Nel mondo cosmetico e nel personal care i prodotti naturali e biologici registrano tassi di crescita elevati da oltre 10 anni, ma per crescere ancora occorre puntare anche su innovazione e nuovi trend e gli ingredienti, soprattutto se di riciclo, rappresentano un’ottima risorsa su cui puntare.
“Nel reinventare i marchi, spesso, si punta sulla sostenibilità. Sebbene l’introduzione di imballaggi riciclati o riutilizzabili sia popolare, ormai è talmente onnipresente da risultare quasi scontata“, spiega Simon Pitman, Global Beauty Specialist Mintel.
Come possono fare, dunque, i marchi a spingere l’innovazione, creare interesse nei consumatori e differenziarsi da altri player sul mercato? Utilizzando ingredienti di riciclo! Ma come renderli parte integrante delle formule, così da accrescere la notorietà dei brand con uno storytelling vero e interessante?
A queste domande abbiamo cercato di dare risposta con l’aiuto di Mintel, leader nelle ricerche di mercato con branch office in tutto il mondo, e di Simon Pitman, Global Beauty Specialist Mintel.
PREMESSA
Gli ingredienti di riciclo rappresentano una tappa fondamentale nel lungo percorso verso la sostenibilità dei prodotti cosmetici. Anche se oggi rappresentano una nicchia, entro il 2030 rappresenteranno uno standard nel settore. Il mondo consumer sembra già essere su questa strada. Nel Regno Unito, il 48% dei consumatori non intende acquistare brand e prodotti beauty che utilizzano ingredienti che non hanno un’origine etica.
L’IMPORTANZA DELLE CERTIFICAZIONI
La questione però non è affatto semplice. Il problema non è solo se introdurre o meno attivi upclycled nelle formulazioni, ma come rassicurare i consumatori sull’uso di ingredienti provenienti da sotto-prodotti o da scarti di altre filiere. Non è tutto. Come far capire che si tratta di prodotti di alta qualità, sicuri e affidabili?
La via della certificazione è una delle strade percorribili. La certificazione dona un valore aggiunto agli ingredienti. E sebbene possa rivelarsi un percorso impegnativo e costoso, l’investimento porterà maggiore fiducia e accettazione da parte dei consumatori. “Ciò è particolarmente vero nel caso degli ingredienti riciclati perché il concetto è relativamente nuovo per i consumatori e una certificazione potrebbe essere di grande aiuto per dissipare dubbi o riserve su sotto prodotti o scarti“, commenta Simon Pitman. Nel Regno Unito, il 47% dei consumatori ritiene che i prodotti cosmetici con una certificazione etica siano più affidabili e sicuri di quelli che non ce l’hanno.
Lo scorso giugno, l’Upcycled Food Association ha lanciato una certificazione, unica nel suo genere, per i sotto prodotti alimentari e gli scarti rivolta soprattutto al mondo della bellezza. La certificazione ha una doppia valenza: serve a legittimare lo scarto alimentare come fonte attendibile e affidabile per gli ingredienti cosmetici e a garantire che i prodotti siano realizzati nel rispetto dei più alti standard qualitativi. Non solo. Aiuta anche i consumatori a identificare i prodotti che vantano ingredienti riciclati nella formulazione. Utilizzare scarti di altre filiere, soprattutto quella alimentare, è un modo per combattere anche il Food Waste, una piaga dei nostri tempi. Rescue Leftlover Cuisine stima che negli USA il 40% del cibo finisca nella pattumiera.
Gli esempi di ingredienti upcycled di successo non mancano. Vitacel CS 5 Apple è parte di una gamma di esfolianti prodotti da JRS utilizzando un’ampia varietà di sotto prodotti e scarti alimentari. Reforcyl-aion di Rahn è ricavato dai semi di zucca dalle virtù anti-age. O ancora, Koffee’Up di Givadaun è un attivo per la cura della pelle ricavato dai chicchi del caffè.
COME CONVINCERE I CONSUMATORI DELLA BONTA’ DEGLI INGREDIENTI UPCYCLED
Un conto è dirlo, altra storia è farlo e, soprattutto, riuscire a convincere i consumatori che gli ingredienti di upcycling sono validi come quelli ‘tradizionali’. “L’uso di scarti o di sotto prodotti alimentari è potenzialmente problematico perché sono tutt’altro che perfetti – spiega Pitman -, ma con la giusta comunicazione gli ingredienti di riciclo possono aggiungere e persino migliorare il marketing del prodotto”. Al punto da giustificare persino un posizionamento premium del prodotto. In Canada, il 34% dei consumatori sarebbe disposto ad acquistare prodotti che provengono da aziende responsabili.
“I dati che abbiamo raccolto mostrano che i consumatori sono disposti a spendere di più per prodotti sostenibili – prosegue Pitman – Un elemento che avvalora il posizionamento premium di questi prodotti, ma attenzione agli scivoloni. I brand devono essere consapevoli del gap tra dire e fare – guai a far promesse o a decantare iniziative green che poi non vengono mantenute! – ed essere consci della necessità di sostenere l’uso di ingredienti derivati da un processo di upcycling con una giusta strategia di marketing e comunicazione. Solo così prodotti e ingredienti di riciclo acquistano un valore aggiunto”.
SECOND LIFE, UN’ OPPORTUNITA’ DA NON SOTTOVALUTARE
Gli ingredienti riciclati per i brand sono un prezioso strumento per creare uno storytelling sostenibile credibile e proficuo. Mentre molte aziende e molti brand hanno migliorato i profili di sostenibilità utilizzando imballaggi ecologici, altri stanno stanno facendo un ulteriore passo in avanti adottando i principi dell’economia circolare e politiche zero waste. E gli ingredienti di upcycling sono un ottimo strumento per raggiungere l’obiettivo.
I LEADER DIVENTANO CIRCOLARI
Nel marzo 2021 l’Oreal ha annunciato il suo “green sciences approach”, che prevede che entro il 2030 il 95% degli ingredienti utilizzati deriverà da fonti rinnovabili vegetali, minerali abbondanti o processi circolari. Sebbene la Società non abbia fatto alcun accenno esplicito ad ingredienti di riciclo, il fatto che stia esplorando processi circolari rende l’uso di questi ingredienti altamente probabile.
LA CIRCOLARITA’ DEGLI INGREDIENTI
Tra i tanti marchi di bellezza che stanno attingendo all’economia circolare, nonché agli ingredienti riciclati, c’è The Body Shop che ha lanciato una serie di prodotti che utilizzano attivi riciclati. Un modo intelligente per avvalorare il suo profilo di brand sostenibile. Ma la circolarità può rappresentare un’interessante opportunità anche per i marchi emergenti.Come dimostra UpCircle, che utilizza una vasta gamma di ingredienti riciclati per la cura della pelle, compresi noccioli di frutta e sciroppo di the chai.
ZERO WASTE
Indissolubilmente legata all’economia circolare, la tendenza “zero waste” ha avuto un forte impatto sui marchi cosmetici. Anche gli ingredienti riciclati possono svolgere un ruolo importante nel raggiungere l’obiettivo. Lo sanno bene Kind2, Loli o Wildefruit che commercializzano prodotti “zero rifiuti” e che segnano un passo importante nella storia dell’economia circolare.