Tutto è nato in una soffitta, come nelle migliori favole che raccontano la nascita di start up diventate imprese solide in garage, sottoscala e in piccoli luoghi che sanno di magico. E’ lassù che Lucia Genangeli e Luigi Panaroni, fondatori e titolari de La Saponaria, coppia nella vita unita da una profonda passione per ciò che è naturale, decidono di autoprodurre saponi. Tutto sotto l’attenta e vigile supervisione di nonna Gina che dispensa consigli e segreti. I loro prodotti, venduti inizialmente in mercatini e gruppo di acquisto solidale, fanno breccia sul mercato tanto che in poco tempo c’è il salto di qualità: il piccolo laboratorio si trasforma in impresa, La Saponaria, azienda marchigiana che oggi fattura milioni di euro e con un nome che chiarisce da subito origini e cammino intrapreso.

Fin dall’inizio il motore di tutto sono state la passione e con la consapevolezza di fare qualcosa di buono, anche per il pianeta – spiegano oggi i due titolari -. Siamo convinti che questo sia stato percepito dai clienti che hanno subito apprezzato i frutti del nostro lavoro. Così decidiamo di prendere coraggio e indire un crowdfunding tra amici e gasisti per aprire il nostro primo microlaboratorio. Tutto poi è proseguito così velocemente, ora siamo in un nuovo laboratorio più grande e non produciamo solo sapone ma tantissimi altri cosmetici, creme, shampoo, maschere. Tante cose si sono evolute ma nulla è cambiato nei nostri valori e nella nostra filosofia: realizziamo prodotti che facciano bene alle persone, all’ambiente e alla società e ogni giorno cerchiamo di diffondere la cultura della ecosostenibilità attraverso ciò che facciamo”.

La Saponaria
I prodotti inizialmente erano venduti in mercatini e gruppi di acquisto solidale
LA SAPONARIA, INGREDIENTI A KM0 E FAIR TRADE
La sostenibilità è uno degli elementi fondanti de La Saponaria che la applica alla cosmesi sia da un punto di vista ecologico sia da quello economico e sociale.

I valori a cui ci ispiriamo parlano di biologico, di consapevolezza, di sostenibilità, di filiera corta, di rispetto del lavoro, di prezzo accessibile, di innovazione, di ricerca continua e creatività applicata – spiegano Lucia e Luigi -. Vogliamo indicare una direzione, per cui, se tutti la seguissimo, avremmo un mondo migliore. I nostri prodotti contengono ingredienti biologici e, molto spesso, locali. Quando andiamo alla ricerca di nuove materie prime guardiamo prima ciò che ha da offrirci il nostro territorio e poi ci allontaniamo a macchia di olio. Siamo orgogliosi di collaborare con tanti piccoli artigiani e aziende agricole. Non sempre però è possibile reperire materie prime in zona o in Italia, in questo caso privilegiamo progetti Fair Trade che possano contribuire al miglioramento delle condizioni di alcune realtà in via di sviluppo o in difficoltà, andando a favorire la piccola artigianalità e imprenditorialità locale”. Alcuni esempi sono l’olio di Argan che viene prodotto attraverso il progetto Marocavie o lo zucchero di canna della Cooperativas Sin Fronteras. “I nostri prodotti comunicano amore per l’ambiente e sostenibilità, anche attraverso i loro packaging. Siamo molto attenti ai materiali utilizzati e cerchiamo di utilizzare il più possibile materiali alternativi come: l’alluminio riciclato, il vetro, il cartoncino riciclato, la bioplastica derivata da canna da zucchero, la plastica oceanica recuperata nei mari, la plastica re-bottle riciclata post-consumo e il PLA biodegrabile”.

La Saponaria
Lucia Genangeli e Luigi Panaroni, fondatori e titolari de La Saponaria
BIO E VEGAN, LA COPPIA PERFETTA

Prodotti naturali, al 99% vegan e certificati biologici nella quasi totalità, sono pensati e realizzati nel laboratorio a Pesaro, nelle Marche. “L’obiettivo è produrre cosmetici che facciano bene alle persone e all’ambiente – racconta la coppia di imprenditori -. Studiamo attentamente le formule affinché siano di altissima qualità e sempre performanti ed efficaci. Nulla è lasciato al caso, neanche il packaging. A fine marzo abbiamo lanciato una nuova linea viso zero waste e plastic free che si chiama “Wonder Pop”. Sette nuove referenze e due accessori che comunicano un nuovo modo di fare cosmetica che faccia qualcosa di concreto per il nostro pianeta”.

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L’ultima novità si chiama Wonder Pop: sette nuove referenze e due accessori che comunicano un nuovo modo di fare cosmetica che faccia qualcosa di concreto per il nostro pianeta.
IGIENE E BENESSERE SONO IL FUTURO

Con il Covid l’attenzione all’igiene e al benessere – inteso come scelte più consapevoli di prodotti – è cresciuto.  La Saponaria ha saputo rispondere alla nuova richiesta dei consumatori in molteplici modi: “Durante il primo lockdown abbiamo reso disponibile una ricetta per autoprodurre in casa il proprio igienizzante (l’autoproduzione cosmetica è un altro tema che ci sta molto a cuore e su cui organizziamo corsi di formazione) e abbiamo poi introdotto nella nostra linea di prodotti un gel e uno spray igienizzante – affermano – . L‘interesse verso prodotti biologici e sostenibili sta sicuramente crescendo e crediamo sia principalmente dovuto ad una maggiore consapevolezza generale delle evoluzioni ambientali del pianeta. Il Covid ha sicuramente riportato attenzione sull’importanza di una bellezza vera e naturale che ci faccia sentire a nostro agio, più intesa come benessere”.

A questo si aggiungono nuovi progetti sempre più green: “Nella nostra azienda artigianalità e innovazione si intersecano giornalmente – concludono Lucia e Luigi – . Sicuramente vogliamo continuare a creare prodotti innovativi, sempre più performanti ed ecosostenibili. Uno dei nostri obiettivi è quello di eliminare totalmente la plastica vergine dai nostri prodotti e abbiamo già raggiunto dei buoni risultati”.