“E’ necessario cambiare il modello di business perché sono cambiate le esigenze”. Esordisce così Marco Bruciamonti, CEO di Farmagan, storica azienda del canale professionale.
Fondata nel 1935, Farmagan si afferma sul mercato con Bulbocapillina, un prodotto che incarna perfettamente la filosofia dell’azienda: prendersi cura in maniera seria e rigorosa della salute e della bellezza dei capelli e del cuoio capelluto.
L’AFFERMAZIONE ANCHE ALL’ESTERO
Nel tempo l’azienda cresce, si afferma sul mercato italiano sino a cinque anni fa, quando arriva una svolta importante: Farmagan decide di puntare sull’export, di aprirsi a nuovi mercati e rivedere completamente l’immagine della linea aggiungendo un tocco glamour all’heritage farmaceutico. Forte di una tradizione di efficacia e performance e di un’indiscussa autorevolezza, Farmagan conquista rapidamente il Nord Europa (oggi il mercato più importante dopo l’Italia), il Middle East e i paesi di lingua russa.
I prodotti piacciono perché sanno combinare in maniera unica il rigore del mondo farmaceutico all’appeal del mondo beauty; perché sposano la salute e il benessere dei capelli con la loro bellezza e uniscono tecnica ed estetica.
La pandemia del 2020 ha costretto il management a rivedere i piani di sviluppo che, seppur tarati sulla nuova realtà, restano ambiziosi e improntati sui valori della sostenibilità, alta qualità e digitalizzazione.
DOPO LA PANDEMIA UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS
“Il 2020 è stato un anno molto difficile – spiega Bruciamonti- . I lunghi mesi del lockdown e le tante limitazioni imposte ai saloni alla riapertura sono state però anche l’occasione per interrogarsi sul futuro del canale. Tra mille dubbi e incertezze, una cosa è stata subito chiara: dopo la pandemia sarebbe stato necessario ripensare i modelli di business; molte cose sarebbero state diverse e anche il mondo dell’acconciatura avrebbe dovuto fare i conti con nuove esigenze, nuove modalità di consumo e di interazione sociale. La pandemia ha spinto le donne ad esplorare aspetti della cura del capello, come il colore, prima appannaggio dell’acconciatore. E la crescita del “do it yourself” è stata così forte da avere ripercussioni sul business del salone, anche una volta che i negozi hanno potuto riaprire. In questi mesi è emerso con chiarezza che se il taglio resta comunque una prerogativa dell’acconciatore, il colore non lo è più. O meglio: non lo è più in maniera così scontata ed esclusiva come lo era prima. Ora più che mai l’acconciatore deve saper fare la differenza puntando sul consiglio, sul servizio colore personalizzato, su un valore aggiunto”.
DIGITALIZZAZIONE, UNA TAPPA OBBLIGATA
“Il futuro del canale, a mio avviso, si gioca sulla capacità di offrire un servizio ad alto valore aggiunto, che coniughi la cura del capello in salone con trattamenti da fare a casa, e sulla digitalizzazione”.
Su questo tema nel settore c’è ancora molta strada da fare, ma Bruciamonti ha le idee chiare: il futuro del canale (e anche della professione di acconciatore) non può prescindere da un profondo processo di trasformazione digitale.
Il digitale permette di accorciare le distanze creando un rapporto diretto tra azienda e acconciatore e tra quest’ultimo e il cliente finale. Non solo: consente di comunicare worldwide in maniera trasparente i valori, l’identità e la mission dell’azienda. Un processo ancora più stimolante per chi, come Farmagan, può contare su un’autorevolezza costruita su oltre 80 anni di storia e su una R&D rigorosa e all’avanguardia.
LA SOSTENIBILITA’ TRAINA L’INNOVAZIONE
“Un altro tema che ci sta molto a cuore è la sostenibilità e siamo convinti che le aziende abbiano un ruolo di primo piano nella salvaguardia dell’ambiente. Il nostro impegno, cresciuto di anno in anno, si è tradotto nell’adozione di una serie di misure che potessero ridurre l’impatto sull’ambiente sia dei prodotti che, più in generale, del processo produttivo. Ci siamo concentrati sulla riduzione del carbon footprint, sul riutilizzo degli scarti secondo i principi dell’upcycling, sulla ricerca di materie prime a filiera corta e sull’impiego di packaging di alta qualità realizzati con materiali riciclabili, come plastica R-PET e carta e cartoncino FSC”.
IL COLORE SI FA NATURALE
“Abbiamo lavorato molto anche a livello formulativo e le nostre colorazioni naturali, Bioactive Naturalis e Performance Color, ne sono la dimostrazione- prosegue Bruciamonti -. Parliamo di prodotti che incarnano perfettamente i valori di innovazione, alta qualità e cura del capello veicolati da Farmagan. Bioactive Naturalis Botanic Color, così delicata da poter essere utilizzata anche dalle donne in gravidanza, non contiene parabeni, ammoniaca, monoetanolammina, solfati, PEG, siliconi o ingredienti di origine petrolchimica. Composta fino al 95% di ingredienti di origine naturale, si miscela con acqua termale (e non con ossigeno) e vanta un mix di estratti vegetali e pigmenti altamente selezionati che penetrano all’interno del capello, assicurando un risultato luminoso e uniforme. Si tratta di un prodotto delicato e naturale che al tempo stesso soddisfa pienamente le esigenze dell’acconciatore e della cliente: copre i capelli bianchi e assicura un colore intenso, luminoso e di lunga durata”.
PERFORMANCE COLOR: L’INNOVAZIONE ALLO STATO PURO
“Performance Color è innovazione allo stato puro. Qui la nostra divisione R&D si è spinta oltre, sviluppando un prodotto davvero innovativo. La colorazione, in lancio a breve, vanta un brevetto dermo-protettivo che garantisce massima sicurezza e protezione durante l’utilizzo e un tempo di posa di soli 20 minuti, con indubbi vantaggi per la cliente e per l’acconciatore. Quest’ultimo, infatti, nello stesso lasso di tempo può effettuare più servizi e aumentare così la propria reddittività. La formula, naturale ed extra delicata, è arricchita con due potenti antiossidanti, estratto di uva rossa e melograno, che combinati insieme garantiscono al capello vigore e lucentezza. Un ulteriore sviluppo di questa colorazione è la versione con formula vegan e ammonia-free. Traendo ispirazione dalla tradizione erboristica, è formulata con estratti di piante tintorie per ridurre il rischio di allergie e di fastidiose irritazioni”.
SPAZIO ALLA FORMAZIONE
E poi c’è la formazione, un altro tema chiave per il settore. Senza di essa è difficile essere in grado di affrontare le sfide continue del mercato globale. Per Bruciamonti questo tema coincide anche con la realizzazione di un progetto a cui lavora da tempo: la creazione di un’Accademia Farmagan nel cuore Oltrepò Pavese accanto all’azienda vinicola. Per un sogno pronto a realizzarsi, eccone un altro in divenire: ricavare dall’azienda vinicola preziose materie prime da utilizzare nei prodotti Farmagan, accorciando la filiera e rendendo la sostenibilità un processo ancora più tangibile.