E nello skincare?
E’ vero che si sta assistendo anche ad un ritorno degli ingredienti che appartengono a diverse culture e che traggono ispirazioni da tradizioni millennarie?
Si parla molto anche dei derivati del retinolo. Sono davvero tra gli attivi del momento?
Direi di sì. Anzi, ci aspettiamo un’ulteriore crescita dei derivati del retinolo perché consentono di combattere efficacemente le irritazioni. Occhi puntati sull’idrossipinacolone retinoato (abbreviato come HPR), una vera star emergente della famiglia della Vitamina A, con studi clinici che dimostrano la sua versatilità e l’efficacia delle sue piccole molecole nel trattamento della pelle. L’HPR non solo è più stabile di altre alternative della Vitamina A, ma grazie alle sue molecole piccolissime penetra facilmente nella pelle. La retinaldeide, altro derivato della Vitamina A, è ancora più efficace del retinolo. Funziona più velocemente, meglio e con minori irritazioni e ha l’ulteriore vantaggio di essere anche un efficace antibatterico, il che lo rende perfetto per quelle pelli soggette a imperfezioni.
Che cosa ci può dire sui prodotti a base di microbiomi?
Parliamo di un altro segmento in forte ascesa nel beauty. Mentre la scienza continua a studiare il microbioma della pelle, il suo ruolo nel campo della bellezza sta diventando sempre più centrale. Pensiamo a quei prodotti per la cura della pelle, per il trucco o per i capelli che incorporano pre, post o probiotici e che rappresentano trend interessanti per lo sviluppo di nuovi prodotti.
Ci sono altre materie prime particolarmente significative o molto in voga in questo momento?
La clorofilla. Rappresenta un ingrediente a cui guardare con attenzione tanto che gli integratori a base di clorofilla sono diventati virali su Tiktok, come un’efficace soluzione naturale per aumentare l’immunità, eliminare le tossine e mantenere la pelle sana. Ci aspettiamo che diventi l’ingrediente star dei prossimi prodotti skincare. Ricca di antiossidanti e vitamine, riduce le infiammazioni e ha proprietà antimicrobiche. Non solo. E’ versatile e può essere impiegata come ingrediente nel trattamento topico delle rughe o dell’acne.
Infine, osserviamo il crescente sviluppo di ingredienti che influiscono sull’umore, basati sulla biometria e sulle neuroscienze, che imitano gli effetti dello yoga e della meditazione e che mirano a contrastare lo stress locale della pelle. Apportano benefici sul corpo e sulla mente perché stimolano il rilascio di “ormoni del benessere”, come l’ossitocina, la serotonina o la dopamina.
Come evolveranno in futuro gli ingredienti e, più in generale, l’industria della bellezza?
Senza dubbio, i temi legati alla CSR saranno sempre più focali nelle dinamiche produttive e di distribuzione dell’industria cosmetica. E’ tempo che le aziende si impegnino a sostenere gli ideali di persone, pianeta e profitto (indicati come “persone, pianeta e prosperità” o più semplicemente come le 3P) e che si preoccupino di ciò che ruota attorno agli ingredienti, al loro approvvigionamento e produzione. Questo è un modello di business che attribuisce valore, oltre che ai profitti, anche al sociale e alla responsabilità che l’azienda ha nei confronti dell’ambiente. Le 3P (o tripla linea di fondo) implementate da imprenditori e dirigenti illuminati dalla metà degli anni’90, ora sono diventati degli imperativi.
Con un numero crescente di consumatori che cercano modalità di consumo più sostenibili e responsabili, insieme alla garanzia che persone e animali siano trattati ragionevolmente in ogni fase del processo di produzione, pensiamo che i brand punteranno ancora di più su prodotti sviluppati eticamente e con ingredienti provenienti da fonti gestite in maniera responsabile, garantendo al contempo un equo compenso lungo l’intera filiera.
Le credenziali ecologiche e le pratiche sostenibili sono destinate a dominare il mercato della bellezza per il prossimo futuro e, insieme ad esse, ingredienti di provenienza etica e rispettosi dell’ambiente, soluzioni per la riduzione delle emissioni e per tutela delle risorse idriche.
Saranno quindi etica e sostenibilità a guidare l’evoluzione dell’industria anche nel campo degli attivi?
Senza dubbio. Ci aspettiamo più ingredienti provenienti da agricoltura rigenerativa che contribuiscono alla salute del suolo, dell’acqua e del pianeta. Sono attivi che contribuiscono al ripristino del suolo depauperato, alla protezione della biodiversità, al miglioramento dei cicli idrici e alla salvaguardia del territorio.
Sicuramente assisteremo alla sostituzione di ingredienti a base petrolchimica con equivalenti a base biologica per aiutare l’industria a ridurre la propria dipendenza dal petrolio e dai combustibili fossili. Spazio anche agli ingredienti derivanti da sottoprodotti, che provengono da energia pulita o da fonti rinnovabili. La catena di fornitura dovrà essere trasparente, tracciabile, sostenibile e sarà data priorità alle filiere ‘corte’ e ad un approccio ‘made in local’.
Le materie prime cosmetiche di derivazione biotecnologica continueranno a guadagnare popolarità grazie alla loro efficacia e sicurezza, ma anche perché sono un’opzione sostenibile senza alcun impatto sull’ambiente.
Negli ultimi anni abbiamo visto brand e supplier continuare ad innovare per offrire prodotti clean, sicuri, etici e proporre alternative vegane, naturali e sostenibili per le formulazioni make-up e nail in risposta alla crescente consapevolezza dei consumatori in merito alla salute degli animali, delle persone e del pianeta. Ecco perchè i pigmenti vegani saranno un must nelle formulazioni trucco.
Gli ingredienti bioadattivi, attivi intuitivi che si ‘accendono’ quando rilevano mutamenti chimici o biologici nella pelle, che tengono traccia dei cambiamenti nella pelle e nell’ambiente e che possono dire non solo di che cosa ha bisogno la pelle, ma anche quando e dove ne ha bisogno, apriranno la strada a importanti sviluppi nella cosmetica. Rilevando i segnali, questi attivi possono aiutare la pelle ad adattarsi meglio a fattori di stress endogeni ed esogeni e a mantenere il suo buono stato di salute.
Gli attivi che rispettano il microbioma saranno molto utilizzati nello skincare e nel make-up. Mentre gli ultimi progressi scientifici e tecnologici hanno contribuito a creare una serie di lanci di prodotti compatibili con il microbioma nel personal care e nell’haircare, skincare e trucco sono ancora molto indietro in questo senso. Pre, post e probiotici, insieme agli ingredienti fermentati, sono tra gli attivi su cui c’è da scommettere per lo sviluppo di una nuova generazione di prodotti per il trucco e la cura della pelle che puntano sul benessere della pelle, sulle proprietà immunostimolanti e sulla protezione della barriera cutanea.
Tendenze che sono già in essere e che disegnano per la cosmetica un futuro che è già realtà.