Il design packaging sta subendo una trasformazione radicale. L’industria sta andando oltre l’estetica per garantire che il prodotto sia più facile e più sicuro da usare, riducendo al minimo il suo impatto sull’ambiente. Sostenibilità e inclusività, dunque, saranno i driver dell’innovazione.
PACKAGING COSMETICO: UN MERCATO DA 33 MILIARDI DI DOLLARI
Il mercato globale degli imballaggi è in forte espansione, destinato a crescere di quasi il 3% su base annua fino al 2028, per un valore di 1,2 trilioni di dollari. E il packaging per cosmetici costituisce una parte significativa di questo valore. Secondo Statista, il suo valore raggiungerà i 33 miliardi entro il 2025.
Questo exploit può essere attribuito alla crescita economica e demografica in tutto il mondo, che è certo continuerà anche nei prossimi 10 anni. L’aumento della popolazione nei mercati emergenti come India e Cina vedrà più persone spostarsi in aree urbane e l’aumento dei redditi dei consumatori si tradurrà in una maggiore spesa per i beni di consumo, con conseguente aumento della domanda di packaging.
Le vendite online, accelerate dalle pandemia, oggi rappresentano un’esperienza di consumo privilegiata grazie alla facilità e alla praticità. Ma che cosa accadrà in futuro? Nel 2024 il packaging cosmetico per l’e-commerce sarà una priorità per marchi e consumatori, poiché l’online continuerà a crescere e i primi si troveranno ad affrontare sfide come sicurezza, accessibilità e autenticità, e i secondi cercheranno il coinvolgimento e la connessione con il marchio.
SOSTENIBILITA’ IN PRIMO PIANO
Una cosa è certa: alla base di tutte le future tendenze del packaging cosmetico ci sarà la sostenibilità. “Se un pacchetto non è sostenibile, semplicemente non esisterà”, tuona Emma Grace Bailey, Senior Brand Strategist & Sustainability Consultant WGSN.
Lo si è visto chiaramente anche all’ultima edizione di Luxe Pack. La transizione verso un packaging cosmetico premium ecologico è stato il filo conduttore. Il cambiamento di atteggiamento dei consumatori rispecchia questa tendenza. Secondo Pinterest, 1 pinner su 2 cerca di acquistare prodotti con packaging sostenibili e il 44% degli americani ritiene che l’uso di imballaggi non riciclabili dovrebbe essere scoraggiato dal Governo attraverso la tassazione.
Con l’aiuto di WGSN abbiamo cercato di capire in che modo i cambiamenti chiave dei consumatori e nei loro stili di vita possano influenzare il packaging cosmetico e quali nuove opportunità si aprano per brand e aziende del settore.
INCLUSIVITA’, UNA PRIORITA’ ASSOLUTA
Il packaging sta diventando più inclusivo. E anche nel mondo cosmetico, gli imballaggi stanno cambiando per essere accessibili da quante più persone possibili.
I consumatori di prodotti cosmetici stanno cercando di investire in prodotti che soddisfano le loro esigenze. “Essere in grado di interagire con questi prodotti e aprire i packaging, indipendentemente dalle capacità fisiche e mentali, è una di queste necessità”, commenta Emma Bailey. Una necessità che ha portato allo sviluppo di “soluzioni accessibili a tutti” come il coperchio per barattoli Eeasy di Consumer Convenience Technologies, che con il suo sistema push-buttom semplifica del 40% l’apertura del barattolo sigillato, oppure come Degree Inclusive, un deodorante inclusivo creato con l’aiuto di terapisti occupazionali, ingegneri, consulenti e persone con disabilità. Il prodotto presenta un design a uncino, chiusure magnetiche, migliore posizionamento dell’impugnatura, un applicatore roll-on più grande e un’etichetta Braille per le persone con problemi di vista.
BELLEZZA INCLUSIVA, UN MERCATO DA 8 TRILIONI DI DOLLARI
Secondo uno studio di McKinsey, le ricerche online sul tema della “bellezza inclusiva” sono aumentate del 15% su base annua e, dato che si stima che nel mondo vi siano più di 1 miliardo di persone diversamente abili, con un potere di spesa di 8 trilioni di dollari, i marchi che non riusciranno a progettare packaging per questo segmento si precluderanno tutta una serie di grandi opportunità. Per i brand non si tratta solo di soddisfare una nuova fetta di consumatori, ma di capire in che direzione sta andando la società e il mercato e agire di conseguenza. Inoltre, come afferma Sam Latif, accessibility leader di P&G: “se rendi le cose accessibili alle persone disabili, rendi le cose più facili per tutti”.
Il futuro del packaging e dei prodotti beauty è scritto in queste parole “accessibile a tutti”. Il che significa che i marchi dovranno ridefinire i principi di progettazione universali ed estenderli anche al mondo dell’e-commerce. Qualche esempio? Creare scatole facili da strappare, limitare l’uso di nastri e puntare su packaging riutilizzabili con integrate tecnologie che consentano di aprirli con il semplice tocco di un pulsante. Spunti utili per lo sviluppo dei packaging del futuro. Un futuro, poi, non così lontano. Il mercato health & beauty online, valutato oltre 17,6 miliardi di euro nel 2020, è in rapida crescita. E il tempo, si sa, è denaro.
DESIGN IN CROWDSOURCING
E così, per garantire che i packaging funzionino per tutti, nuovo modello di design development si sta facendo largo tra le aziende: il crowdsourcing. Si tratta di un business model basato sullo sviluppo collettivo di un progetto da parte di una moltitudine di persone esterne all’azienda ideatrice. Nel caso specifico del packaging, parliamo di clienti e di stakeholder. “Considerando che la collaborazione con i consumatori sarà la pietra angolare dei modelli di business progressivi, il lavoro con diversi gruppi di clienti servirà allo sviluppo di prodotti adatti a tutti – spiega Emma Bailey -. Le persone diversamente abili avranno un posto al tavolo e saranno direttamente coinvolte nella progettazione del packaging per garantire che siano soddisfatte le loro esigenze.”
UN NUOVO CONCETTO DI POLISENSORIALITA’
Il packaging agirà attraverso tutti i sensi. “Piuttosto che dare priorità alla vista, le confezioni comunicheranno attraverso il tatto, il suono e l’odore – racconta la Bailey -. Per differenziare prodotti simili ci saranno segni tattili sulle confezioni, con simboli universali come cerchi e quadrati impiegati al posto del Braille, che non è utilizzato da tutti.”
Prodotti beauty (e non) che già fanno uso di questi codici universali già ne iniziano a circolare sul mercato. I flaconi Herbal Essences presentano strisce in rilievo sullo shampoo e cerchi sul balsamo, mentre il brand statunitense Victorialand Beauty utilizza quattro simboli per differenziare le formule. Il marchio ne ha altri 7 in cantiere e li sta concedendo il licenza ad altri brand per creare un sistema universale.
ETICHETTE PARLANTI E QR CODE
Il packaging ci parlerà sempre di più. NaviLens, un sistema pioneristico di segnaletica con un carattere universale che rende più facile l’orientamento per le persone non vedenti o ipovedenti tramite un sistema di codici colore simili a codici a barre o QR code, è stato testato con un successo clamoroso da Kellogs. Il codice può essere rilevato fino a 3 metri di distanza dallo smartphone. Al termine della scansione, il telefono riproduce le informazioni sull’etichetta. Utilizza con successo QR Code anche il brand beauty Kohl Kreatives nella sua nuova collezione Feast Your Eyes.
PACKAGING FACILI DA APRIRE E DA MANEGGIARE
Una popolazione che invecchia, così come consumatori con problemi di mobilità, ispireranno l’innovazione nel mondo del packaging affinché le confezioni siano facili da aprire e da maneggiare. I brand dovranno tenere in considerazione ogni singolo aspetto del packaging, dalle chiusure ai lacci e al posizionamento dell’impugnatura. Un esempio già sul mercato? L’XBOX Adaptive Controller di Microsoft. Il prodotto viene fornito in una scatola che può essere aperta in quattro modi diversi, anche solo agitandola.