Lo ‘spunto’ per scrivere del Gruppo Desa è arrivato qualche giorno fa, quando è uscita la notizia che fra i vincitori dell’XI edizione del premio “Di Padre in figlio – Il gusto di fare impresa“, c’era anche il Gruppo Desa, azienda italiana con oltre 100 di storia – nacque come saponificio nel 1908 – e leader nel settore della detergenza casa e cura della persona. Alcuni dei brand che fanno capo a questa realtà sono diventati delle vere e proprie ‘icone del pulito’: Chanteclair, Spuma di Sciampagna, Quasar…
Una family business italiana con numeri da capogiro – 4 stabilimenti produttivi, 40 partner commerciali esteri, circa 450 dipendenti e un fatturato consolidato di 324Mio di € (dato 2020) – in grado di competere con multinazionali del calibro di P&G, Reckitt Banckiser, Unilever…. Un traguardo raggiunto grazie al lavoro costante delle famiglie Silva, Sala e Malagoli che nel corso degli anni hanno partecipato alla crescita dell’azienda e a una struttura che, attraverso l’articolazione in attività e società diversificate, consente un’integrazione pressoché totale dell’intero ciclo produttivo.
Marco Sala, Presidente Italsilva commerciale e membro del comitato esecutivo del Gruppo Desa, in quest’intervista ci parla del presente e del futuro della detergenza casa e persona secondo il Gruppo Desa.
Siete un’azienda italiana, familiare, ma capace di competere con grandi multi-nazionali. Qual è il ‘segreto’ del vostro successo?
Siamo un’ottima impresa che cresce in un mercato altamente competitivo come quello della detergenza e della toiletry, grazie alla capacità di rispondere costantemente ai bisogni dei consumatori e anticiparne le necessità. Come imprenditori, siamo impegnati quotidianamente ‘sul campo’ e questo aiuta ad avere una visione attenta e puntuale dei cambiamenti in atto, delle nuove esigenze, dei nuovi trend. Elementi chiave per poter competere con i grandi player del settore.
Nonostante la pandemia, il 2020 per voi è stato per voi un anno di grandi soddisfazioni professionali e di crescita…
Sì, a dispetto della situazione generale di contrazione del mercato, abbiamo chiuso il 2020 con un fatturato consolidato di 324Mio di € e un +13% rispetto al 2019. 55Mio di €, pari a poco più del 17% dell’intero giro d’affari, è rappresentato dall’export che si concentra soprattutto in Cina, Francia, Svizzera e Romania.
Che cosa ci può dire, invece, del 2021?
Anche il 2021 si è concluso positivamente per il nostro Gruppo, con un incremento del fatturato di circa il 5%, nonostante l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime nell’ultima parte dell’anno abbiano in parte rallentato la redditività.
In particolare Spuma di Sciampagna, con i suoi prodotti per la cura della persona, toiletry, bagnidoccia crema, saponi liquidi, ha mantenuto i livelli di volumi e fatturati del 2020, un anno ‘record’. In alcuni casi addirittura abbiamo riscontrato un’ulteriore crescita, come per le nuove eco-ricariche monomateriale per i saponi liquidi, che hanno conquistato i consumatori per il loro approccio eco-sostenibile.
Ottime performance anche per Chanteclair, che ha confermato la sua posizione di leadership…
Sì, è così. La detergenza superfici, i detergenti igienizzanti e disinfettanti sono stati i protagonisti assoluti e, sebbene ci sia stato un calo fisiologico di questa categoria, le vendite si sono mantenute alte, a livelli decisamente superiori rispetto al 2019.
La categoria degli sgrassatori, che Gruppo Desa domina con una posizione di leadership storica e consolidata grazie al marchio Chanteclair, è cresciuta del 10,2% rispetto al 2019, trainata in modo importante dai prodotti igienizzanti e disinfettanti. Chanteclair in questi segmenti ha performato meglio rispetto alla media mercato, con una crescita del +23,8% negli sgrassatori con candeggina, rispetto a un mercato a +7,5% e una crescita addirittura del +105,6% negli sgrassatori disinfettanti, rispetto a un mercato a +65%. (Fonte: IRI Totale Italia Is+Lsp+CT, YTD dicembre 2021). Si consolida quindi ulteriormente la dominance di Chanteclair nella categoria, con una quota a valore del 46%.
E’ vero che il 2021 è stato un anno importante anche per Spuma di Sciampagna?
Sì, il brand è stato oggetto di un’importante operazione di rebranding, con l’obiettivo accrescere la sua posizione di riferimento nei mercati della cura persona (toiletry) e dei tessuti (detergenza). Al centro del progetto l’innovazione, la qualità, la sostenibilità e il know-how acquisito in oltre 100 anni di storia, per contribuire al benessere, alla soddisfazione e alla gratificazione delle nostre consumatrici.
Nel 2022 andrà in onda un nuovo spot, realizzato appositamente per evidenziare sempre più questa direzione intrapresa dalla marca. Lanceremo sul mercato nuovi prodotti sia destinati ai mercati tradizionali, come i detergenti intimi con proposte sempre più adeguate alle nuove esigenze specifiche, sia ai nuovi mercati della cura corpo, ad esempio con una linea di prodotti per il viso certificati Cosmos natural.
Ci sono delle novità anche per Sauber….
Sì, esatto. Il marchio Sauber, attivo nel mercato della deodorazione e leader con la crema Deocare deodorante, dopo le difficoltà legate alla pandemia, ha ripreso forza nella seconda parte del 2021 segnando incrementi superiori al trend di mercato. Tra le novità di questo brand, i deodoranti Sauber Deosens zero alcool e sali d’alluminio e i nuovi shower gel men per la linea uomo.
Come vede il futuro del settore della detergenza casa: è davvero nei liquidi concentrati?
La concentrazione è una soluzione che va nella direzione della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente, un impegno che noi perseguiamo da tempo e una caratteristica di tutti i nostri brand, ma queste soluzioni da sole non bastano: occorre lavorare molto anche sulla ricerca di formule semplici ed ugualmente efficaci.
La versione liquida, ad esempio, aiuta a contenere l’uso di plastica (volumi ridotti e conseguente riduzione degli imballaggi) e garantisce una maggior razionalizzazione logistica (trasporti più efficienti), ma per ridurre l’impatto sull’ambiente occorre lavorare anche sulla riciclabilità del pack e su formulazioni ‘green’. Noi abbiamo iniziato a farlo da tempo con tutti i nostri marchi, a partire da Vert di Chanteclair, dove alla concentrazione si affiancano formule con 100% tensioattivi di origine naturale, dermatologicamente testate, ipoallergeniche, metal tested, vegan e con profumi dalla ridotta presenza di allergeni. Anche nel packaging siamo sempre più proiettati verso l’utilizzo di plastica riciclabile e riciclata e verso le ecoricariche che permettono di risparmiare fino al 70% di plastica rispetto a un omologo flacone.
Cosa ne pensa dei detergenti solidi: sono davvero il futuro?
I detergenti solidi sono sicuramente una soluzione, specialmente nella toiletry, anche se la complessità produttiva ed il costo elevato possono essere delle barriere resistenti. Per la nostra azienda è ancora prematuro affrontare questo mercato.
Siete giunti con successo alla terza e alla seconda generazione. Un esempio di family business ancora in mano saldamente agli eredi del fondatore. Come vede il futuro del Gruppo Desa? Quali sono i prossimi obiettivi?
Siamo nati nel 1908 a Seregno con Ambrogio e Costante Silva. Alla famiglia Silva, tuttora leader nella guida del gruppo, si sono poi affiancate la famiglia Sala e la famiglia Malagoli. Essere ancora attivi dopo oltre 100 anni con le famiglie impegnate costantemente nella crescita aziendale dimostra che la nostra modalità organizzativa funziona.
Famiglia, territorio, innovazione sono i capisaldi sui quali tracciare il continuo sviluppo del gruppo, che guarda con particolare interesse al mercato estero e all’acquisizione di nuovi brand che, uniti alla solidità di quelli storici, ci fanno essere confidenti sul futuro.