La richiesta arriva dal mercato, ma le sollecitazioni sono di natura sociale e culturale. L’etnocosmesi, che si occupa delle esigenze estetiche legate all’etnia e il conseguente sviluppo di prodotti specifici rispettosi di differenti fenotipi, ma anche di aspetti etici, religiosi e culturali, sta prendendo sempre più piede. Così, l’offerta rivolta ad un target di clienti molto eterogeneo, si sta arricchendo, colmando in qualche misura il vuoto che fino a qualche anno era esteso.

È fondamentale conoscere le differenze della pelle per scegliere i corretti trattamenti e anche il make-up­ – sintetizza Teresa De Monte, medico chirurgo con specializzazione in Pediatria, Scienza dell’alimentazione e Medicine Orientali ­-. Sto lavorando a un libro cercando di colmare lo spazio lasciato vuoto dalla cosmetologia. L’etnocosmesi è solo uno dei temi dimenticati o poco approfonditi, così come lo è la problematica relativa ad alcuni componenti usati nella formulazione di prodotti cosmetici e nei capi di abbigliamento, che sono interferenti endocrini, o nei tatuaggi”.

TUTTO È RELATIVO

L’etnocosmesi mostra come sia necessario riconsiderare il rapporto tra consiglio cosmetico ed etnia: se ogni area geografica ha le sue specificità, lo stesso accade con le popolazioni che vi abitano e con i prodotti legati alla cura e al benessere della persona. “È importante comprendere che i cosmetici utilizzati da chi vive in un clima temperato non possono essere gli stessi di chi vive in Africa, nell’Europa settentrionale o in un’isola tropicale – prosegue De Monte -. L’etnocosmesi ricerca e sviluppa prodotti per contrastare patologie legate ad alcuni tipi di epidermide, formulazioni destinate a gruppi etnici o religiosi e, infine, seleziona ingredienti apprezzati in contesti culturali specifici”. Un business piuttosto fiorente. E l’intera filiera deve essere in grado di rispondere, proponendo una gamma di prodotti calibrati sulle esigenze delle distinte caratteristiche somatiche: si va dallo skincare all’haircare, dal make up ad una tavolozza infinita di nuance di colori che meglio si adattino agli incarnati.

etnocosmesi

DIMMI DI CHE PELLE SEI

L’aspetto più evidente nella diversità è la pelle. “Bisogna iniziare col dire che lo spessore dell’epidermide nell’etnia negroide è leggermente inferiore a quello caucasico, ma è anche più compatto e denso a causa di un numero maggiore di strati cellulari dello strato corneo, che è lo strato dell’epidermide che viene a contatto diretto con l’esterno – spiega Doralda Petrillo, laureata in Farmacia con specializzazione in scienze della cosmesi -. La desquamazione dello strato corneo in questa etnia è 2,5 volte maggiore rispetto a quella della razza caucasica e asiatica. In tutti i tipi di pelle il numero dei melanociti è identico, la differenza tra le etnie sta nella capacità di produrli e distribuirli. Nelle persone di colore i melanociti producono melanosomi – vescicole predisposte per immagazzinare la melanina – più grandi, che arrivano allo strato corneo intatti senza subire degradazione. Un’altra differenza sta nel tipo di melanina prodotta, nell’etnia negroide la melanina prodotta è essenzialmente eumelanina e una piccola parte di feomelanina. Inoltre, i granuli di melanina si dispongono nella parte alta del derma, ed essendo la melanina un filtro solare naturale, si comprende come la protezione nei confronti dei raggi UV B sia superiore rispetto a quella dell’etnia caucasica”.

RICCI DA TENERE A BADA

Un’ulteriore differenza tra le due etnie sta nei capelli, nello specifico nel colore e nella forma della sezione di taglio del follicolo pilifero, che nella persona di colore è ellittica o appiattita, caratteristica che rende il capello crespo. “Questo tipo di capello è più fragile e si spezza facilmente, inoltre il cuoio capelluto è povero di cellule sebacee, quindi va spesso incontro a desquamazione ed irritazioni – continua Petrillo -. I prodotti maggiormente utilizzati dall’etnia afro-americana sono: formule schiarenti, idratanti specifici, fondotinta con texture tecnologiche, prodotti liscianti per i capelli, prodotti detergenti/struccanti, gommage ed esfolianti e prodotti contro l’acne. I prodotti schiarenti sono necessari per uniformare il colorito della pelle, che spesso in queste persone risulta disomogeneo”. 

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LISCI SI, MA CON GIUDIZIO

Uno dei trend a cui le donne di colore non sono disposte a rinunciare è senza dubbio il capello liscio. “Ma i prodotti liscianti sono per lo più a base di idrossido di sodio, guanidina idrossido ed ammonio tioglicolato; questi agenti liscianti agiscono spezzando i ponti disolfuro della cheratina, ciò determina lo stiramento del capello. Dei tre la guanidina idrossido è di sicuro il meno aggressivo, ma provoca un eccessivo sgrassamento del capello, il che non è l’ideale per un capello tendente alla secchezza. Prima e dopo il trattamento lisciante è quindi consigliabile utilizzare prodotti condizionanti, ma anche agenti idratanti, emollienti, polimeri siliconici, proteine, antiossidanti ed aminoacidi. Uno dei trattamenti che maggiormente rispetta il capello ma allo stesso tempo liscia il capello, è un trattamento a base di cheratina ideato in Brasile che dona idratazione al capello e garantisce l’effetto lisciante a lungo, circa quattro mesi”.

VISO IN PRIMO PIANO

Per quanto riguarda i prodotti struccanti, il consiglio è quello di evitare le basi tensioattive troppo alcaline – ovvero quelle che hanno un pH superiore a 7- in quanto causano la coagulazione della cheratina provocando l’ostruzione dei pori e l’insorgenza di acne. “Per questo motivo – consiglia ancora la cosmetologa – sono da preferire detergenti con proprietà addolcenti e surgrassanti (ovvero che contengono PEG, polisorbati o Glyceril stearate) che riducono l’eccessivo potere sgrassante di alcuni tensioattivi, che va ad indebolire le barriere cutanee fisiologiche. L’uso di prodotti esfolianti e gommage è necessario per eliminare l’eccesso di strato corneo caratteristico ed aiutare in questo modo la naturale desquamazione”.

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AD OGNUNO IL SUO BEAUTY CASE

I prodotti idratanti, viso e corpo, dovranno avere a seconda della stagione, del clima una texture diversamolto leggera in caso di climi caldi, mentre nei periodi freddi sono da preferire formulazioni ricche e nutrienti. Un problema della pelle nera è l’eccessiva produzione di sebo, per tenerla sotto controllo si consiglia l’utilizzo di prodotti che ne regolino la produzione, che abbiano proprietà antisettiche e potere astringente, ma soprattutto che non siano comedogenici. Tra i prodotti per il make up, di sicuro il fondotinta è quello a cui sono richieste caratteristiche ad hoc per questa etnia, esso dovrà infatti essere mat e non comedogenico”.