Zetapunto, la startup manifatturiera che si occupa di robotica industriale, nel 2021 festeggia i primi 5 anni.
Nata come “costola” della Zechini, realtà specializzata nella costruzione di macchinari per cartotecnica e packaging di lusso dal 1952, Zetapunto in questi anni è riuscita a ritagliarsi un proprio spazio nel settore della robotica e dell’automazione industriale grazie alla sua formula di “robotica accessibile”. Una formula vincente fatta di soluzioni tecnologicamente avanzate, facili da usare e da programmare. Il tutto a costi accessibili.
Una filosofia che ha aperto le porte dell’automazione industriale ad un pubblico sempre più ampio. Grazie alle soluzioni flessibili proposte da Zetapunto, le grandi così come le piccole imprese possono beneficiare degli innumerevoli vantaggi derivanti dall’impiego della robotica nel proprio apparato produttivo. Una robotica più “democratica”, ma non per questo meno efficiente o avanzata. Al contrario. Chi si affida a Zetapunto può contare su un’azienda giovane, ma altamente qualificata e con grande background alle spalle – dietro Zetapunto c’è l’expertise industriale della Zechini.
La storia di Zetapunto ha come fil rouge l’innovazione e l’avanguardia tecnologica. Due elementi che hanno permesso all’azienda di entrare a far parte dell’universo delle PMI. Un obiettivo raggiunto? Molto di più: il punto di partenza di un percorso fatto di nuove sfide e nuovi obiettivi da raggiungere. Primo fra tutti, quello di aiutare le imprese – anche le più piccole – nel processo di trasformazione verso l’industria 4.0. Un obiettivo che vede protagonista proprio il settore cosmetico, come ci racconta Filippo Zechini, CEO & Founder, in questa intervista.
Quest’anno concorrono i 5 anni dalla fondazione di Zetapunto, che coincidono anche con il suo passaggio da start-up a PMI. Possiamo ripercorrere insieme le tappe fondamentali di questo percorso?
Con piacere. Quest’anno concorrono i 5 anni dalla fondazione di Zetapunto. 5 anni in cui abbiamo sperimentato una crescita continua non solo dal punto di vista aziendale, ma anche da quello tecnologico.
Siamo partiti nel 2015 proponendo le nostre soluzioni robotizzate nel mondo degli scatolifici e delle cartotecniche, un mondo che ci era già noto perché la nostra azienda madre, la Zechini Gra.For, dal 1952 produce macchinari per la legatoria e la cartotecnica per il mercato italiano e, soprattutto, internazionale.
L’idea di fondare una realtà dedicata alla robotica industriale è nata proprio da uno degli ambiti a cui si rivolge la Zechini nella fornitura dei suoi macchinari: quello degli scatolifici. Avevamo infatti constatato che, queste aziende, pur avendo una forte volontà di introdurre automazioni nei processi produttivi, non riuscivano a concretizzare questo desiderio di innovazione a causa degli ingenti investimenti richiesti e dell’indisponibilità di personale qualificato in grado di gestire le automazioni esistenti.
Abbiamo quindi pensato che fosse possibile offrire un’alternativa all’automazione standard presente sul mercato: ricorrere alla robotica di nuova generazione per proporre soluzioni che fossero flessibili, semplici da programmare e da utilizzare. Da qui è nata Zetapunto.
Con il passare del tempo, abbiamo capito che le difficoltà riscontrate da queste aziende nell’automazione dei propri processi produttivi erano comuni a tante altre realtà e che potevamo utilizzare il know-how acquisito in diversi ambiti del mondo manifatturiero: ci siamo così aperti ad altri settori (tra cui quello cosmetico) con la mission di rendere la robotica accessibile alle PMI.
In questi 5 anni non ci siamo mai fermati: abbiamo approfondito i processi di studio degli impianti e ampliato il nostro know-how tecnologico, integrando all’interno delle nostre soluzioni tecnologie all’avanguardia.
Grazie a questo, oggi siamo in grado di proporci sul mercato come un interlocutore unico per lo sviluppo di intere linee di automazione. Ponendo al centro le richieste dei nostri clienti, integriamo alle nostre soluzioni altri macchinari, sistemi o utensili, al fine di garantire una soluzione completa per linee nuove o già esistenti.
Parliamo del cosmetico, settore in cui siete entrati più di recente e da voi ritenuto strategico. Quali obiettivi avete raggiunto in questi primi 5 anni e quali saranno le prossime sfide?
Come raccontavamo nella precedente intervista, il settore cosmetico è uno degli ambiti principali a cui ci rivolgiamo: i processi produttivi di questo mondo presentano ancora oggi una forte componente manuale, per cui è possibile proporre automazioni di diverso genere.
I risultati raggiunti in questo settore sono notevoli, sia dal punto di vista tecnologico che sociale.
Siamo partiti realizzando stazioni robotizzate stand alone, facilmente integrabili nelle linee produttive esistenti, per poi passare alla progettazione di intere linee o al revamping di linee produttive esistenti al fine di renderle più efficienti e funzionali.
Dall’automazione di semplici operazioni di incollaggio e pick & place, siamo oggi in grado di provvedere all’automazione di intere parti dei processi produttivi, raggiungendo dei risultati notevoli anche dal punto di vista numerico: è proprio grazie ad una delle nostre linee robotizzate che, negli ultimi 3 mesi, sono state confezionate automaticamente più di 1.400.000 trousse cosmetiche. Questi prodotti, senza la nostra automazione, sarebbero stati confezionati manualmente, in un processo produttivo più costoso e caratterizzato da operazioni ripetitive ed alienanti.
Confidiamo che questo sia solo l’inizio. Crediamo in un futuro dove la maggior parte delle operazioni alienanti vengano realizzate sempre più dalle macchine e sempre meno dagli uomini e dove noi potremo dare il nostro contributo in tal senso. È questa la grande sfida che vogliamo fronteggiare nei prossimi anni.
Quali sono le operazioni che le aziende cosmetiche chiedono frequentemente di automatizzare e che voi potete supportare con soluzioni custom made?
Nel mondo cosmetico ci sono migliaia di prodotti di differente tipologia: prodotti per l’igiene del corpo e dei capelli, creme, profumi, make up. Pur essendo i prodotti finiti molto diversi tra loro, ci sono alcune operazioni produttive che sono comuni ai vari processi e per cui, ad oggi, c’è una forte richiesta di automazione.
Il carico e lo scarico delle linee di riempimento, la tappatura dei flaconi, il confezionamento dei prodotti in astucci, scatole o scatoloni sono alcune delle operazioni che ci viene richiesto più frequentemente di automatizzare e per cui siamo in grado di progettare delle soluzioni flessibili, semplici da programmare e da integrare nelle linee esistenti.
Nonostante i processi da automatizzare nel mondo cosmetico siano spesso simili tra le differenti aziende, non proponiamo soluzioni standard: le nostre stazioni robotizzate vengono progettate e prodotte su misura in co-creazione con i nostri clienti. Ogni prodotto o processo ha infatti le sue specificità e peculiarità, che costituiscono il punto di partenza per definire la soluzione più adatta a soddisfare le esigenze del cliente.
Ci può dire qualcosa sulle vostre soluzioni in “fine linea” per il settore cosmetico?
Sicuramente, tra le operazioni esposte in precedenza, quella del confezionamento dei prodotti in fine linea è un’attività che caratterizza qualsiasi processo produttivo del mondo cosmetico: ogni tipo di prodotto, infatti, deve essere confezionato per poi poter essere distribuito.
Nel cosmetico, le attività di confezionamento dei prodotti vengono spesso realizzate a valle delle linee di riempimento con soluzioni semi-automatiche o manuali, che richiedono l’impiego di numerosi operatori in attività alienanti e ripetitive: per questo, spesso, ci viene richiesto di studiare delle automazioni in tal senso.
Nel corso del tempo ci siamo quindi specializzati nell’offerta di soluzioni che consentissero di automatizzare questi processi. Siamo quindi in grado di provvedere all’automazione di diverse attività di confezionamento: da stazioni robotizzate per l’asservimento di astucciatrici orizzontali e verticali, a soluzioni per la formatura e l’inserimento dei prodotti negli scatoloni, fino a stazioni robotizzate per la costruzione del pallet in fine linea.
Proponete sia soluzioni per automatizzare l’intero processo, sia soluzioni che si possono integrare ad automazioni già esistenti?
Sì, siamo in grado di coprire tutte le esigenze. Se il cliente già dispone di un macchinario semi-automatico e vuole automatizzarne l’asservimento o lo scarico, integriamo la soluzione robotizzata con il macchinario esistente; se invece il cliente non dispone di alcun macchinario, studiamo per lui la soluzione in grado di automatizzare l’intero processo. Una proposta molto flessibile, nella migliore tradizione di Zetapunto.