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Cosa succederà al mondo beauty (e non solo) dopo la pandemia? Come cambierà l’industria? Che cosa vorranno i consumatori di tutto il mondo? Sono domande chiave del settore alle quali ha risposto Beautystreams, agenzia di trends di fama internazionale, in questo articolo ricco di spunti di riflessione.  

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LO SCENARIO ATTUALE

Ci troviamo in uno scenario dominato da preoccupazione e paura, perché la situazione non tocca solamente l’aspetto economico ma anche la salute delle persone. Occorre trovare una soluzione che aiuti l’industria cosmetica a rifiorire e trasformi questo momento di crisi in un’opportunità per il settore.

Come sappiamo, il virus ha avuto un impatto sui mercati e sulle industrie di tutto il mondo, accelerando un cambiamento nelle abitudini e nei bisogni dei consumatori.

Occorre, quindi, ripensare ai metodi di approvigionamento e alla struttura delle filiere produttive per renderle meno dipendenti da viaggi e trasporti e, quindi, più resistenti alle crisi future. Non solo. Bisogna imparare a reagire velocemente e ad essere agili, per superare la crisi e non esserne travolti.

LE SFIDE DELL’INDUSTRIA DELLA BELLEZZA
  • SNELLIRE I PROCESSI E SVILUPPARE SINERGIE ALL’INTERNO DELLA FILIERA

Una delle sfide principali che ci pone questa crisi è il fatto di dover mettere in discussione lo status quo. Mentre in passato poteva sembrare una buona soluzione produrre dove il prezzo era più basso, oggi vediamo che questa equazione non quadra più.

Ogni Azienda dovrà trovare nuovi modi per diventare più snella e agile, aprendo le porte a collaborazioni anche con competitor per dare vita a nuovi sistemi produttivi.

  • DIFFERENZIARE

Questa crisi ci insegna che la differenziazione è valida non solo nel campo degli investimenti, ma anche per la beauty industry. Focalizzarsi su un unico fornitore rappresenta un rischio: sarà fondamentale, quindi, differenziare per poter assicurare continuità produttiva a fronte di una crisi.

  • GLOBAL & LOCAL

Bisognerà approcciare la globalizzazione, ovvero l’esportazione dei propri prodotti all’estero, attraverso delle soluzioni locali. A costo di avere formulazioni leggermente diverse a seconda degli ingredienti disponibili.

  • SEMPLIFICARE I PROCESSI PRODUTTIVI

Occorrerà semplificare i processi produttivi, evitando ad esempio i packaging secondari e utilizzando la stessa azienda produttrice del prodotto per il processo di filling.

  • PIÚ ATTENZIONE ALL’AMBIENTE

Queste pratiche avranno un impatto positivo sulle aziende e sull’ambiente, riducendo l’inquinamento e creando nuove opportunità per le comunità locali.

CONSUMATORI ALLA RICERCA DI TRASPARENZA & SICUREZZA

La crisi attuale non solo avrà degli effetti psicologici che possiamo osservare già oggi, ma avrà implicazioni anche a lungo termine su come le persone si approcceranno al consumo e alla vita.

In generale, ogni consumatore diventerà molto più attento alla sicurezza e ciò significa che la trasparenza sarà alla base della comunicazione di un prodotto.

Aumenterà la domanda di prodotti locali, perché rassicureranno il consumatore con una tracciabilità fidata, e allo stesso tempo crescerà l’attenzione verso prodotti olistici per rafforzare il sistema immunitario.

SLOW-LIVING

Poiché le pratiche di smart-working aumenteranno sempre di più, i consumatori ricercheranno nuovi rituali per disconnettersi dalla vita lavorativa o, semplicemente, per avere tempo per se stessi, migliorando in questo modo il proprio benessere.

Inoltre, ci aspettiamo che il consumo di prodotti rallenterà e diventerà più moderato, poiché diversi consumatori richiederanno un rallentamento delle tendenze, mettendo quindi in discussione il consumismo e il capitalismo dell’industria cosmetica.

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BEAUTY: MENO PRODOTTI, PIU’ QUALITA’

Diversi consumatori richiederanno meno prodotti beauty ma di qualità superiore e che mentre alcune categorie, come lo skincare e il personal care, beneficeranno di questo rallentamento delle tendenze, il make-up dovrà essere in grado di proporre strategie più a medio/lungo termine e offrire ulteriore benefici, ispirati dallo skincare.

Esisteranno ancora i Trend Junkies, ovvero coloro che seguono nuove tendenze, ma in generale, ogni consumatore cercherà “un’esperienza”, prima ancora di “un prodotto”.

L’articolo è stato realizzato da Beautystreams. Per maggiori informazioni, contattare michele@beautystreams.com