Chi pensava che la professione del barbiere fosse tramontata deve ricredersi perché, grazie a Michele Callegari e Niccolò Bencini, fondatori di Barberino’s, questo mestiere sta conoscendo una nuova età dell’oro. L’obiettivo dei due imprenditori era quello di rivisitare il negozio del barbiere in chiave moderna ed esperienziale e ridare lustro ad un lavoro artigianale dove l’Italia vanta una grande tradizione. Non un semplice Amarcord, ma un’operazione che ha il suo fulcro in saloni all’avanguardia, dove i clienti possono contare su professionalità e servizi di qualità – e non è un caso che i fondatori abbiano creato anche una scuola per formare nuovi talenti.
Un sogno che nel giro di pochi anni si è trasformato in un format di successo. Al primo negozio Barberino’s aperto nel 2015 ne seguono altri 11 in Italia e 1 salone internazionale in Corea del Sud, il fatturato cresce e nel 2020 la campagna di crowdfunding raccoglie oltre 1.25 milioni di euro. Nel 2021 il fatturato (stimato) dovrebbe superare i 2 MLN di €.
Da dove nasce il successo di questa catena di barber shop rigorosamente Made in Italy? Dal perfetto matrimonio fra tradizione e attualità: da Barberino’s la maestria di una professione d’altri tempi si coniuga a prodotti di qualità, cura dei dettagli e personalizzazione dei servizi. Tutti gli elementi sono integrati nell’esperienza sensoriale in modo da stupire il cliente fin dall’ingresso nel salone. E dopo il successo ottenuto in Italia, l’obiettivo è crescere anche all’estero dove il Made in Italy è garanzia di qualità e savoir faire.
In questa intervista, i due imprenditori raccontano com’è nata l’idea di riportare in auge questo mestiere, che cosa si aspettano i clienti dai moderni Figaro e i segreti per coniugare con successo modernità e tradizione.
1- Com’è nata nel 2015 l’idea di rilanciare i barber shop che ormai sembravano tramontati?
In seguito ad un’esperienza all’estero, abbiamo notato che In Italia non vi era una particolare attenzione per il mondo grooming. Stavano nascendo alcuni barber shop di nuova generazione ma avevano un’impronta molto “hipster” e alternativa mentre noi cercavamo un’esperienza più di lusso ma accessibile, in chiave moderna. Notando questa mancanza, abbiamo provveduto a colmarla. In Italia infatti il mercato del grooming non aveva subito cambiamenti significativi nell’approccio e nello stile mentre era però cambiata l’esigenza dei consumatori.
L’uomo di oggi infatti vuole essere coccolato, non solo durante il servizio ma anche in fase di “pre-sales” e “after-sales”. Vuole saloni sempre aperti, personale formato, orario continuato. Il team Barberino’s si è dunque impegnato a offrire tutti questi servizi ricercando allo stesso tempo uno stile e un approccio innovativo.
2- Avete solo negozi diretti o un futuro prevedete anche di sviluppare un franchising?
Al momento abbiamo 12 negozi diretti in Italia e il primo shop in franchise aperto a febbraio 2021 a Seoul, in Corea del Sud. Vogliamo che questo sia solo un punto di partenza per un’espansione più capillare in tutto il sud-est asiatico con il franchising. La nostra strategia è quella di perseguire aperture dirette in Europa e creare la prima catena pan-europea di grooming all’Italiana. Puntiamo invece al mercato Nord Americano con un approccio misto: diretto e partnership, a seconda di quelle che saranno le contingenze. Infine ci piacerebbe continuare a sviluppare il franchising nel sud-est asiatico e nel middle east dove la cultura locale richiede un approccio più di partnership.
3- Come scegliete le location per le nuove aperture? Oltre alle grandi città pensate di aprire anche nel Centro e Sud Italia?
Quando scegliamo una città in Italia dove aprire uno Shop Barberino’s ci basiamo su 3 criteri:
1) Almeno 200.000 abitanti
2) Presenza di centri direzionali e business district
3) Presenza di poli universitari o flussi turistici rilevanti
Al momento abbiamo una scuola di formazione a Milano ma abbiamo intenzione di aprire una sede anche in Sud Italia (stiamo valutando tra la Sicilia o la Puglia), dove i barbieri di domani possono entrare in contatto con il nostro mondo ed essere formati sull’esperienza Barberino’s. In queste due regioni infatti si trovano le maestranze artigiane più capaci oltre ad esserci una forte cultura sull’importanza che il lavoro ha nella crescita e realizzazione personale.
4- I prodotti utilizzati nei vostri saloni sono a vostri marchio? Quali caratteristiche hanno?
Da Barberino’s vogliamo sempre metterci la faccia. Per questo utilizziamo esclusivamente prodotti a nostro marchio, 100% prodotti in Italia da pochi selezionatissimi fornitori, che poi vengono offerti in vendita sia negli shop Barberino’s che online sul sito www.barberinosworld.com
Abbiamo deciso di sviluppare i nostri prodotti perché vogliamo che la nostra esperienza sia unica e riconoscibile, nei colori, nelle fragranze, nelle texture, nel packaging. E’ importante che l’esperienza Barberino’s continui anche a casa e accompagni l’ospite nella sua routine di benessere quotidiana, con gli stessi colori e profumi sperimentati in shop.
Inoltre, dal 2021, coerentemente con i trend attuali, la linea di prodotti Barberino’s viene prodotta e realizzata con:
- flaconi in bioplastica priva di derivati del petrolio, biodegradabili al 100%
- carta certificata FSC, proveniente da foreste gestite secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici
- formulazione paraben-free e phthalates-free, ricca di ingredienti di origine naturale
5- La clientela è italiana o ci sono anche turisti? All’estero esistono format analoghi a questo?
La nostra clientela è per il 80% italiana, quasi tutta ricorrente e molto fidelizzata; questo ci garantisce forte stabilità anche in questi tempi incerti.
Pandemia permettendo, il restante 20% è invece composto da turisti incuriositi e attratti dall’italianità celebrata nei nostri shop. Qualche anno fa, Jacob Gallagher, un famoso giornalista del Wall Street Journal, scrisse un lungo editoriale sui vari barbieri che aveva avuto l’occasione di testare nel mondo, citando il taglio Barberino’s come il taglio di capelli migliore che abbia mai provato. Da allora sono in tanti gli Americani in visita in Italia che ci scrivono per prenotare!
All’estero non esistono format analoghi, ci sono catene di barber shop ma nessuno che si concentra e crea un’esperienza di benessere maschile all’italiana. I nostri competitor esteri, oltre a sposare un ambiente hipster/ hardcore spesso legato al mondo delle motociclette e dei tatuaggi, si focalizzano soprattutto sulla mera necessità di un taglio di barba o capelli senza andare oltre e sviluppare un concetto di esperienza più alta. Ci piace pensare che i nostri competitors non sono gli altri barbers ma altre situazioni di benessere. Come leggere un libro, andare alla spa, andare a fare un’ora di jogging.
Quello che per un barbiere comune è un taglio di capelli, per Barberino’s è un processo esperienziale che inizia prima di entrare in negozio e finisce qualche giorno dopo il taglio.