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Sole e temperature estive hanno accelerato l’estate e anticipato la voglia di abbronzatura. Dire addio al pallore invernale e ottenere una pelle perfetta è già diventato un obiettivo da raggiungere per sentirsi a proprio agio con sandali e abiti più succinti. E così, la corsa al sunbathe è iniziata a bordo piscina o sulle terrazze. Ma, come sempre occhio ai rischi che un’eccessiva e poco protetta esposizione ai raggi solari può comportare. “La protezione solare è fondamentale per proteggere non solo dai danni dei raggi UV e dalle scottature, ma anche per evitare l’eccessiva produzione di radicali liberi che nel tempo può portare alla degradazione delle proteine della pelle causando invecchiamento cutaneo – afferma la cosmetologa e ricercatrice Mara AlvaroIl solare è un prodotto che ormai fa parte in tutto e per tutto della skincare routine indipendentemente dalla stagione”.

COME SELEZIONARE LA PROTEZIONE

La prima regola da applicare è quella della scelta ottimale del grado di protezione più adatta alla propria carnagione. “Generalmente si fa riferimento al fototipo che dà indicazione sul tipo di carnagione (chiara, media, scura) – continua Alvaro -. I fototipi I e II devono usare protezioni molto alte (50 e 50+) mentre i fototipi che identificano carnagioni medio-scure (III, IV) possono optare per protezioni più basse come 30. I fototipi V e VI possono usare protezioni 15 e 20. L’importante è usare sempre la protezione solare quando ci si espone direttamente al sole”.

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GLI INGREDIENTI “MUST”

Da tenere d’occhio anche la composizione: “I prodotti in spray in genere risultano più pratici e veloci. Bisogna stare sempre attenti a distribuire in modo omogeneo il prodotto. Oltre ai filtri, i solari dovrebbero contenere ingredienti ad azione idratante, antiossidante, protettiva e con azione sulle macchie cutanee. Sempre più spesso si ritrovano anche i solari contenenti i prolungatori di abbronzatura che risultano essere un ottimo compromesso per un’abbronzatura sana e duratura”.

SEMPRE PIU’ GREEN E MULTIFUNZIONE

Dopo lo shampoo e, in generale, prodotti cosmetici schiumogeni, i solari sono tra quelli che più possono interferire con l’ecosistema. “Per questo i solari vengono studiati e creati per proteggere sempre più l’ambiente marino – commenta la cosmetologa -. Si fa molta attenzione alla scelta dei filtri e delle materie prime valutando anche packaging che riducano al minimo l’impatto ambientale. Sono tante le realtà aziendali che operano in questa direzione cercando soluzioni relativamente green ed efficaci”.

Altra tendenza, è quella che si inserisce nel solco del makecare: sotto il sole prodotti sì di protezione, ma anche di make-up e skincare. “Si va verso prodotti multifunzione che uniscono protezione al make-up e a funzionalità come stick con coprenza media sul viso e ad azione idratante/illuminante. In questo modo i solari non sono prodotti finalizzati esclusivamente alla protezione, ma risulteranno uniformanti, idratanti e multifunzione”.