Il Gruppo Gatto è una realtà dinamica che nasce 83 anni fa nel Cadore, patria dell’occhialeria. Nel tempo, grazie a partnership e ad importanti acquisizioni, si è affermato anche nella gioielleria e nella cosmetica, dove propone un’ampia gamma di prodotti: dal packaging primario fino all’allestimento del punto vendita. Con un fatturato che sfiora i 50 mln di euro nel 2019 e una presenza importante in Italia, che rappresenta il primo mercato.
Il beauty è il settore sul quale il Gruppo Gatto vuole investire e crescere molto nei prossimi anni.
E, infatti, il prossimo appuntamento con le novità e i prodotti della Gatto sarà al Cosmopack di Bologna, dall’11 al 14 marzo. Che cosa aspettarsi da questa azienda in forte espansione? Ce lo racconta Cristian Paravano, Direttore Generale.
Ci può presentare brevemente il Gruppo Gatto?
Il Gruppo Gatto nasce nel 1937 a Domegge nel Cadore, nel distretto dell’occhialeria italiana. E gli astucci per occhiali sono il nostro core business.
Nel tempo, però, alla progettazione e realizzazione di astucci per occhiali, il Gruppo Gatto ha affiancato anche confezioni di alta gamma, espositori, soluzioni coordinate e innovative per la comunicazione sul punto vendita, per il mondo eyewear, beauty e jewellery.
L’estensione di gamma e di prodotto è stata resa possibile grazie ad un’unità dedicata allo sviluppo e commercializzazione di packaging per il mercato del lusso, articoli in cartotecnica, cofanetti di alta gamma e poi con l’acquisizione di Sarno Display, leader italiano nel POP del beauty.
Nel vostro percorso di crescita si inserisce anche la partnership con Laffon, da oltre 35 anni nel settore del packaging cosmetico primario…
Assolutamente sì! Quella con Laffon, realtà che ha come punto di forza l’innovazione e la competenza tecnica e produttiva, è una partnership strategica che completa, di fatto, la gamma di prodotti offerti.
Non solo. Il nostro obiettivo per i prossimi anni è crescere molto nel beauty. La partnership con Laffon è strategica in questo senso, così come lo è la nostra partecipazione alle fiere di settore.
Il Gruppo dispone anche di unità produttive/commerciali anche all’estero?
Sì! Oggi il Gruppo Gatto possiede oltre 20.000 mq di superficie produttiva dislocata tra Italia, Croazia e Cina. Le prime unità produttive sono state aperte in Croazia e Cina, seguite da altre unità commerciali in USA, Messico e Hong Kong. L’attività di R&D e progettazione, però, viene svota interamente in Italia.
Nel 2018 abbiamo aperto uno show-room negli Usa, vicino a Time Square.
Chi sono i vostri principali clienti?
I maggiori produttori di occhiali e i grandi nomi della cosmetica, profumeria e gioielleria. A tutti questi clienti siamo in grado di offrire soluzioni globali: dal packaging (primario e secondario) al display, al corner personalizzato e alla vetrinistica.
Nati con gli astucci per occhiali, successivamente avete deciso di entrare anche nel cosmetico. Che cosa vi ha spinto verso questo settore?
I motivi sono almeno due. Primo il cosmetico, e in particolar modo il mondo del make up, è un settore dove è molto presente il Made in Italy. Direttamente come marchi o indirettamente come produttori (e per questo basta visitare la Cosmetic Valley italiana per capirlo!). Lo stesso accade nell’eyewear, settore che noi presidiamo già con i nostri prodotti.
Secondo, perché nella cosmesi si sta assistendo ad un’integrazione verticale con il mondo fashion, come è già accaduto nel mondo della gioielleria e nell’occhialeria.
Quindi, per riassumere, direi che abbiamo scelto di entrare nel settore cosmetico e di puntare moltissimo sul beauty per una naturale affinità di questo settore con il nostro bagaglio di esperienze e con i nostri mercati di riferimento, l’eyewear e la gioielleria.
Parlando di packaging primario per il settore cosmetico, in quali segmenti operate principalmente?
Nel mondo del packaging primario operiamo nei compatti per il make up, nei mascara e nei lipstick per i solari. Sia nel mass market che nel masstige, con 28 mln di pezzi prodotti nel 2019.
Parliamo di Cosmopack. Che cosa ci dobbiamo attendere dal Gruppo Gatto nella prossima edizione della fiera?
A Cosmopack manterremo fede al nostro credo: punteremo sulla sostenibilità, sui materiali green, sull’evoluzione continua e sulla customizzazione. Stiamo, infatti, sviluppando delle collezioni con particolari, che presenteremo in anteprima a Cosmopack, studiate per assecondare le nicchie di mercato. La differenza, in questi prodotti, è nelle finiture, nelle forme e nei dettagli custom.
Gatto Gruppo è molto attento anche alla sostenibilità. Quali strade avete scelto di perseguire in questo senso?
In termini di materiali green e di sostenibilità lavoriamo su più fronti:
- perseguiamo la strada del riciclabile: i prodotti possono essere raccolti e impiegati per produrre di nuovi;
- impieghiamo materiali riciclati: materiali grezzi o trasformati che possono essere recuperati e riutilizzati;
- ricorriamo a materiali naturali: prodotti e materie provenienti da piante, animali o terreno;
- Impieghiamo materiali biodegradabili e/o bio based.
I primi sono quelli che si decompongono naturalmente in biossido di carbonio, acqua e biomassa entro un determinato lasso di tempo; gli altri sono materiali plastici contenenti una percentuale di elementi rinnovabili e biologici.
“a cosmopack 2020 presenteremo diverse novità”