Gli Emirati Arabi e in particolare Dubai rappresentano uno dei mercati in più rapida ascesa. Investire e fare affari in quest’area diventa strategico. Ma, non è tutto oro quel che luccica: se da un lato gli Uae rappresentano la porta d’ora verso l’Oriente, dall’altro esistono severe regole da rispettare. Qui, tutto cambia e le modalità di business anche. In vista dell’imminente Missione a Dubai organizzata sotto l’egida del progetto Global Cosmetics Cluster-Europe, il Polo della Cosmesi in collaborazione con Roedl&Partner ha presentato il webinar “Fare affari negli Emirati Arabi”. Durante il webinar l’avvocato partner Giovanni Montanaro e il collega emiratino Omar Sami hanno fatto chiarezza su alcuni espetti legali e regolatori per le aziende italiane intenzionate ad operare su quel fronte.
REGOLA NUMERO UNO: PIANIFICARE ATTENTAMENTE
Come detto gli Emirati Arabi rappresentano nell’immaginario collettivo delle imprese una sorta di Eldorado grazie al suo potenziale di crescita, alla capacità di attrarre investimenti esteri e al continuo sforzo di avviare nuovi progetti (vedi ad esempio Expo 2020) facendone uno dei pochi paesi arabi non dipendenti dal petrolio, aiutato anche dalla presenza di zone franche con esenzione fiscale effettiva. “Ma – spiega Sami – i progetti di investimento vanno pianificati attentamente da zero. Va capito se si vuole agire in modo permanente o temporaneo. In ogni caso il consiglio è quello di cercare con attenzione un partner locale. Va tenuto conto che il volume degli investimenti è significativamente più alto che in altri paesi: l’ingresso nel mercato va di pari passo con costi elevati come canoni di locazione, costi annuali per il rinnovo della patente, costi per le domande di visto. Nel contesto dell’impiego dei dipendenti, la giurisdizione riguardante aspetti fiscali e previdenza sociale principalmente in ambito domestico va chiarita in anticipo. Infine, i tempi per l’apertura di conti bancari sono piuttosto lunghi se non si beneficia di un contatto locale”.
TRA RESTRIZIONI E REGOLE SEVERE
Esistono numerose restrizioni sugli investimenti e altrettanti regolamenti specifici, che costringono ad una preparazione accurata: “Anche perchè annullare errori o imprecisioni richiede tempo e molto denaro – ha sottolineato il legale -. Occorre quindi effettuare una revisione approfondita della situazione attuale e dell’investimento pianificato guardando ai rapporti di distribuzione, agli obiettivi della strategia, definire la propria posizione e il contesto giuridico in cui si vuole operare”.