Dalle macro tendenze all’impatto comportamentale e psicologico della crisi: una panoramica dei trend che domineranno la scena internazionale nei prossimi anni.
Partendo da alcune macro-tendenze che avrebbero avuto un peso significativo sul mondo cosmetico nel quinquennio 2020-2025, Beautystreams ci guida attraverso l’impatto comportamentale e psicologico generato dal Covid19. Con una premessa: i cinque macro-trend rimarranno rilevanti, ma alcuni di essi verranno influenzati dalla crisi molto più di altri. Un passaggio chiave per capire le strategie da adottare e le formule e i prodotti su cui puntare nei prossimi mesi.
Panoramica Macro Trends 2025
Prima dello scoppio della pandemia, Beautystreams aveva già individuato 5 macro-trends che avrebbero influenzato l’industria cosmetica da qui al 2025.
- Next gen human: macro tendenza che pone l’accento sullo sviluppo della tecnologia e su come questa si stia mischiando al corpo umano per farci vivere meglio;
- Dear Earth: ovvero, attenzione alla sostenibilità;
- Whole-istic self: focus sul mondo del benessere;
- X- Realities: una macro tendenza che pone l’attenzione su come i nuovi sviluppi della tecnologia si stanno integrando con il mondo cosmetico;
- Society re-coded: evoluzione e cambiamento dei codici della società.
La nostra analisi parte da quest’ultima tendenza, Society re-coded, e da un assunto-chiave: quando avvengono grandi cambiamenti demografici nello stile o nel comportamento, cambiano le regole della società. E con la crisi, due parole sono entrate nel lessico comune: empatia e globalismo.
La diffusione della pandemia e l’emergere di una recessione globale hanno modificato significativamente la lealtà e la fiducia dei consumatori verso i brand. E’ cresciuta la stima e la fedeltà verso quelle aziende che, in un contesto globale, hanno dimostrato attenzione verso le comunità locali e che hanno saputo valorizzare le specificità e le esigenze di ogni comunità. Un trend che continuerà anche una volta conclusa l’emergenza.
Una nuova era per le priorità di consumo
Ma se è vero che il Covid ha avuto un impatto immediato sugli stili di vita e sulle abitudini di consumo, altrettanto vero è che le ripercussioni della pandemia si estenderanno ben oltre i confini territoriali e temporali del “qui e ora”. Ecco, alcuni spunti al riguardo:
- Il Covid 19 influenzerà il comportamento dei consumatori anche dopo il lockdown
- Il Covid19 ha accelerato evoluzioni già in atto e cambiamenti di anni si sono concentrati in pochi mesi
- I cambiamenti a lungo termine interessano anche valori e priorità
- Il processo di digitalizzazione sarà molto più veloce
- Nuove abitudini di consumo stanno nascendo in tutto il mondo: il 60% dei consumatori dedica più tempo alla cura di sé, il 57% ha iniziato ad allenarsi a casa, 50% acquista in modo più attento e il 45% fa scelte più sostenibili (dati Accenture).
Cambiamenti chiave alimentati dall’impatto comportamentale della crisi
La pandemia, che ha avuto un impatto comportamentale e psicologico importante, ha portato allo sviluppo di 9 nuove macro-tendenze:
Comportamento empatico
Enfasi su valori-chiave come eticità, cruelty-free, vegan, supporto della comunità. Il comportamento etico va oltre i concetti di “cruelty free” e di vegano e i consumatori dimostrano lealtà per chi segue i propri valori e rispetta i lavoratori.
Crescerà, dunque, l’importanza dell’empatia culturale del brand e acquisiranno importanza agli occhi del mondo consumer la condizione dei lavoratori e le attività svolte a beneficio delle comunità locali.
A testa alta
Il lipstick effect è ridefinito in chiave più etica. Nonostante la crisi, cresce il settore cosmetico con un boom dei prodotti per la cura di sé. Il consumo beauty si fa indulgente e il cosmetico viene concepito come lusso accessibile utile a sollevare il morale.
Revenge shopping
Ai momenti forzati di stallo seguono occasionali picchi di spesa. La “Revenge Spending” per i consumatori privati dallo shopping interessa diverse fasce di prezzo, dai prodotti mass market fino al segmento premium.
Consumo cosciente
Con il rallentamento delle tendenze, si assiste ad un aumento della domanda di prodotti intramontabili e per i consumatori più attenti il nuovo mantra è “meno ma migliore”.
Per le aziende si aprono nuove opportunità per fare vera e propria innovazione. Le aziende dovranno puntare su prodotti resistenti nel tempo, che offrono benefici a lungo termine (il beauty non è solo un prodotto di imbellettamento!) e che rappresentino qualcosa in più del “semplice consumo”.
Paura degli ingredienti di origine animale
Meno ingredienti di origine animale, più di origine vegetale. Tra i consumatori si fa largo la paura di malattie trasmesse dagli animali e l’istinto di auto conservazione porta a privilegiare cibi e prodotti di origine vegetale. La riscoperta di ingredienti naturali, però, non è dettata solo dalla paura: si deve anche rispetto per l’ambiente e alla consapevolezza che, grazie alla tecnologia, oggi è possibile ricreare in vitro o localmente ingredienti 100% naturali.
Fiducia nella scienza
La bellezza diventa “scientifica”. La pandemia ha accresciuto l’autorevolezza e il rispetto dei consumatori verso gli esperti di medicina e salute pubblica. Per le aziende costituirà un valore aggiunto offrire prodotti testati e con claim specifici basati su test scientifici.
Cura del corpo e dell’anima
La cura di sé sarà fondamentale per calmare ansia e stress. L’aumento di ansia e depressione porterà allo sviluppo di rituali di evasione per il corpo e per lo spirito. Ci sarà grande richiesta di claims switch-off e di trattamenti “per staccare la spina”.
Sana evasione
Il desiderio di evasione alimenterà la creatività per contrastare i momenti più difficili. E in questa rinnovata spinta all’evasione giocherà un ruolo fondamentale la tecnologia e i nuovi scenari generati attraverso la realtà aumentata e la realtà virtuale.
Protezionismo
Da parte dei consumatori crescerà l’attenzione alle economie locali e il focus principale sarà su di sé, poi sulla famiglia, città, regione e paese. Il localismo stimolerà il supporto alle economie locali e l’ascesa di produzioni legate al territorio.