“Per superare questo difficile momento nel settore della cosmesi (ma non solo) serve una visione più ampia e olistica; occorre adottare un’ottica strategica per la risoluzione delle emergenze e per il raggiungimento di obiettivi comuni”. A dirlo è Monica Mazzucchelli, Partner del Progetto Sircle – Sostenibilità Integrata.
Per affrontare il post-covid19 serve quindi una strategia, esattamente come quando si va in guerra. E il paragone non è casuale. Molti economisti e sociologi, infatti, hanno paragonato la pandemia ad una guerra e la situazione odierna ad uno scenario post-bellico. E se per i più si “naviga a vista”, il consiglio degli esperti rimane quello di non lasciarsi travolgere da paura e ansia, sentimenti del tutto normali in queste situazioni, ma riflettere attentamente su quali possono essere le opportunità e le strade da prendere per “il dopo” e, perché no, valori e spazi riscoperti sui quali puntare per un nuovo corso.
Secondo lei, come ha reagito il mondo della cosmesi alla pandemia e al lockdown che ne è conseguito?
Direi che si sono comportanti in maniera egregia! Sono stati flessibili e resilienti ed hanno cercato di adattarsi a questa condizione negativa con un atteggiamento proattivo. I leader di mercato hanno fronteggiato l’emergenza con iniziative solidali, quali il riconoscimento di bonus straordinari ai dipendenti, donazioni impiegate nel supporto delle famiglie in difficoltà, produzione di gel idroalcolico nei loro stabilimenti destinato al personale sanitario.
Superata l’emergenza epidemica, ora con la “Fase 2” inizia la vera sfida: ricominciare. Fermo restando che la situazione è difficile per tutti, quali suggerimenti si sentirebbe di dare agli imprenditori?
Per la concretizzazione della “Fase 2” è fondamentale promuovere un cambio culturale e le imprese devono prendere consapevolezza di quali sono gli interlocutori in grado di contribuire concretamente al rilancio della propria realtà aziendale. E’ necessario rivedere strategie, valori e politiche per ripartire con forza e spirito di squadra. A tal proposito, oltre all’Industry 4.0, all’innovazione di prodotto e alle nuove collaborazioni, un innovativo strumento aziendale per generare valore, è lo stakeholder engagement, ovvero il coinvolgimento di tutti gli interlocutori lungo la catena del valore.
Che cosa intende per stakeholder engagement?
Si tratta del coinvolgimento di tutti gli interlocutori lungo la catena del valore. Nel settore della cosmesi, nello specifico, significa saper gestire correttamente le relazioni con tutti i soggetti della filiera, sino ad arrivare al consumatore finale, e sviluppare soluzioni collaborative e facilitare il raggiungimento degli obiettivi di business.
Il consumatore è infatti sempre più attento alle attività svolte dalle imprese. Fattori quali la fiducia, trasparenza e la brand image giocano un ruolo fondamentale, soprattutto nel settore della cosmesi, poiché il cliente termina il suo processo d’acquisto anche in base al valore aggiunto del prodotto in termini di percezione qualitativa, ma anche del valore del brand.
Quali attività possono migliorare la percezione del brand?
Sicuramente adottare delle iniziative di Sostenibilità sociale e ambientale è un fattore premiante. Non solo si assiste ad un ritorno sul piano economico ottimizzando i processi in termini di efficacia ed efficienza, ma si ottiene anche un effetto positivo per quel che riguarda la brand equity, ovvero l’impatto dell’azienda in termini di immagine nel mercato.