaforico attraverso la Bellezza …
Assolutamente sì. Si è trattata di una vera e propria immersione reale in una metafora, che ci ha permesso di vivere appieno i valori di Filorga e del nuovo lancio Global-Repair Baume. Questo è da sempre l’approccio comunicativo di Filorga, che replicheremo anche nei progetti futuri.