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Quali saranno gli ingredienti e le materie prime protagoniste dello skincare e dei prodotti trucco delle prossime stagioni? Ce li svela in questa interessante intervista Anne-Catherine Auvray, Executive Editor di BEAUTYSTREAMS, primaria agenzia di trend internazionali. E’ lei a raccontare come sta evolvendo la domanda di ingredienti per la cosmetica e in che modo la responsabilità sociale d’impresa e la sostenibilità stanno influendo sulle scelte dell’industria della bellezza.
Quali sono le materie prime emergenti da tenere d’occhio nel make-up? 
Mentre i confini tra la cura della pelle e il trucco si fanno sempre più labili, osserviamo una crescente popolarità delle formulazioni make-up e nail con ingredienti che attingono allo skincare. Questa nuova generazioni di ingredienti non si focalizza solo sull’abbellimento, ma anche sul miglioramento delle condizioni della pelle. Ingredienti come acido salicilico per combattere l’acne, niacinamide per sostenere la barriera cutanea, pre-pro-post biotici per un microbioma sano, retinolo per rafforzare le unghie, acido ialuronico per un’idratazione profonda o i peptdi per aumentare il collagene, aprono le porte a nuovi sviluppi. Questo non vale solo per fondotinta, correttori, primer e fard, ma anche per rossetti, ombretti, prodotti per ciglia, sopracciglia e nail.
Ma non è tutto. c’è anche un importante virata verso il green. Mentre molti prodotti per il trucco o nail sono ancora formulati con ingredienti sintetici o di origine petrolchimica, si moltiplicano le alternative di origine biologica, naturale o derivate da biomasse rinnovabili e ottenute con metodi di produzione più ecologici e con un ridotto impatto sull’ambiente. Lo sviluppo di ingredienti di origine biologica, privi di combustibili fossili, petrolchimici o petroliferi, e il loro impiego in prodotti cosmetici aiuta l’industria beauty ad avere un impatto positivo sul pianeta.
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E nello skincare?
Con la salute in cima alle priorità del consumatore, e formulazioni per la pelle con ingredienti biomimetici o bioidentici continueranno la loro inarrestabile corsa, poiché ritenuti particolarmente efficaci e sicuri per la pelle in quanto ne “imitano” la funzione naturale. Questi ingredienti non sono estranei alla pelle, al contrario: sono invece immediatamente riconosciuti dall’organismo e impiegati per facilitare la comunicazione tra le cellule. Tutto questo li rende dei preziosi alleati per combattere problemi della pelle come sensibilità, disidratazione, impurità, invecchiamento e pigmentazione.
Con un aumento globale delle patologie cutanee, stanno guadagnando terreno ingredienti skin-smart e claim anti-pollution rivolti a consumatori che vivono in città o che spesso si trovano davanti agli schermi e che hanno bisogno di schermare la pelle da tossine invisibili e rafforzare l’integrità della pelle.
Sono diventati attori chiave nelle formulazioni per trucco e skincare ingredienti che neutralizzano lo stress ossidativo indotto dalla luce blu, che inibiscono l’invecchiamento indotto dalla luce e combattono il digital e photo-aging, così come ingredienti supportati dalla scienza che sono molto efficaci nel trattamento delle problematiche cutanee legate a fattori di stress ambientale, come raggi UV, infrarossi, emissioni di automobili, fumo di sigarette, pulviscolo e pm 2.5.
E’ vero che si sta assistendo anche ad un ritorno degli ingredienti che appartengono a diverse culture e che traggono ispirazioni da tradizioni millennarie? 
Assolutamente sì. Stiamo assistendo al ritorno degli ingredienti della tradizione, che celebrano diverse culture e che portano consapevolezza nella beauty routine. Ingredienti botanici olistici, che onorano culture secolari, tornano ad essere protagonisti e fonte d’ispirazione per lo sviluppo di nuovi prodotti per la cura della pelle. E’ il momento della Medicina Cinese Tradizionale (TCM) che promuove equilibrio e armonia; di ingredienti ayurvedici che sposano un approccio olistico e di benessere; di erbe e funghi adattogeni radicati nella cultura dell’Asia orientale e di estratti naturali provenienti dall’America Latina che rivendicano pratiche indigene. Per non parlare dei potenti ingredienti ancestrali provenienti dall’Africa: dei veri “must have” che si stanno affermando con forza nello skincare e nell’haircare.
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Si parla molto anche dei derivati del retinolo. Sono davvero tra gli attivi del momento? 

Direi di sì. Anzi, ci aspettiamo un’ulteriore crescita dei derivati del retinolo perché consentono di combattere efficacemente le irritazioni. Occhi puntati sull’idrossipinacolone retinoato (abbreviato come HPR), una vera star emergente della famiglia della Vitamina A, con studi clinici che dimostrano la sua versatilità e l’efficacia delle sue piccole molecole nel trattamento della pelle. L’HPR non solo è più stabile di altre alternative della Vitamina A, ma grazie alle sue molecole piccolissime penetra facilmente nella pelle. La retinaldeide, altro derivato della Vitamina A, è ancora più efficace del retinolo. Funziona più velocemente, meglio e con minori irritazioni e ha l’ulteriore vantaggio di essere anche un efficace antibatterico, il che lo rende perfetto per quelle pelli soggette a imperfezioni.

Che cosa ci può dire sui prodotti a base di microbiomi? 

Parliamo di un altro segmento in forte ascesa nel beauty. Mentre la scienza continua a studiare il microbioma della pelle, il suo ruolo nel campo della bellezza sta diventando sempre più centrale. Pensiamo a quei prodotti per la cura della pelle, per il trucco o per i capelli che incorporano pre, post o probiotici e che rappresentano trend interessanti per lo sviluppo di nuovi prodotti.

Ci sono altre materie prime particolarmente significative o molto in voga in questo momento? 

La clorofilla. Rappresenta un ingrediente a cui guardare con attenzione tanto che gli integratori a base di clorofilla sono diventati virali su Tiktok, come un’efficace soluzione naturale per aumentare l’immunità, eliminare le tossine e mantenere la pelle sana. Ci aspettiamo che diventi l’ingrediente star dei prossimi prodotti skincare. Ricca di antiossidanti e vitamine, riduce le infiammazioni e ha proprietà antimicrobiche. Non solo. E’ versatile e può essere impiegata come ingrediente nel trattamento topico delle rughe o dell’acne.

Infine, osserviamo il crescente sviluppo di ingredienti che influiscono sull’umore, basati sulla biometria e sulle neuroscienze, che imitano gli effetti dello yoga e della meditazione e che mirano a contrastare lo stress locale della pelle. Apportano benefici sul corpo e sulla mente perché stimolano il rilascio di “ormoni del benessere”, come l’ossitocina, la serotonina o la dopamina.

Come evolveranno in futuro gli ingredienti e, più in generale, l’industria della bellezza? 

Senza dubbio, i temi legati alla CSR saranno sempre più focali nelle dinamiche produttive e di distribuzione dell’industria cosmetica. E’ tempo che le aziende si impegnino a sostenere gli ideali di persone, pianeta e profitto (indicati come “persone, pianeta e prosperità” o più semplicemente come le 3P) e che si preoccupino di ciò che ruota attorno agli ingredienti, al loro approvvigionamento e produzione. Questo è un modello di business che attribuisce valore, oltre che ai profitti, anche al sociale e alla responsabilità che l’azienda ha nei confronti dell’ambiente. Le 3P (o tripla linea di fondo) implementate da imprenditori e dirigenti illuminati dalla metà degli anni’90, ora sono diventati degli imperativi.

Con un numero crescente di consumatori che cercano modalità di consumo più sostenibili e responsabili, insieme alla garanzia che persone e animali siano trattati ragionevolmente in ogni fase del processo di produzione, pensiamo che i brand punteranno ancora di più su prodotti sviluppati eticamente e con ingredienti provenienti da fonti gestite in maniera responsabile, garantendo al contempo un equo compenso lungo l’intera filiera.

Le credenziali ecologiche e le pratiche sostenibili sono destinate a dominare il mercato della bellezza per il prossimo futuro e, insieme ad esse, ingredienti di provenienza etica e rispettosi dell’ambiente, soluzioni per la riduzione delle emissioni e per tutela delle risorse idriche.

Saranno quindi etica e sostenibilità a guidare l’evoluzione dell’industria anche nel campo degli attivi? 

Senza dubbio. Ci aspettiamo più ingredienti provenienti da agricoltura rigenerativa che contribuiscono alla salute del suolo, dell’acqua e del pianeta. Sono attivi che contribuiscono al ripristino del suolo depauperato, alla protezione della biodiversità, al miglioramento dei cicli idrici e alla salvaguardia del territorio.

Sicuramente assisteremo alla sostituzione di ingredienti a base petrolchimica con equivalenti a base biologica per aiutare l’industria a ridurre la propria dipendenza dal petrolio e dai combustibili fossili. Spazio anche agli ingredienti derivanti da sottoprodotti, che provengono da energia pulita o da fonti rinnovabili. La catena di fornitura dovrà essere trasparente, tracciabile, sostenibile e sarà data priorità alle filiere ‘corte’ e ad un approccio ‘made in local’.

Le materie prime cosmetiche di derivazione biotecnologica continueranno a guadagnare popolarità grazie alla loro efficacia e sicurezza, ma anche perché sono un’opzione sostenibile senza alcun impatto sull’ambiente.

Negli ultimi anni abbiamo visto brand e supplier continuare ad innovare per offrire prodotti clean, sicuri, etici e proporre alternative vegane, naturali e sostenibili per le formulazioni make-up e nail in risposta alla crescente consapevolezza dei consumatori in merito alla salute degli animali, delle persone e del pianeta. Ecco perchè i pigmenti vegani saranno un must nelle formulazioni trucco.

Gli ingredienti bioadattivi, attivi intuitivi che si ‘accendono’ quando rilevano mutamenti chimici o biologici nella pelle, che tengono traccia dei cambiamenti nella pelle e nell’ambiente e che possono dire non solo di che cosa ha bisogno la pelle, ma anche quando e dove ne ha bisogno, apriranno la strada a importanti sviluppi nella cosmetica. Rilevando i segnali, questi attivi possono aiutare la pelle ad adattarsi meglio a fattori di stress endogeni ed esogeni e a mantenere il suo buono stato di salute.

Gli attivi che rispettano il microbioma saranno molto utilizzati nello skincare e nel make-up. Mentre gli ultimi progressi scientifici e tecnologici hanno contribuito a creare una serie di lanci di prodotti compatibili con il microbioma nel personal care e nell’haircare, skincare e trucco sono ancora molto indietro in questo senso. Pre, post e probiotici, insieme agli ingredienti fermentati, sono tra gli attivi su cui c’è da scommettere per lo sviluppo di una nuova generazione di prodotti per il trucco e la cura della pelle che puntano sul benessere della pelle,  sulle proprietà immunostimolanti e sulla protezione della barriera cutanea.

Tendenze che sono già in essere e che disegnano per la cosmetica un futuro che è già realtà.